Tutti i contenuti di Morgan Palmas
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Tipo: BlogGio, 03/06/2021 - 13:34
Editare, si diceva, è soprattutto un rapporto umano. Van Wyck Brooks fu un importante critico letterario statunitense che nacque nel 1886 nel New Jersey. Ricevette un Premio Pulitzer e il «Time» gli dedicò una copertina nel 1944, due elementi per far comprendere in breve quanto fosse noto a quel tempo. Ma non ebbe solo giorni felici. Nel 1926, a quasi quarant’anni, cadde in una depressione che lo colpì profondamente. Brooks, in capo a poco tempo, fu debolissimo a livello di salute e aveva altri problemi da risolvere. Inoltre, si riteneva un fallito dal punto di vista della scrittura.Max Perkins, che già vi ho menzionato in passato, era un caro amico di Brooks dai tempi dell’infanzia, si erano poi rivisti anche all’Università di Harvard, frequentavano il club letterario Stylus e vivevano nella stessa casa. Anni dopo, durante la depressione di Brooks, l’editor Perkins, che stava vivendo una fase importante della sua carriera, si dedicava quasi ogni domenica all’amico, passeggiando insieme....
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Tipo: BlogGio, 27/05/2021 - 17:31
Parlavamo degli opposti la scorsa volta, oggi vorrei dedicare qualche pensiero a un’esperienza che, come editor, ho vissuto numerose volte. Soprattutto gli scrittori alle prime armi hanno la necessità di scrivere una storia che in qualche modo sia almeno in parte catartica rispetto a paure, preoccupazioni o ferite passate. Quando avviene c’è un problema perché certe scene o certe caratteristiche di un personaggio esulano da ragioni narrative ed entrano nel campo psicologico dell’autore.Che cosa può fare l’editor per aiutare a risolvere la situazione? Può per esempio chiedere il motivo per il quale quella determinata scena esiste nel testo. All’inizio l’autore, nella maggior parte dei casi, tenderà a motivare una scelta dal punto di vista strutturale, ma ci vorrà poco tempo per finire a parlare di qualche evento della sua vita reale. Vi metterete in ascolto, in altre parole vi servirà una connessione emotiva di ascolto per arrivare poi a comunicare che dal punto di vista narrativo c’è un cambiamento necessario. Si arriverà a un compromesso...
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Tipo: BlogGio, 20/05/2021 - 14:18
Dopo avere trattato per alcune puntate i mondi interiori di un personaggio, oggi affrontiamo un tema spesso sottovalutato. Premessa: i lettori amano entrare in connessione con personaggi che conducano i giochi. C’è sempre la speranza che l’essere umano faccia la differenza, che sia la risoluzione di un grave problema, la conquista sentimentale di una persona dopo enormi difficoltà o il riscatto da una situazione di povertà non importa, c’è qualcuno che compartecipa a un cambiamento e lo fa prendendo decisioni. Ecco, quel prendere decisioni potrebbe essere anche qualcuno che non le prende affatto, ma alla base c’è sempre un atto di volontà positivo o negativo.Il lettore si identifica, prova compassione, prova simpatia o è intrigato dai conflitti interiori. Al contempo non si identifica, non prova compassione, non prova simpatia o non è intrigato dai conflitti interiori. Per poter dare vitalità a una storia chi legge ha bisogno di vivere su di sé gli opposti.
Di fronte a un evento c’è Michele che a tutti i costi vorrebbe...
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Tipo: BlogGio, 13/05/2021 - 13:08
Oltre al mondo della sessualità, è bene considerare le modalità attraverso le quali un lettore percepisce l’interiorità di un personaggio. Come è strutturato il sistema rappresentativo di chi legge? Questa è la domanda da porsi, altrimenti un editor rischia di lavorare su un testo senza capire che dall’altra parte non c’è soltanto un flusso caotico di percezioni del testo, no, ci sono categorie che possono essere individuate e sulle quali poter riflettere.Senza addentrarci in tecnicismi per ora troppo complessi per un neofita dell’editing, considerate che i lettori si possono dividere in visivi, uditivi e cinestesici. Per semplificare, i primi vedono con gli occhi dei personaggi, i secondi ascoltano con le orecchie dei personaggi, i terzi prediligono metafore della fisicità per capire i personaggi. I confini fra loro non sono esclusivi, nel senso che esistono lettori che hanno tutte le componenti ‒ visive, uditive, cinestesiche ‒ ma è sempre una a dominare....
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Tipo: BlogGio, 06/05/2021 - 13:29
Vi parlavo dello sviluppo delle paure e delle sofferenze, oltre ai desideri, a proposito dei personaggi. C’è un altro aspetto interessante da considerare quando ci si riferisce ai mondi interiori: la sessualità. Qui si esprimono fortissime emozioni, in positivo e in negativo, dal piacere alla gioia, dall’aggressività al potere, dall’amore alla vulnerabilità. La sessualità è un campo pressoché inesauribile di elementi che potrebbero essere modulati nei personaggi di una storia.Qual è il problema di tanti scrittori? Si limitano soprattutto a scene di sesso, come se l’interiorità di un personaggio fosse soltanto connessa alla fisicità con un altro personaggio, senza invece considerare quanto si possa lavorare a livello narrativo sullo sviluppo della tensione sessuale, ben prima della fisicità. Il sesso è anche un tipo di comunicazione, dallo sguardo agli odori, dalle parole espresse alle parole non dette ma palesate in altri modi. Pensate al ruolo della bocca quando una...
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Tipo: BlogGio, 29/04/2021 - 15:33
Dicevo nella scorsa puntata che lavorando di più sui mondi interiori è possibile migliorare l’immaginario che caratterizza i personaggi di una storia. In questo l’editor può aiutare molto uno scrittore a incuriosire di più i lettori.Il mondo interiore gira attorno al concetto di cambiamento. Un personaggio diventa agli occhi di chi legge interessante se vive un cambiamento. Se non cambia vi deve essere comunque una ragione precisa, ma possiamo affermare che nella stragrande maggioranza dei casi un personaggio di una storia cambia. Di questo lo scrittore dovrebbe essere consapevole, il problema è che di frequente si concentra troppo su cambiamenti repentini che diventano in non pochi casi non verosimili con il rischio di stupire in negativo il lettore.
Se Maria ritiene che l’unica salvezza sia lasciare Paolo dopo 15 anni di matrimonio e due figli, prima di portarla a farlo lo scrittore dovrebbe donare a chi legge una fase intermedia in cui lei continui ad avere in testa frasi come «ho...
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