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Bibli non deve morire

Bibli non deve morire.C’è un luogo nella Roma più romana, nel cuore di Trastevere, che da oltre 15 anni è un punto di riferimento culturale del quartiere e della città. Bibli libreria caffè è una libreria, ma è soprattutto un luogo di incontro, un posto dove si organizzano presentazioni e vernissage, concerti e dibattiti, corsi di scrittura e di sceneggiatura.

Ma Bibli sta morendo, e il 30 giugno chiuderà definitivamente i battenti, a meno che…

A meno che non si trovi un altro luogo dove farla vivere. A meno che il Comune di Roma non mantenga le sue promesse.

I muri della libreria appartengono a privati, che a fine contratto hanno deciso di aumentare il canone di affitto del 100%, costo insostenibile per le due socie dell’attività. Da oltre quattro anni il Comune di Roma, prima con la giunta Veltroni e poi con la giunta Alemanno, promette di concedere un locale sfitto in via San Francesco di Sales, sempre a Trastevere, a un canone equo e previa promessa che verrà ristrutturato a spese degli affittuari, ma il bando non è mai stato lanciato, lasciando socie e dipendenti nell’attesa, non con un no che avrebbe permesso di andare avanti, cercare un altro luogo, ma con un “sì, certo” rimasto lettera morta. Eppure Bibli è un punto di cultura importante per il quartiere e per la città, e una delle poche librerie-e-non-solo indipendenti rimaste. Bibli sul suo sito si presenta così:

“4 sale per decine di migliaia di titoli, dall'attualità ai libri più difficili da trovare, con una convinzione che ci guida: la libreria non come luogo di semplice, frettolosa vendita, ma come spazio dove muoversi con calma, sfogliare un libro seduti su una sedia, chiedere consiglio al libraio.
Accanto alla narrativa più tradizionale troverete volumi su culture meno conosciute, e tanti libri sui settori che seguiamo nei nostri appuntamenti: teatro, cinema, poesia, psicologia, politica, diritti umani e letteratura per l'infanzia. Da oltre un anno è stato avviato un programma di valorizzazione dei cataloghi di editori alternativi ai grandi gruppi, che riteniamo meritino particolare attenzione.”

E sulla pagina Facebook leggiamo: “È una LIBRERIA, ricca di migliaia di titoli delle materie più diverse, un ambiente amplio e silenzioso e dove si cerca di trattare chi entra anzitutto come un lettore.
È un CENTRO CULTURALE sempre più attivo: in questi anni ci sono state oltre 900 manifestazioni, dalle presentazioni di libri, ai concerti, al teatro, al cinema d'autore. Qualche ospite: Michael Cunningham, Mordecai Richler, Abraham Yehoshua, Ian McEwan, Carmelo Bene, Moni Ovadia, Ettore Scola, Mario Martone.
È una CAFFETTERIA, dotata di tavolini al chiuso e all'aperto, dove si può pranzare, cenare, o semplicemente bere un caffè o un cocktail. Il Sabato e la Domenica spazio al brunch, uno dei più generosi della capitale.
È un CENTRO INTERNET: Postazioni per navigare velocemente, collegarsi alla rete e scambiarsi posta elettronica. Per gli stranieri è una piccola oasi per comunicare con casa.”

 

Agnese, una delle socie, sembra ormai disillusa e alla domanda “pensa che la situazione si risolverà?” fa fatica a rispondere in modo positivo. I dipendenti, 10 persone che dal prossimo mese saranno disoccupate, cercano di reagire, Chiara in testa: “Abbiamo organizzato una raccolta firme per smuovere il Comune, i cittadini possono darci il loro appoggio firmando sia qui da noi che al nostro stand presso la Basilica di Massenzio o al cinema Sacher, dove Nanni Moretti ha accolto il nostro appello, ma anche per email, scrivendo a info@bibli.it. Perché dopo l’ultima riunione del Comune a dicembre ancora una volta non c’è stato seguito e non hanno rispettato l’accordo verbale. La raccolta firme serve a far sapere che la libreria chiude, ma anche a cercare di avere una risposta dal Comune”.

Pochi giorni fa il Municipio I di Roma, quello di Trastevere, ha emanato una delibera nella quale si impegna ad attivarsi presso il Sindaco affinché venga finalmente emanato il bando di assegnazione dei locali a Bibli. È una buona notizia, ma basterà?

E intanto tutta Bibli è in vendita, i libri al 30% di sconto, ma anche tutti i mobili, tavoli, sedie, poltrone, il pianoforte a coda, sia su ebay che in loco. La cultura smantellata.

Il 27 giungo, su iniziativa di Alessandro Speziani, componente dell’assemblea SEL di Roma, si terrà una festa di supporto a Bibli in piazza Santa Maria in Trastevere, dalle 19 alle 22, con la partecipazione di vari scrittori e componenti del mondo culturale capitolino. Tenetevi informati sulla pagina Facebook della libreria, e firmate l’appello. Perché Bibli non deve morire.

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