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Tutti i contenuti di Paolo Melissi
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Tipo: BlogMer, 23/12/2009 - 11:10Di Paolo MelissiPrologoPiù di un punto in comune avvicina Taneda “Santoka” Shoichi a Dino Campana. Entrambi poeti, pur nella dovuta distanza culturale. Entrambi camminatori, divoratori di strade. Entrambi alle prese con un “disagio”.Taneda Shoichi nasce nel 1882 nelle vicinanze di Yamaguchi, figlio di un agiato proprietario dedito al libertinaggio e avviato al dissesto finanziario. Taneda inizia presto a scrivere, pubblicando le sue opere con lo pseudomimo di Santoka. Ma inizia presto a bere, e non lo salva il matrimonio con Sato Sakino, da cui ha un figlio. Il padre fugge con un’amante dopo aver dichiarato fallimento, Santoka soffre di depressione e beve sempre di più....
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Tipo: BlogMer, 09/12/2009 - 13:11Di Paolo MelissiMilano dal decimo piano di un grattacielo: è il primo sguardo restituito da Alberto Savinio del capoluogo meneghino in Ascolto il tuo cuore, città. È l’inizio di una prolungata flanerie, che è insieme percorso fisico nel corpo della città ma anche un viaggio nel deposito immenso di ricordi, nozioni, storie, avvenimenti che costituiscono la “memoria” dell’autore.Memoria è per Savinio un deposito inesauribile, che poggia le sue basi e trae nutrimento dal “passato”. Non è dunque solo una memoria individuale, ma qualcosa che si potrebbe dire memoria collettiva: i pensieri degli altri uomini, l’eredità che viene dalla storia dell’umanità. Ricordi personali e altrui si fondono in un Museo traboccante di immagini....
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Tipo: BlogMer, 25/11/2009 - 10:42Di Paolo MelissiLa città esiste soltanto attraverso i passi dei suoi abitanti o dei suoi visitatori, che la inventano vivificandola con i loro percorsi, i loro incontri, la loro frequentazione di negozi, chiese, uffici, atri di stazioni, locali di spettacolo bar, luoghi di ricreazione.David Le BretonTra il 1926 e il 1928 vengono pubblicati tre libri “surrealisti”: Il paesano di Parigi di Louis Aragon, Nadja di André Breton e Le ultime notti di Parigi di Philippe Soupault. Le tre opere sono accomunate da un io narrante che percorre la città in lungo in largo, la descrivono, ne riportano impressioni, scavando anche...
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Tipo: BlogMer, 11/11/2009 - 11:54
Di Paolo Melissi
In girum imus nocte et consumimur igniSidonio Apollinare / Guy DebordNegli anni ’50 la città ha ripreso a crescere dopo il trauma della Grande Guerra. La metropoli è ancora più labirinto, l’enigma da risolvere, lo spazio da svelare e controllare nel percorso in un’era in cui gli spostamenti sono ancora più rapidi e allontanano il cittadino dal camminare, in una sempre maggiore “intensificazione della vita nervosa”*. Le esplorazioni dadaiste e le deambulazioni surrealisti sono superate. Il 1957 è l’anno dell’Internazionale Situazionista, che introduce nel rapporto con lo spazio una dimensione di sovversione politica. La Deriva situazionista getta le basi per nuove pratiche collettive ed... -
Tipo: BlogMer, 28/10/2009 - 12:35Di Paolo MelissiLa terra,sotto i miei piedi,non è altro che un immensogiornale spiegato.A volte passa una fotografia,è una curiosità qualunquee dai fiori nasce uniformementeil profumo,il buon profumodell’inchiostro di stampa(André Breton, Poisson soluble, 1924)Parlare di letteratura in...
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Tipo: BlogMer, 14/10/2009 - 09:39Di Paolo Melissi
Tra il 1926 e il 1940, il giapponese Santoka Taneda percorse a piedi 28 mila miglia in viaggi di pellegrinaggio. Camminò e compose haiku.
Taneda Shoichi, detto Santoka, nacque nel 1882. Dopo vicissitudini famigliari, alcolismo e lavori editoriali mal condotti, Taneda finì in un tempio Zen, lo Hoonji, accolto dall’abate Gian Mochizuki, che gli offrì di restare. Dopo un anno Taneda venne ordinato monaco e andò a vivere in solitudine in un piccolo tempio nei pressi di Kumamoto. Nel 1926 intraprese il primo pellegrinaggio, camminando per quattro anni e scrivendo haiku. Dal 1932 al 1938 intraprende una serie di viaggi a piedi, di cui uno della durata di otto mesi, raggiungendo l’estremità settentrionale del Giappone.
Un giorno i surrealisti Aragon, Breton, Morise e Vitrac partirono per una "deambulazione". Da Parigi andarono in treno a Blois, e da lì continuarono a piedi fino a Romorantin. Camminarono, parlarono,...
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