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Come scrivere un romanzo in 100 giorni

Consigli di lettura

Tutti i contenuti di Fulvia Mezi

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    Mer, 23/09/2020 - 12:30

    Donne Novecento – Micòl Finzi-Contini nel giardino di Giorgio BassaniQuesta rubrica, se fosse una pagina Instagram, sarebbe un “anti filtro”. Mi spiego meglio: nei romanzi che verranno citati, tutta la vicenda è vista con gli occhi del protagonista maschile. Questo significa che anche gli altri personaggi, soprattutto quelli femminili, sono visti e descritti unicamente attraverso i loro occhi e le loro sensazioni. L’obiettivo di questa rubrica è dunque quello di mostrare i personaggi femminili cercando di togliere, appunto, il filtro maschile.

    Il giardino dei Finzi-Contini, pubblicato nel 1962 presso l’editore Feltrinelli, fa parte del cosiddetto Ciclo di Ferrara: una serie di romanzi “a incastro”, che hanno, cioè, vari elementi in comune. L’ambientazione, in primis, ma anche alcuni personaggi: il protagonista anonimo de Il giardino (alter ego di Bassani) è lo stesso de Gli occhiali d’oro, per dirne una. Ma il romanzo in oggetto, il più famoso della serie, ha un elemento che gli altri non hanno: Micòl Finzi-Contini.

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    Mar, 25/08/2020 - 10:30

    Storia di un papà prete. “Priestdaddy” di Patricia LockwoodTra le uscite di agosto si segnala l’opera di Patricia Lockwood, Priestdaddy (sottotitolo: Mio papà, il sacerdote) per Mondadori, collana Strade Blu, tradotto da Manuela Faimali.

    L’autrice, americana, si è sempre definita “poeta per mestiere” e, stando al suo ritratto sul «The New York Times», che ha nominato Priestdaddy tra i libri migliori del 2017, la sua principale attività è stata sempre quella di «scrivere per ore ogni giorno, vivendo in modo proustiano». Tra le sue opere, nate anche grazie ai suoi pensieri in centoquaranta caratteri scritti sul suo account Twitter, annoveriamoRape joke (2013) e The Pinch (2017).

    Il padre in questione è Greg, prete cattolico “sui generis”, che ha la sua canonica a Kansas City. Prima di leggere l’opera (che non è un romanzo, direi più un memoir) ho fatto delle ricerche, incuriosita dalla sua figura che non conoscevo: Lockwood padre ha trovato la vocazione durante la Guerra Fredda, impegnato come...

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    Lun, 10/08/2020 - 12:30

    Un’emozione autentica. “Imparare a parlare con le piante” di Marta OrriolsLo scorso undici giugno è uscito, per i tipi di Ponte alle Grazie, Imparare a parlare con le piante, opera prima di Marta Orriols, tradotta da Stefania Maria Ciminelli. L’autrice, classe 1975, è nata in Catalogna e lavora a Barcellona come lettrice editoriale. Si è formata nel campo della storia dell’arte e si occupa anche di scrittura creativa.

    Il romanzo parte subito in quinta, la Orriols non dà infatti al lettore neanche il tempo di allacciare la cintura. Paula e Mauro sono una coppia annoiata che tiene in piedi un rapporto vivo solo in apparenza: nel loro letto si tengono abbracciati ma i cuori sono sempre più lontani. I due passano il tempo ad assistere alla vita e alle disgrazie degli altri pensando (e questo è un pensiero ingenuo e umano, che facciamo tutti almeno una volta nella vita) che la morte è qualcosa di astratto, vero fino a un certo punto: una falce che si abbatte sempre sulla testa altrui: «Ma noi eravamo vivi, la morte era degli altri».

     

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    Mer, 24/06/2020 - 12:30

    Riscoprire Guido PioveneIn pochi si ricordano di Guido Piovene (1907-1974), eppure lo scrittore vicentino è stato protagonista della scena letteraria per lungo tempo: dagli esordi su riviste del calibro di «Solaria» e «Campo di Marte» alla frequentazione del «Bar delle Giubbe Rosse» a Firenze fino alla vittoria del Premio Strega nel 1970 con Le stelle fredde.

    Suo mentore è stato Giuseppe Antonio Borgese, critico letterario e scrittore anch’egli (la sua opera più nota è il romanzo con protagonista l’inetto Rubè), difensore di altri talenti incompresi, come, ad esempio, Federigo Tozzi.

     

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    Piovene ha esordito nel 1931 con la raccolta di racconti La vedova allegra, dedicato proprio al suo maestro, al quale era così affezionato da prendersi “due bastonature” per difenderlo da un’aggressione fascista: «A G.A. Borgese dedico questo mio primo,...

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    Mer, 17/06/2020 - 12:30

    Dalla rabbia alla calma. “Il paradiso per sottrazione” di Daniele TrovatoPer la casa editrice indipendente viterbese Alter Ego, nella collana Specchi, è uscito lo scorso marzo Il paradiso per sottrazione di Daniele Trovato.

    L’autore, classe 1976, è uno speaker e autore radiofonico per il collettivo da lui co-fondato Guerriglia Radio, ed è molto attivo su Twitter, dove commenta i fatti salienti del giorno. La sua prima opera, Ali e Corazze, è stata pubblicata dalla casa editrice Autodafé edizioni nel 2011. Ha partecipato anche a molti contest letterari (ha vinto il concorso Racconti Mondiali nel 2014 con il racconto La scomparsa di Valseca). Nello stesso anno, ha pubblicato la raccolta di racconti Filosofavole, edita da Smasher, dal quale ha tratto il romanzo breve Valpurga (2017), che, nello stesso anno, ha debuttato al Teatro di Tor Bella Monaca.

    Tornando alla sua ultima uscita, il protagonista, Marco Bezzi, ci viene presentato, all’inizio...

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    Lun, 06/04/2020 - 10:30

    L’affresco delle nostre ipocrisie. “La forza della natura” di Antonio LeottiLo sceneggiatore Antonio Leotti, vincitore di tre David di Donatello, due nastri d’argento e quattro Ciak d’oro, noto per aver scritto a quattro mani con Luciano Ligabue Radiofreccia (1998), ma anche la sceneggiatura de Il partigiano Johnny, film di Guido Chiesa uscito nelle sale ormai venti anni fa, è anche saggista e scrittore (il suo esordio è avvenuto con Il giorno del settimo cielo, pubblicato nel 2007 da Fandango). L’ultima uscita è dello scorso febbraio, La forza della natura, edito da Marsilio.

    Protagonista è Anna, giovane vedova («una o è vedova, o è una ragazza», come dice lei stessa) che si trova, lei sola, a ereditare una bella fortuna, che va sommata alla ricchezza che ha ereditato dal padre, signorotto del paese.

     

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Il blog Sul Romanzo nasce nell’aprile del 2009 e nell’ottobre del medesimo anno diventa collettivo. Decine i collaboratori da tutta Italia. Numerose le iniziative e le partecipazioni a eventi culturali. Un progetto che crede nella forza delle parole e della letteratura. Uno sguardo continuo sul mondo contemporaneo dell’editoria e sulla qualità letteraria, la convinzione che la lettura sia un modo per sentirsi anzitutto cittadini liberi di scegliere con maggior consapevolezza.

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