Come scrivere un romanzo in 100 giorni

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Tutti i contenuti di Claudio Serpico

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    Gio, 14/03/2019 - 11:30

    Il denaro 2.0. “Pagare o non pagare” di Walter SitiSi può comprendere la contemporaneità anatomizzando il nostro rapporto con i soldi? È possibile scandagliare l'attuale postmodernità grazie a un attento monitoraggio della nostra crescente disabitudine alla moneta cartacea? Seguendo quali direttrici, il significato storicamente attribuibile al concetto di pagare, nonché i molteplici significanti connessi, sono mutati, nel volgere peraltro di una manciata di lustri? Può questa metamorfosi escatologica assurgere a paradigmatica pietra angolare del cambiamento d'epoca che ci è dato di vivere? E in caso affermativo, quali rivoluzioni culturali tout court agiteranno i nostri costumi consuetudinari nell'imminente avvenire?

    A tali quesiti tenta di rispondere Walter Siti che nel suo pamphlet Pagare o non pagare (Nottetempo) traccia un avvincente excursus (anche) autobiografico, incentrato sull'odierna concezione dei quattrini e arricchito da folgoranti e...

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    Lun, 18/02/2019 - 11:30

    L’unico libro per bambini scritto da Marguerite DurasAveva cinquantotto anni – era il 1972 – e il successo le aveva arriso da tempo ormai, quando Ah! Ernesto apparve in Francia. E probabilmente nemmeno lei, Marguerite Duras (pseudonimo della scrittrice e regista francese Marguerite Donnadieu, nata in Indocina nel 1914 e morta a Parigi nel 1996 a causa di un tumore alla gola, nota al grande pubblico grazie al romanzo autobiografico L'amant del 1984 che le valse il prestigioso Premio Goncourt), avrebbe potuto immaginare né la fredda accoglienza – se non il vero e proprio gelido ostracismo – che questa breve novella avrebbe riscosso in patria né il fatto che i suoi cugini d'Oltralpe l'avrebbero potuta leggere solo quasi mezzo secolo dopo.

    Ah! Ernesto, una tenera e per...

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    Sab, 05/01/2019 - 11:30

    Quando malinconia fa rima con speranza. “La nostalgia ferita” di Eugenio BorgnaSecondo Gabriel García Márquez per comprendere appieno in cosa consista e percepirne l'incantevole afflato dobbiamo pensare a quando siamo stati seduti accanto a qualcuno, avendo la consapevolezza che non l'avremo mai avuto. Per Milan Kundera la sua malìa fascinatoria – con la luce rossastra del tramonto – illumina ogni cosa, perfino la ghigliottina. Non per nulla infatti, i colori e i profumi del passato rivivono dentro di noi sempre più vividi e dolci di quelli del presente.

    Si tratta del tempo che nessun calendario può plasticamente rivelare. Il suo scorrere non è cadenzato da alcuna lancetta d’orologio o clessidra, e librandosi (a volte in maniera quasi impercettibile, talaltra con sbalorditiva fuggevolezza) non lascia traccia visibile di sé. È il fluire degli istanti dimensionalmente interiori. Quel cronometro dell’anima, grazie...

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    Mer, 12/12/2018 - 11:30

    Il Narciso digitale. “L'insostenibile bisogno di ammirazione” di Gustavo Pietropolli CharmetChe si sia un fautore o meno della teoria secondo la quale la nascita dell'individualismo derivi dalla scomparsa del patriarcato, appare comunque lapalissiano quanto il disfacimento ideale della figura genitoriale maschile e il contestuale rafforzamento della percezione del Sé contraddistinguano i tempi moderni. Agli appassionati della dotta contesa il compito di stabilire se tra i due accadimenti esista un rapporto diretto di causa-effetto.

    Chi desideri approfondire l'incandescente materia si farà piacevolmente catturare dall'ultimo saggio di uno tra i più importanti psicoterapeuti italiani, Gustavo Pietropolli Charmet, L'insostenibile bisogno di ammirazione (Laterza).

    L'autore veneziano, la cui bibliografia certifica una certosina attenzione alle inquietudini esistenziali, è uno studioso delle ripercussioni psicologiche determinate dai repentini cambi di paradigma che caratterizzano l'immaginario collettivo dei nostri...

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    Sab, 20/10/2018 - 12:30

    Spigolature sulla vita. “Finché splendi amore” di Anna BuoninsegniSe è vero (per dirla con Fabrizio Caramagna) che «il verseggiatore ama giocare con l’invisibile: prende l’aria intorno a una farfalla e costruisce il sorriso di un bambino», la forza paradigmaticamente evocativa della forma d'arte nata prima della scrittura consiste proprio nella capacità di duettare con l'ignoto e trascendere, esplorando l'immateriale, la mera finitezza terrena. E tanto gli esperimenti più sfrontati dell'odierna avanguardia contemporanea, quanto la primigenia oralità, testimoniata dagli antichissimi canti a batocco dei contadini, suggellano la sua recondita vocazione.

    Questa (tutt'altro che illusoria) bramosia di scalpellare l'eterno, emerge dirompente nell'ultima opera di Anna Buoninsegni, Finché splendi amore (Le Farfalle).

    La poetessa e giornalista – di origini toscane – percorre da sempre gli accidentati sentieri dominati dalla metrica, denotando una sensibilità (emersa nitidamente nelle raccolte di versi La stanza di Anna del 1997 e Ad occhi...

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    Mer, 12/09/2018 - 10:30

    Costantino Nivola, lo scultore sardo che ha conquistato il mondo«La scultura è come l'arte drammatica, la più difficile e insieme la più facile di tutte le arti. Copiate un modello, e l'opera è compiuta; ma imprimervi un'anima, creare un tipo, nel rappresentare un uomo o una donna, è il peccato di Prometeo. Negli annali della scultura questi successi sono rari quanto nell'umanità lo sono i poeti».

     

    Le parole con cui Honoré de Balzac definì, nel romanzoLa cugina Bette (pubblicato a puntate nel 1846), l'arte di dare forma a un oggetto partendo da un materiale grezzo enucleano più di altre la nitida mestrìa in cui eccelse Costantino Nivola. E a 30 anni di distanza dalla morte dell'artista sardo, che lo colse nella sua casa di East Hampton (New York) il 6 maggio 1988, la sua cifra stilistica, che gli permise di svolgere un ruolo preminente nel modernismo del XX secolo, continua imperiosa a profilarsi.

    Nato il 5 luglio 1911 a Orani (Nuoro), a 15 anni si trasferì a Sassari per...

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Il blog Sul Romanzo nasce nell’aprile del 2009 e nell’ottobre del medesimo anno diventa collettivo. Decine i collaboratori da tutta Italia. Numerose le iniziative e le partecipazioni a eventi culturali. Un progetto che crede nella forza delle parole e della letteratura. Uno sguardo continuo sul mondo contemporaneo dell’editoria e sulla qualità letteraria, la convinzione che la lettura sia un modo per sentirsi anzitutto cittadini liberi di scegliere con maggior consapevolezza.

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