Classici? Per ragazzi?
[Articolo pubblicato nella Webzine Sul Romanzo n. 5/2013, La gioia dell’incontro]
Interrogarsi sul concetto di classico in letteratura può sembrare ozioso e pure un po’ trito, perché già troppo è stato detto. Tuttavia, se si sposta la questione sulla letteratura per l’infanzia e per l’adolescenza, il problema si apre a un terreno abbastanza inaspettato. M’è sembrato di dover prendermi qualche tempo di riflessione prima di impostare un discorso sul tema; e, forse, la soluzione si poteva trovare andando a sbirciare, ancora una volta, tra le righe di Calvino, che, infatti, non mi ha deluso.
La letteratura per l’infanzia e per l’adolescenza dovrebbe rispondere, in linea generale, alle stesse regole della letteratura maggiore, quando si tratta di analisi o di teoria. Si dovrebbe, quindi, prendere un qualsiasi strumento e applicarlo senza remore anche ai testi per i più piccoli, per ottenere discreti se non buoni risultati. Se, ad esempio, voglio analizzare il sistema dei personaggi di un libro, oppure la concezione dello spazio o del tempo, non fa differenza se l’opera in questione sia I promessi sposi di Manzoni o Le streghe di Roald Dahl: pur sempre romanzi sono, rispondono a regole di funzionamento del testo narrativo e si prestano in ugual maniera all’analisi desiderata.
Continuando a riflettere, m’è sembrato, però, che il concetto di “classico” si muovesse su un terreno più scivoloso, o forse sarebbe meglio definirlo “accidentato”. Questo perché, a ben pensarci, l’idea di classico affonda le sue radici, in letteratura, nelle origini stesse della parola scritta; e dialoga, poi, con la riflessione umanistica prima e cinquecentesca poi sulla classicità e sul modo di intenderla; e ritorna ancora a modificarsi durante il Romanticismo, e poi nel Novecento, e poi nel Postmoderno... e quante tappe ho saltato! La storia della letteratura è una storia lunga quasi tre millenni, se si prende in considerazione solo lo spirito occidentale.
Tutto ciò non vale per la letteratura per l’infanzia (e tantomeno per la teen-literature), che compare in modo consapevole nel panorama delle lettere solo a metà dell’Ottocento, potendo contare, quindi, su una storia tutt’al più bicentenaria. Un confronto impari, dunque. Un confronto poco equo, che mi ha indotto a pensare di non poter usare gli strumenti consueti per tracciare la tanto agognata definizione di classico che stiamo cercando.
[I servizi di Sul Romanzo Agenzia Letteraria: Editoriali, Web ed Eventi.
Seguiteci su Facebook, Twitter, Google+, Issuu e Pinterest]
Come dicevo, Calvino mi è venuto in aiuto per cercare di dare ordine alla materia su cui stavo riflettendo, e lo ha fatto in modo inaspettato. Perché leggere i classici è senza dubbio il suo saggio più famoso all’interno del libro cui dà il titolo, raccolta postuma a cura della moglie Esther; in esso, il romanziere cerca di fornire, con una serie di avvicinamenti per approssimazione, una definizione di classico, che in realtà si compone di una serie di definizioni che funzionano anche sommandole tra loro, poiché prendono in considerazione aspetti diversi della questione. La mia definizione preferita è la numero 6: «un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire».
Per continuare a leggere, clicca qui.
Speciali
- Corso online di Scrittura Creativa
- Corso online di Editing
- Corso SEC online (Scrittura Editoria Coaching)
- Lezioni di scrittura creativa
- Conoscere l'editing
- Scrivere un romanzo in 100 giorni
- Interviste a scrittori
- Curiosità grammaticali
- Case editrici
- La bellezza nascosta
- Gli influencer dei libri su Instagram – #InstaBooks
- Puglia infelice – Reportage sulle mafie pugliesi
- Letture di scrittura creativa
- Consigli di lettura
- L'Islam spiegato ai figli
- Interviste a editor e redattori
- Interviste a blog letterari
- Interviste a giornalisti culturali
- Interviste a docenti
- Come scrivere una sceneggiatura
- Premio Strega: interviste e ultimi aggiornamenti
- Premio Campiello: interviste e ultime novità
- Premio Galileo: interviste
- I nuovi schiavi. Reportage tra i lavoratori agricoli
- La Webzine di Sul Romanzo
Archivio Post
Più cercati
- Quanto fa vendere il Premio Strega? I dati reali
- Che tipo di lettore sei?
- I 20 consigli di scrittura di Stephen King
- Test di grammatica italiana, qual è la risposta giusta?
- Classifica dei libri più venduti di tutti i tempi nel mondo
- Come scrivere un romanzo: 15 modi utili
- 11 consigli per trovare la tua writing zone
- 13 cose che gli amanti dei libri sanno fare meglio di tutti
- 7 posti che tutti gli scrittori dovrebbero visitare almeno una volta
- Carlos Ruiz Zafòn ci racconta il suo Cimitero dei libri dimenticati
- I 10 film più divertenti di tutti i tempi
- I consigli di scrittura di 11 scrittori
- La reazione di Cesare Pavese quando vinse il Premio Strega
- Le 10 biblioteche più grandi del mondo
- Marcel Proust pagò per le prime recensioni di “Alla ricerca del tempo perduto”
- Perché uscire con uno scrittore? 10 motivi validi