5 regole di scrittura da trasgredire
In passato ti abbiamo spesso parlato delle regole di scrittura da seguire assolutamente, oggi invece vogliamo elencartene cinque che in alcuni casi è bene trasgredire.
Questo non solo perché andare contro alle regole a volte è sinonimo di intelligenza ma anche perché seguire pedissequamente delle norme non sempre è utile per la tua scrittura, anzi può rivelarsi addirittura controproducente.
1. Non anticipare il finale
Parliamo di una cosa di cui tutti hanno paura, sia i lettori sia gli scrittori: lo spoiler!
In genere, l’obiettivo che critici e autori si prefiggono è quello di evitarlo il più possibile. Molti esperti di scrittura creativa consigliano di mantenere la storia in un elevato stato di imprevedibilità in modo da spingere i lettori a proseguire nella lettura, rendendoli ansiosi di scoprire quello che succederà dopo. Ovviamente si prevede anche la possibilità di disseminare nella storia alcuni indizi e creare una serie di anticipazioni ben costruite e funzionali a stabilire o preparare ciò che sta per accadere. In genere però il consiglio principale è di non lasciare troppi indizi su come la storia si concluderà.
Fin qui tutto chiaro. Fermati però un attimo a riflettere su questo punto: cosa accadrebbe se tu anticipassi o rivelassi il finale proprio all’inizio della storia? Se stai costruendo un libro con una narrazione lineare allora questa soluzione non sarebbe per niente efficace. Ma potrebbe diventare utile come dispositivo per giocare con la struttura della storia e con le aspettative dei lettori.
Sperimentare una struttura narrativa non lineare, in cui gli eventi sono raccontati senza seguire un ordine cronologico, è un escamotage divertente per ravvivare l’evoluzione della storia e può subito attirare i lettori non appena si rendono conto che non si tratta del classico modo di raccontare una storia procedendo dall’inizio alla fine.
Di solito gli scrittori si concentrano sul mantenere alti i livelli di curiosità dei lettori su ciò che accadrà. Ma in una storia che anticipa il finale, la curiosità non riguarda quello che sta per succedere, ma come la storia giungerà a quel punto.
È una grande opportunità per sovvertire le aspettative dei lettori, introdurre alcuni colpi di scena e sorprendere i lettori con una serie imprevedibile di eventi che conducono alla conclusione della storia.
Ovviamente non si può trasgredire questa regola nei libri di genere, come i gialli, che si basano sul lasciare che sia il lettore a indovinare il colpevole fino alla grande rivelazione conclusiva. Ma in altri generi non rispettare questa regola potrebbe aiutare a stabilire un modo unico e inusuale di raccontare una storia.
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2. Crea un personaggio principale piacevole
Ecco la risposta a questa regola: non sempre ai lettori deve “piacere” il protagonista.
Molti scrittori, quasi come fosse qualcosa di automatico, creano personaggi che piacciono a loro stessi, e che vogliono far piacere anche ai loro lettori. Questo generalmente va bene, perché se i lettori s’innamorano del protagonista allora resteranno attaccati alla storia. Però non significa che una storia con un personaggio poco piacevole non possa essere attraente e divertente. Ad esempio, questo è il regno degli anti-eroi e dei personaggi complessi e imperfetti. È il caso cioè in cui si evita lo stereotipo Mary Sue / Gary Stu e si crea un protagonista che, se non necessariamente piacevole, sia almeno convincente.
Fa’ attenzione: spesso la regola dei personaggi piacevoli viene applicata soprattutto ai personaggi femminili. Quindi se stai scrivendo qualcosa che riguarda le donne, abbandona queste aspettative patriarcali e concentrati sulla creazione di un personaggio che sembri reale, indipendentemente dal fatto che sia piacevole oppure no.
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3. Mostra, non dire
Esisterà qualche scrittore a cui non sia mai stato dato questo consiglio? Anche se si tratta di una cosa buona da tenere a mente, “mostra, non dire” non è una regola ferrea e inviolabile. E non per forza sbagli se qualche volta te ne discosti.
A titolo di promemoria, ricordiamo che “mostra, non dire” serve a far immergere i lettori nella storia facendo leva sull’immaginazione, sulla descrizione e su pensieri, emozioni, azioni e dialoghi piuttosto che sul limitarsi a dire le cose. Come sosteneva Cechov: «Non dirmi che la luna è brillante, ma mostrami uno scintillio di luce su un pezzo di vetro».
Ci sono però alcuni casi in cui il dire può essere funzionale alla storia più del mostrare. Ad esempio:
- Esposizione e descrizione della storia di sfondo.
- Transizioni da una scena all’altra e passare del tempo.
- Parti di narrazione in prima persona.
- Storie con un’unica voce narrativa.
Dunque sì, evitare di ricorrere troppo spesso al “dire” non significa che devi eliminare ogni frase che dice senza mostrare.
Una storia che si fonda solo sul mostrare, senza nessun passaggio in cui prevalga il dire, potrebbe risultare troppo lenta e difficile da leggere.
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4. Scrivi per i lettori, non per te stesso
Sì, anche noi consigliamo sempre di ricordarsi sempre del lettore. Ma questo non vuol dire che tu debba scrivere solo per assecondare il lettore senza tener conto di quello che ti piace scrivere o di ciò che ti piacerebbe leggere. Questo perché se scrivi pensando solo al pubblico e mettendo da parte le tue passioni presto ti ritroverai sulla strada verso il blocco dello scrittore o l’esaurimento nervoso vero e proprio.
Puoi evitare di rispettare questa regola quando stai scrivendo la tua prima bozza. Questa dovrebbe essere per te, e solo per te. In questa fase non ti preoccupare di ciò che i lettori potrebbero pensare o aspettarsi. Solo quando lavorerai alle bozze successive, soprattutto se aspiri a diventare un autore di successo, puoi pensare al tuo lavoro dal punto di vista del pubblico di lettori. Questo però dovrebbe modellare la tua storia solo in una certa misura senza influenzarla completamente. Insomma, ricorda sempre perché hai cominciato a scrivere e perché ami la storia che stai raccontando. Questa è l’unica regola davvero importante.
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5. Scrivi ogni giorno
Si dice sempre che per diventare un bravo scrittore bisogna scrivere tutti i giorni. In realtà non vale per tutti e non è detto dunque che debba valere anche per te.
Le tue abitudini di scrittura potrebbero non prevedere il fatto di scrivere tutti i giorni e andrà bene lo stesso. Forzarti a scrivere tutti i giorni, e farlo anche se non funziona e non migliora il tuo processo, è un modo sicuro per trasformare la scrittura da passione a lavoro faticoso e noioso.
Questa è una di quelle regole che vale la pena trasgredire perché così aiuterà il tuo processo creativo e la formazione di una mentalità da scrittore.
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