Conoscere l'editing

Come scrivere un romanzo in 100 giorni

Interviste scrittori

Consigli di lettura

“Contro la letteratura” di Davide Rondoni

Di Astrid Fataki

"Contro la letteratura" di Davide Rondoni (Il Saggiatore)



«Facoltativo. Se dici questa paroletta, vien giù un sistema. Facoltativo, cioè libero.
Lo vorrei così l'insegnamento della letteratura nella scuola superiore. Per far saltare, con leggerezza di un gesto di danza o di un colpo d'ali di farfalla, il sistema che sta uccidendo la letteratura tra i nostri i ragazzi. E non ditemi che non è vero. Lo dico, lo ripeterò: non ce l'ho con la scuola, né con i professori in generale. Troppo facile. Ma è che amo certi capolavori, che sono poi capolavori «nostri». Ce l'ho con chi li tratta male. Con la mite prof dagli occhi da killer. E siccome mi fido del fatto (perché l'ho veduto) che la bellezza dei capolavori interessi e parli anche ai nostri figli e al loro spirito fantastico, voglio puntare tutto sulla loro libertà. E la libertà degli insegnanti.
Chiamatela pure. Folle, allegra stima nei confronti di ragazzi e insegnanti.
Perché la letteratura ha a che fare con la libertà. Leggere non può che essere un atto libero. Una specie di amore.
E dunque ad una certa età, da quando ci si avvia a uscire dall'obbligo scolastico (e ci s'incomincia a innamorare sul serio) a quattordici, quindici anni, partiti per la grande avventura dell'adolescenza, si deve uscire dalla letteratura come obbligo. Si entra nel momento in cui si legge perché persuasi che farlo sia bello, sia un piacere, un bene».
Contro la letteratura” di Davide Rondoni, ediz. Il Saggiatore.
 
La letteratura, materia d'insegnamento, amata e odiata. Davide Rondoni, non perde tempo a lanciare una proposta, quella di rendere facoltativo lo studio della letteratura, affinché lo studente possa farlo in piena ed assoluta libertà. La nostra amata letteratura, ereditata da grandi scrittori come Manzoni, Leopardi, Dante, oggi snobbata perché considerata noiosa, inutile. 
Una provocazione che tocca l'istruzione obbligatoria e gli addetti ai lavori. Rondoni fa un'aspra critica ai professori il cui ruolo dovrebbe essere determinante, ma che molto spesso vede questi ultimi più disinteressati degli alunni, limitati ad una lettura sterile della poesia, che farebbe annoiare anche Dio. 
 
Che cosa è cambiato nella società e nella scuola? 
 
I giovani e non solo, non leggono più, a meno che, è ovvio, non si tratti di libri commerciali che narrano le vicende di vampiri o di maghi. Guai a suggerire loro un compendio di prose o poesie, guai a voler proporre giornate dedicate alla lettura dei grandi maestri. Leggere è libertà, leggere è lasciarsi cullare dal suono delle parole, abbandonarsi nella profondità dei significati. È riscoprire l'animo dello scrittore, le sensazioni, i sentimenti. Proporre nella scuola un progetto per l'approfondimento della poesia sarebbe oggi un disastro. Da un lato ci sarebbero i docenti pronti ad ostacolarlo, dall'altro i giovani che lo diserterebbero. Possono contarsi sulle dita gli insegnanti propensi a tali idee e che cercano tra mille difficoltà di realizzare piani di lavoro interessanti a favore della letteratura morente. Di certo nella realtà odierna è più facile per un ragazzo sapere chi è Alessandra Amoroso, cosa canta, e non sapere nulla di un Manzoni o Dante. 
Allora, smettiamola di stupirci quando veniamo a conoscenza del fatto che il 90% degli studenti, i laureati, e non solo, non sanno scrivere l’italiano. Se dinnanzi a un libro di narrativa seria, si preferisce uno stupido talk show, o i soliti aridi reality, cosa dobbiamo aspettarci ancora? 
 
Ad una proposta di un programma televisivo letterario, i dirigenti di qualsiasi rete, storcerebbero il naso, perché non produrrebbe audience. Si otterrebbe, invece, l'effetto contrario se la proposta riguardasse programmi squallidi, vuoti e senza senso. Un libercolo, come suole nominarlo Rondoni, come sfida. Una provocazione contro una società la cui tendenza è di impoverire la propria cultura, affossando l'arte, la storia, e la letteratura.
Nessun voto finora

Il Blog

Il blog Sul Romanzo nasce nell’aprile del 2009 e nell’ottobre del medesimo anno diventa collettivo. Decine i collaboratori da tutta Italia. Numerose le iniziative e le partecipazioni a eventi culturali. Un progetto che crede nella forza delle parole e della letteratura. Uno sguardo continuo sul mondo contemporaneo dell’editoria e sulla qualità letteraria, la convinzione che la lettura sia un modo per sentirsi anzitutto cittadini liberi di scegliere con maggior consapevolezza.

La Webzine

La webzine Sul Romanzo nasce all’inizio del 2010, fra tante telefonate, mail e folli progetti, solo in parte finora realizzati. Scrivono oggi nella rivista alcune delle migliori penne del blog, donando una vista ampia e profonda a temi di letteratura, editoria e scrittura. Sono affrontati anche altri aspetti della cultura in generale, con un occhio critico verso la società contemporanea. Per ora la webzine rimane nei bit informatici, l’obiettivo è migliorarla prima di ulteriori sviluppi.

L’agenzia letteraria

L’agenzia letteraria Sul Romanzo nasce nel dicembre del 2010 per fornire a privati e aziende numerosi servizi, divisi in tre sezioni: editoria, web ed eventi. Un team di professionisti del settore che affianca studi ed esperienze strutturate nel tempo, in grado di garantire qualità e prezzi vantaggiosi nel mercato. Un ponte fra autori, case editrici e lettori, perché la strada del successo d’un libro si scrive in primo luogo con una strategia di percorso, come la scelta di affidarsi agli addetti ai lavori.