Tutti i contenuti di Daniele Antonio Vigliotti
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Tipo: BlogVen, 06/11/2020 - 11:30
In un’epoca come quella in cui viviamo, in cui l’incertezza regna sovrana, conoscere le regole che determinano e definiscono il nostro agire è fondamentale. Lo ha ben compreso Gherardo Colombo, giurista di lungo corso, che nel suo ultimo libro Anche per giocare servono le regole. Come diventare cittadini – edito da Chiarelettere – spiega a un pubblico di giovanissimi i principi fondamentali che regolano il nostro vivere comune. E il punto di partenza non poteva che essere la nostra Carta Costituzionale, attorno alla quale si innesca un dibattito relativo ai problemi più annosi del nostro tempo, per poi capire - come in un grande cerchio che si chiude - che è in essa che si nascondono le soluzioni migliori.
Nel libro si rivolge ad un pubblico molto giovane. A che si deve questa scelta?
Al fatto che i giovani sono meno condizionati dal loro passato. Sono dunque molto più disponibili a mettersi in discussione: prenda una persona di cinquant’anni...
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Tipo: BlogGio, 06/08/2020 - 10:24
In un’epoca così difficile le idee positive sono rare. In Un’economia per stare bene. Dalla Pandemia del Coronavirus alla salute delle persone e dell’ambiente (Chiarelettere) Lorenzo Fioramonti, già Ministro dell’Istruzione, traccia una nuova strada verso un’economia sostenibile, capace di dare il giusto valore alle Istituzioni che hanno il compito di costruire il futuro e rinnovata centralità al capitale umano. È dunque dalla scuola che deve partire una nuova rivoluzione che porti a un mondo più inclusivo e a un paradigma economico totalmente rinnovato. Ma in cosa consiste questo nuovo paradigma? Quali sono i suoi elementi caratterizzanti? È quello di cui abbiamo discusso con Lorenzo Fioramonti nella nostra intervista.
Onorevole, il titolo del suo libro riporta al centro una questione importante. Qual è l'economia per stare bene? E perché è così complessa una transizione verso un nuovo...
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Tipo: BlogGio, 23/07/2020 - 17:40
I giganti, l’Idra di Lerna, il Leviatano, il Minotauro, Narciso, Crono. Sono questi I mostri (Feltrinelli) che Carlo Calenda affronta nel proprio saggio. Ogni mostro rappresenta una sfida che l’Italia può e deve vincere per tornare a essere grande. E deve farlo subito, non c’è più tempo da perdere. Viviamo in una democrazia fragile, anche a causa di cittadini che sembrano aver derogato all’esercizio di una cittadinanza attiva, a una politica che ha rinunciato a essere se stessa trasformandosi in slogan vuoti e facile ricerca di consenso e un sistema mediatico che ha rinunciato alla complessità inseguendo la semplificazione e la logica dello scontro a tutti i costi.
Di questo Carlo Calenda ha discusso nel suo ultimo libro e da queste basi siamo partiti per la nostra chiacchierata con l’Europarlamentare, fondatore di Azione.
Azione vuole riprendersi la rappresentanza politica. Dal punto di vista strategico questa scelta cosa comporta?
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Tipo: BlogMar, 30/06/2020 - 10:30
Da Demostene a Cicerone fino a giungere ai nostri giorni, la comunicazione ha ricoperto e continua a ricoprire un ruolo strategico a tutti i livelli.
Con l’ascesa del marketing politico e dei new media siamo poi entrati nell’epoca della campagna elettorale permanente, in cui ogni leader – o aspirante tale – vuole ritrovarsi in primo piano ma, allo stesso tempo, è soggetto ad alcune logiche che guidano le azioni degli attori sulla scena.
Ed ecco che, seguendo lo schema tracciato da Fabrizio Luisi in Maghi, guerrieri e guaritori: Gli archetipi della politica italiana (Mondadori), scopriamo che Matteo Renzi interpreta il Mago, Matteo Salvini assume le caratteristiche del Guerriero, Nicola Zingaretti prova a essere un Guaritore.
Non esiste politica senza comunicazione, e viceversa. Ma com’è cambiato il rapporto tra questi due elementi negli ultimi anni?
Da una parte, citando Christian Salmon, la...
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Tipo: BlogMar, 23/06/2020 - 13:18
Esistono persone nate per essere dei leader, capaci di irrompere sulla scena nei momenti più difficili della storia e cambiare le sorti della narrazione. È il caso di Mario Draghi, consacrato dall’ormai celebre «whatever it takes» del luglio 2012, ed evocato ancora oggi come possibile guida di un governo tecnico, che sia in grado di archiviare la difficile situazione socio-economica innescata dal covid-19.
Può dunque un uomo delle Istituzioni lasciare un ricordo così vivido del proprio operato? La risposta sembrerebbe proprio di sì, soprattutto se consideriamo le parole pronunciate lo scorso marzo dall’attuale Governatrice della BCE Christine Lagarde, che affermò: “«La Bce sosterrà i Paesi in difficoltà, ma non siamo qui per ridurre gli spread». Cosa avrebbe fatto Draghi se fosse stato ancora a capo della Banca Centrale Europea? E perché la sua presenza sembra così necessaria al giorno d’oggi?
Ne abbiamo discusso con Marco Cecchini, autore di L’enigma Draghi (Fazi Editore).
In questi mesi si è molto...
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Tipo: BlogLun, 01/06/2020 - 12:30
Dopo più di mezzo secolo dalla caduta del fascismo ci interroghiamo ancora sulle sue conseguenze. La storia è però un’insegnante oggettiva e severa, non lascia spazio a supposizioni di alcun genere, nonostante ci sia ancora chi continua a dire che “quando c’era lui anche i treni arrivavano in orario”.
Ne abbiamo parlato con Francesco Filippi, autore di Mussolini ha fatto anche cose buone. Le idiozie che continuano a circolare sul fascismo e del recente Ma perché siamo ancora fascisti? Un conto rimasto aperto (Bollati Boringhieri editore), domandandoci per quali ragioni assistiamo a una tale distorsione della realtà e quali parallelismi ci sono tra i metodi comunicativi dell’epoca e quelli odierni.
L'apologia del fascismo in Italia è un reato, eppure esiste un clima quasi di tolleranza nei confronti di alcuni eventi commemorativi del fascismo e di Mussolini. Secondo lei questa tolleranza è più utile o controproducente per le...
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