Arrivederci alla Favolosa Karl du Pignè
Il 4 settembre, poco dopo le ore 22, LaKarlDuPignè ha deciso, da eccellente trasformista quale era, di mutare forma e di abbondonare noi comuni mortali. Lei, la favolosa, come amava ironicamente definirsi quando qualcuno la salutava con «Ciao, bella», rispondendo: «Bella, ci sarai tu. Io sono favolosa.»
Ci sono assenze che nell’esatto momento in cui si manifestano creano un vuoto che si allarga progressivamente. Quando a scomparire non è solo un talento, un trasformista, un personaggio, ma soprattutto un’anima di quelle tanto combattive quanto sensibili, ciò è inevitabile.
Andrea Berardicurti, in arte LaKarlDuPignè, per gli amici LaKarl, la zia di molti. Quello che più mi ha colpito nel conoscerlo, dopo averlo visto calcare innumerevoli volte il palco del Maurizio Costanzo Show insieme a Vladimir Luxuria quando ancora l’espressione Drag Queen aveva qualcosa di esotico e non era entrata nel vocabolario corrente degli italiani; dopo averlo ascoltato per anni sul carro del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli durante il Gay Pride che a gran voce, con quell’ironia pungente che lo contraddistingueva, chiedeva diritti e rispetto per una comunità che anche grazie a lui stava trovando il coraggio di uscire allo scoperto; dopo averlo ammirato a teatro, tanti i suoi spettacoli per elencarli, capace di coinvolgere anche il pubblico più trattenuto, con un’immediatezza che mai valicava il confine del rispetto e dell’intelligenza; sì quello che più mi ha colpito è stato trovarmi di fronte a una persona disponibile, generosa, acuta, di una stravaganza intellettiva che colpiva ancor di più non appena ti accorgevi che era ancorata a una cultura e una preparazione di tutto rispetto.
Vuoi conoscere potenzialità e debolezze del tuo romanzo? Ecco la nostra Valutazione d’Inedito
Ma LaKarl non mancherà solo perché era la regina della notte che aveva creato l’onda, sfruttata anche impropriamente da altri, della DragQueenMania; non mancherà solo la sua faccia circondata da un boa di piume di struzzo bordò che imperava sulla copertina dell’opuscolo della ditta di trasporti capitolina – sì anche lì era riuscita ad arrivare! –, mancherà soprattutto l’essere umano. Umano sì, tanto umano da portare le cicatrici di una battaglia durata una vita, senza che però quei dolori, quelle vittorie, quelle sconfitte ne modificassero la determinazione, l’umiltà, la disponibilità.
Andrea, LaKarl, io scherzosamente mi rivolgevo a lui parlando al plurale, era un riferimento, un attivista, uno di quelli che non lo fanno per la visibilità, per le copertine, per le interviste, e credetemi ce ne sono!, lui non riusciva a tacere, non poteva girare la testa, non poteva non scorgere nello sguardo sconfitto di un adolescente cacciato dalla famiglia o vittima di bullismo l’obbligo di continuare ancora e ancora quello che da anni faceva.
GRATIS il nostro manuale di scrittura creativa? Clicca qui!
Lui mettendoci la faccia, la testa, un’altezza di quasi due metri, complici i tacchi vertiginosi, da sempre aveva dato visibilità al sommerso, al discriminato, non accettando di omologarsi o “normalizzarsi” per facilitare il percorso di inclusione. Lui era un esempio di integrità versatile, in grado di dialogare al bar con gli amici, di scrivere racconti all’interno di collettanee (Diva Mon Amour, Azimut 2010), oppure di apparire su pellicole cinematografiche come Ti amo in tutte le lingue del mondo o Come mi vuoi, lui era tante cose, più anime che si dibattevano e vivacizzavano un signore di mezza età, oppure una stangona sensuale che non poteva non catturare l’attenzione al suo passaggio, a seconda dei casi. Oggi parlando con una mia amica mi è scappato un “questa è una perdita per l’umanità” e qui lo sottoscrivo, in questo momento in cui l’egoismo, l’ignoranza, l’egocentrismo imperversano, quando qualcuno che dedica la sua vita agli altri, colorandola al contempo di così tante sfaccettature artistiche, se ne va, la sua assenza non può che diventare inevitabilmente un vuoto incolmabile.
Speciali
- Corso online di Scrittura Creativa
- Corso online di Editing
- Corso SEC online (Scrittura Editoria Coaching)
- Lezioni di scrittura creativa
- Conoscere l'editing
- Scrivere un romanzo in 100 giorni
- Interviste a scrittori
- Curiosità grammaticali
- Case editrici
- La bellezza nascosta
- Gli influencer dei libri su Instagram – #InstaBooks
- Puglia infelice – Reportage sulle mafie pugliesi
- Letture di scrittura creativa
- Consigli di lettura
- L'Islam spiegato ai figli
- Interviste a editor e redattori
- Interviste a blog letterari
- Interviste a giornalisti culturali
- Interviste a docenti
- Come scrivere una sceneggiatura
- Premio Strega: interviste e ultimi aggiornamenti
- Premio Campiello: interviste e ultime novità
- Premio Galileo: interviste
- I nuovi schiavi. Reportage tra i lavoratori agricoli
- La Webzine di Sul Romanzo
Archivio Post
Più cercati
- Quanto fa vendere il Premio Strega? I dati reali
- Che tipo di lettore sei?
- I 20 consigli di scrittura di Stephen King
- Test di grammatica italiana, qual è la risposta giusta?
- Classifica dei libri più venduti di tutti i tempi nel mondo
- Come scrivere un romanzo: 15 modi utili
- 11 consigli per trovare la tua writing zone
- 13 cose che gli amanti dei libri sanno fare meglio di tutti
- 7 posti che tutti gli scrittori dovrebbero visitare almeno una volta
- Carlos Ruiz Zafòn ci racconta il suo Cimitero dei libri dimenticati
- I 10 film più divertenti di tutti i tempi
- I consigli di scrittura di 11 scrittori
- La reazione di Cesare Pavese quando vinse il Premio Strega
- Le 10 biblioteche più grandi del mondo
- Marcel Proust pagò per le prime recensioni di “Alla ricerca del tempo perduto”
- Perché uscire con uno scrittore? 10 motivi validi