Tutti i contenuti di Michele Rainone
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Tipo: BlogSab, 30/05/2015 - 09:30
Perché si dice pinco pallino e in quali contesti si usa? Non sempre è facile trovare una spiegazione etimologica a una data espressione, e questo è sicuramente uno dei casi, visto che, se il significato dell’espressione è chiaro, la sua origine non lo è affatto: si dovrebbe partire, comunque, dal significato di pinco, rafforzato in seconda istanza da pallino.
L’etimologia di pinco è incerta, anche se, antico e toscano, il termine si riferisce senza ombra di dubbio al membro dell’uomo, da cui il significato dell’espressione si è originato: dare del pinco a qualcuno significa dargli dello stupidotto, dell’ingenuo e tutta la sfilza di parole che sicuramente vi verranno in mente dopo aver letto queste prime due. Forse riuscite a famigliarizzare ancor di più con questa parola, se vi diciamo che il suo accrescitivo è pincone (nei dialetti meridionali...
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Tipo: BlogGio, 28/05/2015 - 12:30
Come s’impara una lingua e quali sono i processi mentali che si attivano durante l’apprendimento? È vero che passati i tre anni è difficile imparare le lingue straniere? Esistono lingue più facili e lingue più difficili da imparare? Queste, e molte altre ancora, le domande sull’apprendimento e sul funzionamento del linguaggio in generale, e proprio a queste cercheremo di dare una risposta che voglia essere valida e accessibile a tutti.
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1. Esiste una lingua più difficile delle altre?
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Tipo: BlogSab, 09/05/2015 - 09:30
Se vi state chiedendo perché si dice avere la coda di paglia, sappiate che questa volta dobbiamo scomodare Esopo, noto autore greco di favole fonte d’ispirazione di molti autori di epoche successive. La favola da cui deriva questo modo di dire ha come protagonista una volpe a cui una tagliola aveva mozzato la coda e che gli altri animali erano riusciti a ricreare con della paglia; sì, proprio così: la volpe di Esopo iniziò ad andare in giro con una coda di paglia splendida e così simile a una vera che chi la guardava non avrebbe mai potuto sospettare che fosse finta.
Interruppe l’idillio il gallo chiacchierone, anche lui protagonista indiscusso di questa storia, perché è proprio lui che si lascia scappare il segreto sulla coda di paglia della volpe e che permette ai contadini, quindi, di difendere i propri polli: questi ultimi, infatti, sapendo che la volpe avesse la coda...
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Tipo: BlogVen, 24/04/2015 - 11:30
Come si pronunciano le parole che vi stiamo per proporre? Si dice o non si dice così? L’accento su quale vocale va? Questo non è un test come gli altri, ma vi permette comunque di scoprire molto sulla lingua italiana e sul funzionamento delle lingue in generale, perché una pronuncia non prevale sull’altra senza alcuna motivazione: sappiamo bene, per esempio, perché si dice massmidja, ma sappiamo altrettanto bene che pure massmedia è accettabile, in quanto pronuncia latina della parola; come al solito, insomma, dietro a situazioni all’apparenza arbitrarie vi è qualcosa di più. Ma veniamo subito a queste dieci domande:
1. Si dice càduco o cadùco?
2. Si dice codàrdia o codardìa?
3. Si dice dìssipo o dissìpo?
4. Si dice edìle o èdile?
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Tipo: BlogSab, 11/04/2015 - 09:30
Perché si dice fare un brindisi, seduti a tavola prima di iniziare a mangiare o durante i festeggiamenti? Cos’hanno a che fare tutti quei bicchieri con questo nome di città? Partiamo proprio da qui: il brindisi a cui si fa cenno nel modo di dire su cui indaghiamo oggi non ha nulla a che vedere con la provincia pugliese, bensì con la Germania, precisamente con la frase bring dir’s, che significa lo porto a te.
Il significato di fare un brindisi, insomma, rimanda all’azione di portare il calice verso il tuo (a te) a mo’ di buon auspicio: per brindare a te, per l’appunto. Una motivazione etimologica completamente diversa, quest’ultima, da quella che abbiamo proposto per “fare la scarpetta”.
L’origine di questo gesto non è però germanica, ma romana: pare che gli antichi Romani, infatti, fossero...
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Tipo: BlogSab, 28/03/2015 - 10:30
Perché si dice fare la scarpetta? Non è semplice dare una risposta a questa domanda, e non perché la locuzione abbia un significato difficile da definire – tutti sappiamo in cosa consista fare la scarpetta –, quanto perché questa indagine etimologica non prevede una soluzione univoca, e le stesse proposte della Treccani, che è una fonte assolutamente attendibile, sono solo alcune di quelle possibili.
Come dare una risposta al quesito, insomma? Perché l’atto del raccogliere il sugo nel piatto con il pane è indicato con l’espressione fare la scarpetta? Diciamo subito che non va confusa con fare le scarpe, per quanto entrambe siano molto facili da associare, data l’assonanza: fare le scarpe...
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