“Calypso”, il nuovo divertente libro di David Sedaris
Si torna a ridere con Calypso, la nuova irriverente opera di David Sedaris edita da Mondadori con la traduzione di Matteo Colombo:
«Anche se un’intera industria campa dicendoti il contrario, le gioie della mezza età sono davvero poche».
L’incipit non lascia adito a dubbi, è così che l’autore intende affrontare “il giro di boa” per proiettarsi verso l’età della saggezza, esattamente così, nel modo che gli riesce meglio: con la scrittura. Come ci ha abituati, Sedaris condivide nuovamente le proprie esperienze di vita con il lettore e lo fa nel modo che lo ha reso uno dei migliori umoristi americani cioè con la sua solita prosa coinvolgente e divertente. E si ride, si ride tanto.
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L’autore esplora il rapporto di coppia con Hugh, il compagno di una vita; le dinamiche familiari tra fratelli, sorelle, nipoti e un anziano padre conservatore; i numerosi viaggi di lavoro, le bizzarre vacanze giapponesi con le sorelle e tanti altri temi sempre trattati con la leggerezza, a volte sopra le righe, che contraddistingue la sua scrittura. Ma c’è spazio anche per argomenti più duri, non facili da metabolizzare e da restituire al pubblico, come l’alcolismo della defunta madre e il doloroso suicidio della sorella Tiffany. Sedaris fa i conti con il passato ma senza indulgere in piagnistei, raccontando la realtà nuda e cruda.
La riflessione sulla situazione politica degli Stati Uniti di oggi lo porta inevitabilmente a fare i conti con l’era Trump, con la piaga della vendita delle armi come fossero caramelle, con l’omofobia imperante. L’autore non le manda a dire e con il suo solito tono dissacrante e politicamente scorretto, fa ridere di gusto ma nel contempo, restituendo la sua visione del mondo, fa pensare:
«Al supermercato di Emerald Isle dove me ne vado furioso dopo la lite con mio padre è tutto un Trump, Trump, Trump, Trump, Trump e poi il cassiere, che ha votato per Trump anche lui. Ovviamente le mie sono solo supposizioni. Il tizio con un fucile semiautomatico sulla maglietta e sotto la scritta FATTI SOTTO, quello in tenuta mimetica che compra due cartoni di birra da dodici e una vaschetta di riso al latte... non devono per forza aver votato repubblicano. Magari il giorno delle elezioni sono rimasti in casa a nutrire a forza le donne che tengono rinchiuse in una botola sotto il salotto».
Gli aneddoti esilaranti sono moltissimi: dalle tartarughe carnivore di Emerald Isle, all’ossessione per il Fitbit passando per i traumatici problemi intestinali ad alta quota. Ogni racconto è un tassello di un mosaico di ricordi che l’autore mette insieme con un’ ironia e un umorismo talmente dissacranti da strappare sempre un sorriso ma – e qui sta la genialità – spesso questa è una risata amara. Il ricorso alle similitudini e alle numerose iperboli che arricchiscono la narrazione e che costituiscono il suo marchio di fabbrica sono da leggere in tal senso. Una maschera per attutire il dolore dell’esistenza ma anche un modo per sdrammatizzare e prendere con filosofia tutto ciò che la vita ci riserva.
«Mi sono sentito tradito, come quando scopri che il tuo gatto ha una seconda vita e si fa nutrire dai vicini che lo chiamano con un nome stupido tipo Calypso. E il peggio è che a loro lui vuol bene quanto a te, ovvero poco o nulla. Il vostro rapporto è una tua invenzione».
Ma il fulcro di questa serie di racconti per lo più autobiografici è decisamente la famiglia. Si torna sempre lì, in quella casa sulla spiaggia, il Flutto di mare, al largo della costa del North Carolina, nei luoghi dove è solito trascorrere le festività. Ed è qui che l’autore si abbandona ai ricordi più intimi, prende in esame i rapporti spesso conflittuali con i propri cari e affronta le questioni irrisolte. La vita in famiglia diventa così una sorta di lungo travaglio, a volte faticoso, spesso difficile da sopportare ma in fin dei conti entusiasmante. È proprio nel gioco di parole con il quale Sedaris battezza la casa al mare che il lettore può facilmente cogliere questa metafora. La seppur ottima traduzione di Matteo Colombo purtroppo nasconde agli occhi del lettore italiano quel doppio senso presente nell’originale in lingua inglese, quel Sea section – trasformato in Flutto di mare in italiano – che fa il verso a quel C-section (parto cesareo) che è la famiglia dell’autore.
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Con Calypso ancora una volta David Sedaris ha fatto centro: diverte, fa riflettere e si legge tutto d’un fiato.
Per la prima foto, copyright: James Hose Jr su Unsplash.
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