Tutti i contenuti di Michele Larotonda
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Tipo: BlogMar, 17/05/2022 - 10:30
Il filosofo francese Jean Genet diceva: «L’unico modo di evitare l’orrore dell’orrore, è abbandonarsi a esso». Per quanto siano trascorsi molti anni, non si può negare che questa considerazione è più che mai attuale ancora oggi. Il male, l’oscuro, il mistero, la paura, per quanto siano termini che, per definizione, rimandano a sentimenti negativi, è innegabile che, da sempre, suscitano nell’essere umano un’attrazione quasi morbosa, quasi erotica. È innegabile che la letteratura thriller, giallo, mistero, sono statisticamente tra le più vendute e le più lette in Italia e questo perché all’uomo piace, quasi inconsciamente, immergersi in storie distanti dalla propria vita e dalla propria routine. Questa è una delle tante ragioni, per cui romanzi come Io uccido di Giorgio Faletti, Il codice Da Vinci di Dan Brown, I fiumi di porpora di Jean Cristophe Grangé, tutta la produzione di Stephen King e, non me ne vogliano i puristi, Il nome della rosa di Umberto Eco, hanno riscosso enorme successo e ancora oggi sono in testa tra le letture più vedute in libreria.
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Tipo: BlogGio, 17/02/2022 - 11:30
Così come esiste il complesso di Edipo, esiste il complesso (o sindrome) di Elettra. Una situazione in cui le bambine s’innamorano dei propri padri. La sua figura è la prima persona per cui batte il cuore e si dice anche che nella vita si sposano gli uomini che assomigliano, nel bene e nel male, al proprio papà.
Secondo Freud, questo complesso inizia a manifestarsi intorno ai tre e sei anni, poi si cresce, le cose cambiano e l’adolescenza ci porta a scontrarci con i propri genitori, ritenuti cattivi, distanti e non disposti a comprendere e capire il punto di vista di una bambina o di un bambino che sta diventando una donna o un uomo. Eppure l’amore per un padre è qualcosa che supera ogni barriera, ogni difficoltà e ogni età. È il caso di Chiara Gamberale che recentemente sulle pagine di Corriere 7, ha parlato del proprio padre (Vito Gamberale importante dirigente pubblico e privato) definendolo “enorme” e “ingombrante”. Enorme perché è visto come amico, consulente sentimentale e dal quale ha imparato dedizione e severità nel lavoro. Ingombrante perché la sua posizione l’ha portato a dedicarsi...
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Tipo: BlogMar, 25/01/2022 - 11:30
Il successo è un’arma a doppio taglio. Può ingoiarti, distruggere e farti perdere per la strada. Purtroppo accade tutti i giorni, un individuo, che sia un autore o anche un semplice impiegato, lavora sodo, si impegna, raggiunge traguardi, ottiene riconoscimenti e gratificazioni, a un certo punto accade qualcosa che fa rompere il “giocattolo” e tutto cade come un castello di carte. Se questo non accade si diventa soggetti di invidia e vittime di critiche gratuite e infami.
Questo è ciò che, più o meno, accade a Fabio Volo tutti i giorni (basta leggere su qualsiasi social), ma lui imperterrito va avanti per la propria strada, senza curarsi dei detrattori, occupandosi solo dei suoi sostenitori che sono davvero tanti e che, ogni qualvolta esce un suo romanzo, accorrono ad acquistarlo e decretarne l’inevitabile successo.
Vuoi conoscere potenzialità e debolezze del tuo romanzo? Ecco la nostra...
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Tipo: BlogLun, 27/12/2021 - 11:30
Si dice che gli italiani siano un popolo di santi, navigatori e poeti. Al di là delle battute, credo fermamente che sia difficile trovare qualcuno che, almeno una volta nella propria vita, non abbia desiderato scrivere e pubblicare un libro. Tante sono le persone che sono convinte di avere la storia giusta, la capacità di mettere su carta una serie di intrecci, pathos, climax, anticlimax che rendano il proprio racconto degno di pubblicazione. Qualcuno, poi, magari ci ha anche provato e altri ancora sono arrivati alla tanto agognata pubblicazione, ma poi si è dovuto scontrare con le dure leggi dell’editoria. Non sto certo parlando delle famigerate case editrici a pagamento, ma di quei casi in cui un autore riesce ad arrivare ad un editore serio, avere la fortuna che il proprio testo venga scelto e infine vedersi pubblicato. Una volta che il libro è stampato, che fare? Promuoverlo, ma chi ha il compito? L’autore o l’editore? Insomma, per farla breve, pubblicare non è poi così difficile, farsi vedere, farsi amare e vendere è tutta un’altra questione.
Un po’ quello che è successo a...
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Tipo: BlogMer, 03/11/2021 - 10:56
Quante volte mi sono ritrovato su queste pagine a leggere e a scrivere articoli che trattassero libri e romanzi che appartengono al genere thriller? Tante! Alcuni mi hanno emozionato, incollato alla sedia in attesa di scoprire l’arcano, il mistero, l’assassino. Altri mi hanno lasciato completamente indifferente, ma questo anche perché non è il genere che più amo.
A volte ho avuto forti discussioni con estimatori del genere, io cercavo di spiegare le mie ragioni per le quali, a mio parere, tale genere è abbastanza semplice da scrivere, se hai un po’ di fantasia e hai la capacità di creare suspense, il gioco è fatto.
D’altro canto, gli estimatori del caso, sostenevano che non è così semplice creare suspense, non è facile tenere il lettore incollato fino all’ultima pagina e tante altre mille ragioni sulle quali non mi dilungherò. A ogni modo una guerra impari senza un vincitore.
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Tipo: BlogLun, 07/06/2021 - 12:30
A volte capita e l’ho detto molte volte su queste pagine, che se lavori in radio, nel cinema, nella musica, non sta scritto da nessuna parte che la tua professione si debba limitare al tuo campo principale. Negli ultimi anni sono tanti i registi, musicisti, comici che hanno dato alle stampe le loro opere prime nel mondo della letteratura e c’è anche chi, invece, ha scritto più di un romanzo e abbia avuto la fortuna e il caso che questa nuova veste abbia riscontrato i favori del pubblico, tanto da farne quasi una seconda professione.
Certo ci sono persone che sono state costrette ad accettare, a farsi piacere un lavoro che non era nelle proprie corde, ma che permette di pagare mutui, bollette, affitti, insomma permette di vivere. Che tu faccia un lavoro creativo oppure un lavoro alienante, la scrittura, la voglia di raccontare, il desiderio di dire la tua è qualcosa che, se dentro di te, prima o poi uscirà. Non è detto e non è obbligatorio diventare dei nuovi Eco, ma se la passione per la scrittura è forte, nulla impedirà all’uomo di...
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