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  • Autore: Morgan Palmas
    Lun, 29/06/2009 - 16:12

    “Quando sei stato un pezzo in mezzo alle idee, ti prude tutto quanto il corpo e non hai pace se non ti gratti a sangue!”, scrive Musil (L’uomo senza qualità). Stimolato dal post di Giuseppe Genna, mi sovvengono alcune considerazioni.
    Benché consapevoli che la società sia strutturata in maniera differenziata molto più d’un tempo – si pensi alla Vienna di Musil -, non è impresa facile abbandonare categorie che fanno parte dell’immaginario collettivo, quasi filosofico si potrebbe sostenere. Che cosa è la borghesia oggi? E la borghesia intellettuale?
    Usi e costumi propri dei borghesi di decenni addietro si sono diffusi fra le masse, si pensi, soltanto per fare qualche esempio, ai bagni termali o agli abbonamenti al teatro, al possesso di un’auto e alla possibilità di fare studiare i figli all’università. Le distinzioni fra la borghesia – se si decide che tale categoria esista ancora e, quindi, la si utilizza per costruire il discorso - e la...

  • Autore: Morgan Palmas
    Lun, 29/06/2009 - 16:10
  • Autore: Morgan Palmas
    Lun, 29/06/2009 - 09:41

    Buongiorno, vorrei iniziare chiedendole a quale età si è avvicinata alla scrittura e se è stato o meno un caso fortuito.

    Ho iniziato a scrivere racconti furiosamente nell'estate dei miei quattordici anni. Non è stato un caso: volevo farlo dai miei sei anni, però dicevo in giro, perché mi sembrava socialmente più accettabile, che da grande avrei fatto la giornalista... In una famiglia piuttosto concreta in merito alle aspirazioni dire di voler essere un'artista aveva dei rischi e lo percepivo assai bene, anche se ero così piccola. Ho protetto le mie fantasie strenuamente e poi ho lottato per avverarle. Dunque, niente di casuale (al caso non credo) e tutto lavorato e calcolato, certo sempre con il dubbio di stare vivendo di illusioni. A otto anni mi fu chiesto di scrivere una poesia sulla primavera. Non ne avevo mai scritte: disegnavo le storie o me le immaginavo, ma la poesia era altra cosa, chissà se sapevo scriverne... Profittai di un sussidiario non mio - mia madre lavorava nella scuola - e rubai il primo verso di una poesia stampata, partendo da lì per versificare. Funzionò. Ebbi un ottimo. E ignoravo del tutto di aver fatto un esercizio di scrittura creativa (cut up), in anticipo sul mio destino di insegnante di scrittura... Però il vero rapporto con la narrazione è iniziato da adolescente, quando le letture fittissime hanno proiettato la loro ombra su di me. Spesso racconto dell'impressione che mi fece il racconto “Un paio di occhiali nuovi” di...

  • Autore: Morgan Palmas
    Lun, 29/06/2009 - 09:14
    La lezione di oggi la concepii non pochi anni fa, precisamente nel 1999. La scrissi una notte in preda all’insonnia, di solito rivedo e sistemo gli appunti che ho raccolto negli anni, in questo caso la lascio uguale all’originale. Per darvi il sapore del sonno che non giungeva, per tentare, nonostante l’aspetto freddo e formale con cui in genere si pensa una lezione di chiunque, di lasciarvi anche sensazioni. Perdonate il linguaggio, perdonate altre cose. Spero che vi divertiate.

    13 novembre 1999 ore 4.12
    Il mondo tace, dorme. Mi piacerebbe pensare che sono sveglio per seguire l’esempio di Karl Kraus quando scriveva “la stupidità dorme, io vado al lavoro”, manco quello. Non dormo perché non ho sonno, tanto per cambiare. E cerco simili sventurati per illuminarmi o deprimermi oltre ogni mio limite pensabile. Prima rileggevo alcune vicende di Gregorio Samsa, ti entrano nelle viscere, però almeno lui s’era svegliato da sogni...


  • Autore: Morgan Palmas
    Sab, 27/06/2009 - 18:09

    Se peregrino per la storia dall’antichità, consapevole che l’impresa sia, da un lato, grossolana, dall’altro, mai un percorso compiuto, ma perfettibile, affronto con drammatica disillusione il continuo palese scoramento di chi desidera una società più giusta. Qualora volessi invece credere che il sopraccitato scoramento rappresenti una modalità del coraggio civile, come taluni amano pontificare nelle più diverse occasioni, né un impeto di rabbia né una logica stringente mi permettono di accettare in maniera esaustiva che il nocciolo della matassa sia, per così dire, definito. Forse perché della debole natura umana bisognerebbe parlare, forse perché l’età non occlude l’ultimo filo di lucidità che mi rimane (maledetta età che vieta ciò che si discosta dalla gerontofilia italica), affermo in ogni caso con forza che lo scollamento fra la letteratura italiana con impegno civico e i comportamenti dell’italiano medio sia incolmabile.
    Gomorra, il celebre libro di Saviano, vende milioni di copie, è presente in tantissime case italiane e le coscienze, si potrebbe sostenere, sono state...

  • Autore: Morgan Palmas
    Sab, 27/06/2009 - 14:02
    La griglia che avete plasmato all’inizio non è un trucco da prestigiatori che poi esaurisce la sua magia, bensì un “luogo” nel quale tornare di continuo.
    Una delle ragioni che dovrebbero spingervi a consultarla mentre scrivete è rappresentato dalla coerenza di cui capirete giorno dopo giorno l’importanza.
    La coerenza riguarda i rapporti fra le diverse parti del romanzo.

    Se un ragazzo aveva perso un occhio in un incidente non potrà ovviamente vedere il mondo allo stesso modo e la griglia vi servirà per legare tale evento al resto della storia. Questo è un fatto evidente; vi sono altre condizioni che sfidano la coerenza e uno scrittore alle prime armi potrebbe cadere con facilità in errore.
    Immaginate che a pagina 20 fate dire a Luigi di odiare gli animali, è chiaro che a pagina 97 appare quanto meno assurdo che lui possa decidere di ospitare con tranquillità un piccolo gatto in casa perché la figlia lo trova abbandonato in un vicolo. La coerenza va a braccetto con la chiarezza: lo scrittore non deve perdere i particolari, potrebbero...




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Il blog Sul Romanzo nasce nell’aprile del 2009 e nell’ottobre del medesimo anno diventa collettivo. Decine i collaboratori da tutta Italia. Numerose le iniziative e le partecipazioni a eventi culturali. Un progetto che crede nella forza delle parole e della letteratura. Uno sguardo continuo sul mondo contemporaneo dell’editoria e sulla qualità letteraria, la convinzione che la lettura sia un modo per sentirsi anzitutto cittadini liberi di scegliere con maggior consapevolezza.

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