Tutti i contenuti di Adriana Pedicini
-
Tipo: BlogMar, 21/02/2012 - 10:38
Negli Autori tragici s’impone lo sguardo, prima ancora che il contatto dei corpi, come elemento fondamentale nel rapporto erotico. In sé peraltro lo sguardo contiene gli obiettivi connaturali all’amore stesso: la lotta, la guerra e l’unione, il matrimonio. Gamos e polemos: congiungimento e alterazione al tempo stesso.
Le divinità del desiderio, Eros e Afrodite, sono legate ambedue all’occhio, che sembra essere nel corpo il loro luogo di elezione.
“Eros, Eros, attraverso gli occhi tu instilli il desiderio”
in Ippolito di Euripide.
Dunque il desiderio è localizzato nell’occhio e si muove nel gioco degli sguardi. Anche in Empedocle troviamo l’occhio “sede privilegiata dell’amore”, “capolavoro di Afrodite demiurga”.
Tale natura per così dire visiva dell’eros fa sì che il desiderio sia suscitato dalla bellezza, che insieme al colore è una sottocategoria della luce. Inseparabile dunque dalle forme con cui si confonde nella misura in cui esse sono desiderabili, eros al tempo stesso è ad esse esterno, poiché le forme hanno un’esistenza...
-
Tipo: BlogLun, 16/01/2012 - 09:15
L’orfismo è il più grande fenomeno religioso di carattere mistico che appare nella Grecia del VI secolo; secolo di grandi cambiamenti per il mondo greco, che assiste al crollo del suo medioevo (crollo delle antiche monarchie, sorgere degli stati democratici). In quest’epoca di grande incertezza l’orfismo rappresenta l’anelito di liberazione da un regime di oppressione e di violenza, dove è promesso agli adepti conforto nel presente, libertà nel futuro. Deriva da questa situazione il fatto che gli orfici provino un così forte orrore per il sangue, un così possente desiderio di giustizia (dike) e della legge (nomos). Perciò a divinità centrale della teologia e del culto orfico viene assunto Dioniso, il più giovane degli dei greci, noto soprattutto per la sua sofferenza e per la morte ingiusta. Il fondatore del culto orfico fu Orfeo, la cui figura mitica ha in sé tanti elementi che è difficile delinearne il profilo originale. L’etimologia stessa del nome è assai incerta: qualcuno collega il nome Orfeo a “orfanòs”, nel senso di “solitario”. Più nuova è l’etimologia che ricollega il nome dei pesci del santuario, orfoì, al nome Orfeo che significherebbe così “pescatore...
-
Tipo: BlogGio, 10/11/2011 - 12:23
Le antiche religioni misteriche nascono come riti agrari tesi a incrementare le forze della natura e della vita animale con cerimonie di carattere sacro-magiche.
Vi partecipano solo gli adepti dopo un’iniziazione speciale di cui non è lecito rivelare ai profani il contenuto.
Teone di Smirne (70-135 circa) parla di cinque gradi di iniziazione ai misteri:
“Vi sono cinque parti dell’iniziazione. La prima è la purificazione. Dopo questa purificazione, viene la trasmissione dell’iniziazione. La terza viene chiamata visione. La quarta, che è la perfezione della visione è la fasciatura e l’imposizione della corona con la quale si è in grado di trasmettere agli altri le iniziazioni acquisite, sia attraverso il portare le fiaccole, sia attraverso il mostrare le cose sacre o qualche altro ufficio sacerdotale. Al quinto e ultimo posto, risultato di tutto quanto precede, troviamo la felicità che deriva dall’essere amato da Dio e dalla vita con gli dei “
(Teone di Smirne, Expositio rerum mathematicarum ad legendum Platonem, pp. 14-15 Hiller = pp. 20-23 Dupuis).
-
Tipo: BlogMar, 27/09/2011 - 08:47
Il presente col suo pesante bagaglio (minacce di guerra, guerre in atto, profughi, esiliati, condizione dell’extracomunitario, donne tradite e violentate, bambini vilipesi) rispecchiandosi nei drammi del passato, può trovare nel racconto degli anziani l’anello di congiunzione sulle tematiche in questione e i giovani grazie sia all’autorità dei testi classici, sia al racconto (storia, favola, leggenda) spesso vibrante di emozionanti ricordi di chi ha vissuto in prima persona esperienze dolorose potranno trovare nella “memoria” appunto, se non la soluzione ai loro interrogativi, almeno una spinta a far meglio.
Il mito è la memoria, il riferimento unico quando si voglia scoprire il senso delle radici, come senso di appartenenza. Ma il mito è anche favola dalle valenze simboliche e sacrali. Il mito è la speranza che si tramuta in sogno, è il sogno che perpetua la speranza. Il mito permette di andare oltre la cronaca, di superare le barriere del tempo, costruendo un bagaglio di ricordi che costituiscono la memoria storica, senza la quale non solo non è l’uomo, ma neppure una società, un popolo.
Forse la...
-
Tipo: BlogMer, 31/08/2011 - 09:55
Viviamo in tempo in cui minacce di guerra si levano sempre più cupe, mentre altri conflitti non sono ancora sopiti. E sulle coscienze pesano le morti di soldati, madri, fanciulli e fanciulle e la devastazione si stampa sui muri diroccati.
Un tempo in cui non solo la guerra uccide, ma gli avversari politici vengono fatti sparire, non si sa se vivi o morti, e spesso non sono nemmeno avversari ma difensori dei più deboli accorsi per aiuti umanitari: le loro suggestioni continuano comunque a sprigionare terrore.
Il culto dei morti uccisi in battaglia non è più possibile, altre vittime si stagliano all’orizzonte delle nostre paure lungo l’urlo sibilante del coprifuoco, israeliano, palestinese, afgano, libico, siriano,egizianonon importa; la norma divina è stata violata per sempre; è stato sconvolto il vivere civile se le ali sinistramente luccicanti di un aereo vanno ad infilarsi dove è lavoro, vita immersa nei mille impegni quotidiani, se il sorriso di un bimbo per la fetta di felicità in una lattina si contorce in rigor mortis al supermarket, se un bimbo è costretto a terminare i suoi giochi e la vita su una campo minato.
... -
Tipo: BlogMar, 05/07/2011 - 11:10
Il tema dell’Elettra appartiene al mito degli Atridi che trova nell’Orestea di Eschilo (Coefore) e nella Elettra di Sofocle la sua collocazione più elevata e più tragica.
Agamennone al suo ritorno da Troia trova la morte per mano della moglie Clitennestra e dell’amante di lei, Egisto. Elettra, che aveva sottratto alla vendetta e quindi alla morte suo fratello Oreste, inviato ancora fanciullo nella Focide, attende con ansia il suo ritorno perché egli vendichi l’orribile assassinio del padre, punito per aver sacrificato la figlia Ifigenia onde avere una partenza propizia da Aulide. Tornato ad Argo Oreste, dopo l’assassinio di Clitennestra ed Egisto, riafferma la legittimità del potere paterno ristabilendone la continuità, come il Coro pronuncia nei versi finali dell’Elettra:
“Tu, seme d’Atreo, dopo quante pene / finalmente libero esulti / e con l’impeto d’oggi confermi / nel potere la tua stirpe”.
La forte carica espressiva del testo, la sua valenza emotiva lo rendono denso di significati, ricco di viscerale violenza e di forte sentire, attraverso i...
- 1 di 6
- ››
Speciali
- Corso online di Scrittura Creativa
- Corso online di Editing
- Corso SEC online (Scrittura Editoria Coaching)
- Lezioni di scrittura creativa
- Conoscere l'editing
- Scrivere un romanzo in 100 giorni
- Interviste a scrittori
- Curiosità grammaticali
- Case editrici
- La bellezza nascosta
- Gli influencer dei libri su Instagram – #InstaBooks
- Puglia infelice – Reportage sulle mafie pugliesi
- Letture di scrittura creativa
- Consigli di lettura
- L'Islam spiegato ai figli
- Interviste a editor e redattori
- Interviste a blog letterari
- Interviste a giornalisti culturali
- Interviste a docenti
- Come scrivere una sceneggiatura
- Premio Strega: interviste e ultimi aggiornamenti
- Premio Campiello: interviste e ultime novità
- Premio Galileo: interviste
- I nuovi schiavi. Reportage tra i lavoratori agricoli
- La Webzine di Sul Romanzo
Archivio Post
Più cercati
- Quanto fa vendere il Premio Strega? I dati reali
- Che tipo di lettore sei?
- I 20 consigli di scrittura di Stephen King
- Test di grammatica italiana, qual è la risposta giusta?
- Classifica dei libri più venduti di tutti i tempi nel mondo
- Come scrivere un romanzo: 15 modi utili
- 11 consigli per trovare la tua writing zone
- 13 cose che gli amanti dei libri sanno fare meglio di tutti
- 7 posti che tutti gli scrittori dovrebbero visitare almeno una volta
- Carlos Ruiz Zafòn ci racconta il suo Cimitero dei libri dimenticati
- I 10 film più divertenti di tutti i tempi
- I consigli di scrittura di 11 scrittori
- La reazione di Cesare Pavese quando vinse il Premio Strega
- Le 10 biblioteche più grandi del mondo
- Marcel Proust pagò per le prime recensioni di “Alla ricerca del tempo perduto”
- Perché uscire con uno scrittore? 10 motivi validi