Che cos’è la meditazione trascendentale? Ce lo spiega John Lennon
Cos’è la meditazione trascendentale? Forse è una domanda che ci siamo posti in tanti di noi dal momento che se ne sente parlare sempre di più.
Lungi da noi voler sviscerare con un solo post un argomento così complesso, vorremo però provare a chiarire alcuni aspetti di base, magari affidandoci a qualcuno che l’ha pratica per molti anni e che nel corso degli anni ha parlato varie volte non solo di cosa sia la meditazione trascendentale, ma anche di come questa abbia avuto esiti positivi sulla sua vita.
Stiamo parlando di John Lennon che, come sappiamo, fece della meditazione una pratica quotidiana.
Nel marzo del 1968, racconta il sito BrainPickings, il leader dei Beatles ricevette una lettera da Beth, una fan che gli chiedeva chiarimenti circa i rapporti tra la meditazione trascendentale e le maggiori tradizionali religiose. Lennon rispose con una lettera molto dettagliata di due pagine.
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Cara Beth,
grazie per la tua lettera e i pensieri gentili. Quando leggi che siamo in India alla ricerca della pace, ecc., non è che abbiamo bisogno della fede in Dio o Gesù, abbiamo una fede completa in loro; è solo come se tu fossi andata a stare per un po’ con Billy Graham, e si dà il caso che il nostro guru sia indiano, ed è più naturale per noi venire in India, la sua casa. Egli tiene corsi anche in Europa e in America, e probabilmente andremo ad alcuni di questi, per imparare, e per essere vicini a lui.
La meditazione trascendentale non si oppone a nessuna religione, si fonda sulle verità di base di tutte le religioni, il loro comune denominatore. Gesù ha detto: «Il regno dei Cieli è dentro di te» e intendeva dire che «Il regno dei Cieli è a portata di mano» e non in un tempo molto lontano, o dopo la morte, ma ora. La meditazione porta la mente a quel livello di consapevolezza che è Benedizione Assoluta (i Cieli) e attraverso il contatto constante con quello stato, «la pace che supera tutta la comprensione», ci si stabilizza gradualmente in quello stato persino quando non si medita.
Tutto questo dà un’esperienza reale di Dio, non attraverso il distacco e la rinuncia, quando Gesù digiunò nel deserto per 40 giorni e 40 notti deve aver fatto una qualche forma di meditazione, non stava semplicemente seduto sulla sabbia a pregare, anche se io sarò un vero cristiano, il che cerco di essere in tutta sincerità, questo non mi impedisce di riconoscere Buddha, Maometto e tutti gli altri uomini di Dio. Che Dio ti benedica, ringrazio il guru dev.
Con amore,
John Lennon
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Ad aprile del 1926, Lennon ricevette una lettera da un fan indiano, che si descriveva come un povero impiegato e chiedeva a Lennon di inviargli del denaro per un giro del mondo così da poter scoprire il “grande tesoro” necessario a raggiungere la pace interiore. Lennon si rifiutò e invitò l’uomo a cercare la pace interiore tramite la meditazione trascendentale.
Gentile Mr. Bulla,
grazie per la lettera. Se ogni richiesta come le sue fosse concessa, non ci sarebbero “grandi tesori, come li chiama. Lei dice «la pace della mente meno tutte le altre cose sulla terra è uguale a niente», questo non fa senso. Per avere la pace della mente si dovrebbe avere tutto quello che uno desidera, altrimenti dov’è la pace della mente?
Anche un povero impiego può viaggiare per il mondo, come molte persone fanno, inclusi i miei amici alcuni dei quali sono adesso presso questa accademia, tutti ugualmente “poveri”. Tutto quello che cui lei ha bisogno è l’iniziativa, se non ce l’ha le suggerisco di provare la meditazione trascendentale grazie alla quale tutte le cose sono possibili.
Con amore,
John Lennon
Se volete approfondire alcuni aspetti pratici della meditazione trascendentale, vi invitiamo a leggere anche alcuni consigli di Jack Kerouac su come meditare.
Per la prima foto, copyright: Daniel Mingook Kim.
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