Come affrontare il primo anno di università
Se vi siete iscritti da poco all’università, e quindi siete delle “matricole”, affrontare il primo anno può sembrarvi un’avventura piena di insidie. Burocrazia, moduli, CFU, lezioni da seguire, esoneri, prove in itinere, esami da preparare: quella che può apparire come una Babele è, più semplicemente, una nuova realtà con ritmi, regole, sistemi di gestione, diversi rispetto a quelli a cui vi eravate ormai abituati.
Ciò non vuol dire che affrontare il primo anno di università sia un’impresa impossibile da portare a termine. Come diciamo spesso, è importante procedere con metodo e rigore, passo dopo passo.
Ormai lontani dalla gabbia protettiva rappresentata dalla scuola superiore, dovrete imparare a gestire meglio, e in autonomia, voi stessi, oltre al vostro tempo e alle vostre energie, sia mentali che fisiche.
1. Informarsi: se non l’avete già fatto prima ancora di iscrivervi, avete fatto male. Ma ci sono sempre tempo e modo per recuperare. Informatevi su tutti gli elementi essenziali che riguarderanno la vostra vita universitaria. Strutture, collocazione delle aule in cui si svolgono le lezioni e degli studi dei professori, servizi offerti dall’università, sia all’interno che all’esterno del vostro Dipartimento o della vostra Facoltà. Non dimenticate di prendere nota dell’ubicazione e dei recapiti telefonici della Segreteria Studenti, e di eventuali tutor;
2. Pianificare gli impegni e ottimizzare il tempo: fra lezioni, studio e altri impegni è facile confondersi e non sfruttare al meglio il tempo. Verificate con cura l’impegno richiesto e valutate la vostra frequenza delle lezioni (a meno che essa non sia obbligatoria), stabilendo delle priorità da rispettare e cercando di orientare il vostro “piano orario” su di esse. Pensate bene anche alla quantità di tempo da dedicare allo studio ogni giorno, soprattutto se siete pendolari o fuori sede;
3. Organizzare una tabella di marcia: non basta una buona gestione nel breve periodo. Riflettete su tutte le materie incluse nel vostro piano di studi per il primo anno di università, in relazione alle sessioni d’esame e al numero di appelli per ciascuna sessione. Fate delle ipotesi, anche a medio termine, su quali esami sostenere prima e quali dopo. Si tratta, ancora una volta, di un gioco di incastri. Sapersi organizzare è importante tanto quanto studiare in maniera opportuna e matura;
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4. Verificare il rispetto della tabella di marcia: controllate a intervalli regolari, per esempio ogni 2 o 3 mesi, oppure dopo ogni esame, che stiate rispettando la vostra “tabella di marcia”. Se non lo state facendo, chiedetevi subito il perché: avete perso tempo? Vi sentite catapultati in un ambiente troppo diverso da ciò che vi aspettavate? Non siete del tutto sicuri della vostra scelta? L’università non è sempre un percorso lineare, quindi non preoccupatevi di eventuali difficoltà o dubbi. L’importante è saper reagire con dinamismo e spirito di adattamento;
5. Utilizzare spazi e “strumenti” a disposizione: cercate di utilizzare tutti gli spazi, nonché tutti gli strumenti, informatici e non, messi a vostra disposizione. Frequentate la biblioteca, imparate a fruire di cataloghie database, allargate i vostri orizzonti, andando anche oltre i libri e gli appunti. Non dimenticate che ciascun professore ha un suo orario di ricevimento. In caso di dubbi, domande, chiarimenti, non esitate a sfruttare questa opportunità;
6. Conoscere colleghi e “compagni di viaggio”: l’università non è solo un percorso di formazione. È anche una grande avventura, ottima per conoscere persone nuove, con cui confrontarsi, per apprendere, e allo stesso tempo insegnare, qualcosa di diverso. Provate a fare nuove amicizie sin da subito: alcune persone vi accompagneranno solo per un breve periodo. Altre, magari, per anni, dopo la “parentesi” universitaria.
Ogni cosa, come tutti sanno, ha un inizio che, spesso, è il momento più difficile, in cui può sopraggiungere lo sconforto e crollare la motivazione. E dato che il modo migliore per fare le cose è proprio iniziare a farle, imparare ad affrontare al meglio il primo anno di università è fondamentale.
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