A un anno dal Bataclan, l’Ue perde pezzi
A un anno dal Bataclan, l’effetto davvero misurabile dello sconforto e della paura è la perdita di pezzi nell’Ue. L’Inghilterra, che con la Brexit decide di porsi fuori del consesso, è il primo Paese a decidere di confidare in un futuro che guarda al passato: dentro l’alveo della grandezza andata. A ruota l’elezione di Donald Trump, che sul terrore europeo ha costruito un pezzo importante della sua fortuna elettorale. Trump, l’incognita Trump, sta già fungendo da figura egemone in Europa, irrobustendo i nazionalismi anti-immigrati e anti-islamici.
Questo indurimento netto delle posizioni ha il favore del vento antieuropeista, che viene dal fallimento della costruzione di una idea comune di Europa. Forse siamo davvero all’inizio di un percorso di frantumazione che può coinvolgere subito la Francia, a ruota la Germania e l’Italia. E non soltanto perché la Le Pen è lì, come le destre tedesche e italiane, ma perché ogni Paese vive una crisi tutta sua, interiore, di coscienza prima che di economia. Una crisi di direzione che non trova adeguate risposte nelle classi dei governanti: logorate da un inutile, quanto vano, eccesso di potere.
LEGGI ANCHE – E se Trump avesse già vinto?
Se vogliamo, il progetto del Daesh – lo smantellamento delle democrazie – si avvera più velocemente del previsto, diffondendo un desiderio di isolamento, autocentrato e autoreferenziale. I governi Ue gli danno una mano, perché in un anno non è sorta una intelligence europea, non ci sono indagini comuni contro il terrorismo di rilievo, ma sporadiche azioni combinate. L’Ue non c’è, insomma, sulla partita contro l’Isis. Mentre l’Isis c’è stato eccome nella partita contro le democrazie europee.
[I servizi di Sul Romanzo Agenzia Letteraria: Editoriali, Web ed Eventi.
Iscriviti alla nostra newsletter
Seguici su Facebook, Twitter, Google+, Pinterest e YouTube]
Ne ha tratto vantaggio la Turchia di Erdogan, ingrossata dall’Ue per contenere l’inevitabile flusso di profughi dal Medio Oriente. Ne ha tratto vantaggio l’Arabia Saudita, grande e importante acquirente di armi europee, che usa poi nello Yemen nell’assoluto silenzio delle istituzioni europee. Se ne avvantaggia Putin con il suo sodale Assad, e Israele, che torna a essere centrale nella politica euro-mediterranea. In sintesi, ci rimette l’Europa delle democrazie, permeabile alla stupidità dei governi e dei terroristi.
LEGGI ANCHE – Le nuove regole di Stiglitz e la contemporaneità
Difficile dire cosa avverrà, certo è che così non si va lontano, perché i muri si innalzano ovunque, il razzismo dilaga, anche in Italia, e le mafie dei trafficanti di esseri umani si arricchiscono tutte. Mentre noi, comuni esseri pensanti e civili, non sappiamo più cosa fare di fronte a questa perdita di senso a un anno dal Bataclan.
Speciali
- Corso online di Scrittura Creativa
- Corso online di Editing
- Corso SEC online (Scrittura Editoria Coaching)
- Lezioni di scrittura creativa
- Conoscere l'editing
- Scrivere un romanzo in 100 giorni
- Interviste a scrittori
- Curiosità grammaticali
- Case editrici
- La bellezza nascosta
- Gli influencer dei libri su Instagram – #InstaBooks
- Puglia infelice – Reportage sulle mafie pugliesi
- Letture di scrittura creativa
- Consigli di lettura
- L'Islam spiegato ai figli
- Interviste a editor e redattori
- Interviste a blog letterari
- Interviste a giornalisti culturali
- Interviste a docenti
- Come scrivere una sceneggiatura
- Premio Strega: interviste e ultimi aggiornamenti
- Premio Campiello: interviste e ultime novità
- Premio Galileo: interviste
- I nuovi schiavi. Reportage tra i lavoratori agricoli
- La Webzine di Sul Romanzo
Archivio Post
Più cercati
- Quanto fa vendere il Premio Strega? I dati reali
- Che tipo di lettore sei?
- I 20 consigli di scrittura di Stephen King
- Test di grammatica italiana, qual è la risposta giusta?
- Classifica dei libri più venduti di tutti i tempi nel mondo
- Come scrivere un romanzo: 15 modi utili
- 11 consigli per trovare la tua writing zone
- 13 cose che gli amanti dei libri sanno fare meglio di tutti
- 7 posti che tutti gli scrittori dovrebbero visitare almeno una volta
- Carlos Ruiz Zafòn ci racconta il suo Cimitero dei libri dimenticati
- I 10 film più divertenti di tutti i tempi
- I consigli di scrittura di 11 scrittori
- La reazione di Cesare Pavese quando vinse il Premio Strega
- Le 10 biblioteche più grandi del mondo
- Marcel Proust pagò per le prime recensioni di “Alla ricerca del tempo perduto”
- Perché uscire con uno scrittore? 10 motivi validi