Il lume dell'aspirante scrittore - Esclamazioni, onomatopee ed espressioni fumettistiche
Autore: AnonimoMar, 06/04/2010 - 10:30
di Annalisa Castronovo

Le esclamazioni improprie, invece, sono parole che si usano anche al di fuori di simili espressioni, si tratta di aggettivi, avverbi, forme verbali e nomi; essi vengono usati come interiezioni sia per manifestare sensazioni sia per salutare, esortare, esultare e così via. Eccone alcune: accidenti!, accipicchia!, avanti!, bene!, bravo!, caspita!, cavoli!, certo!, ciao!, coraggio!, ecco!, evviva!, forza!, fuori!, guai!, guarda!, magari!, orsù!, peccato!, perdinci!, poffarbacco!, salve!, su!, suvvia!, via! ecc. Per esempio: "Via! Non è certo la prima volta.", "Ottimo! Ora c'è tutto", "Coraggio, il peggio è pasato!".
Esistono anche gruppi di parole e brevi frasi dette locuzioni interiettive o esclamative, ad esempio: al fuoco!, al ladro!, Dio mio!, per l'amor di Dio!, povero me!, santi numi!, va' al diavolo!
Infine, all'interno delle frasi ci possono essere parole che spesso hanno funzione autonoma simile a quella delle interiezioni, sono le voci onomatopeiche o onomatopee, il cui nome di origine greca letteralmente significa formazione di nomi. Sono parole ed espressioni il cui suono tende a riprodurre per imitazione quello del significato corrispondente, si tratta di rumori (bum, crac, paf, din-don, tic-tac ecc.), versi di animali (chicchirichì, miao, pio, squit ecc.) e suoni vari. Il linguaggio fumettistico ne è zeppo: ah! ah! (per risata spontanea e divertita), argh! (per dolore), bleah! (per nausea o schifo), boing! (per rimbalzo), eh! eh! (per risata sarcastica), etcì! (per lo starnuto), drin! (per squillo), grrr! (per rabbia, dal digrignare dei denti), krakkle! (per lo schiocco di un fulmine), ps! (pss! o pst! per ottenere silenzio o richiamare l'attenzione), shh! (ss!, sss!, ssss!, st! sst! per chiedere silenzio), to'! (o toh! per indicare sorpresa o per dire prendi!), tsè! (o tsk! tsk! per scetticismo), ulb! (o ulp! per stupore), zac! (o zacchete! per indicare un taglio), zzz! (per il russare). Molte espressioni simili derivano da verbi inglesi: bang! (da to bang: esplodere), boom! (da to boom: scoppiare), broom! (da to broom: spazzare), clang! (da to clang: produrre un suono metallico), crash! (da to crash: scontrarsi con fracasso, crollare), flop! (da to flop: cadere), gasp! (da to gasp: boccheggiare), gloom! (da to gloom: oscurare), grunt! (da to grunt: brontolare), gulp! (da to gulp: inghiottire), mumble! (da to mumble: borbottare), rumble! (da to rumble: rombare), sigh! (da to sigh: sospirare), slam! (da to slam: sbattere), slurp! (da to slurp: bere in modo rumoroso), smack! (da to smack: schioccare), sob! (da to sob: singhiozzare), splash! (da to splash: spruzzare), wow! (da to wow: fare impazzire di entusiasmo), yawn! (da to yawn: sbadigliare), zoom! (da to zoom: ronzare, sfrecciare rombando).
Per quanto riguarda la punteggiatura relativa alle interiezioni si usa evidentemente il punto esclamativo, che però - come mostrato sopra - può essere riferito a un'intera proposizione e in questo caso l'interiezione sarà separata dal resto della frase mediante una virgola. Nel caso che, invece, tale segno d'interpunzione riguardi la singola espressione la seguirà immediatamente e - a meno che non concluda la proposizione - dopo di esso si potrà proseguire la frase con la lettera minuscola.
Ecco per concludere delle brevissime citazioni letterarie:
«- Ahi! Ahimè! Ohi! Ora, ora! - s'urlava di giù», tratto da A. Manzoni, I Promessi Sposi, XII 30.
«Pst! Fagotto, e via!», tratto da L. Pirandello, Il berretto a sonagli, VII 204.
«Sembran tante letteratesse, puah!», tratto da Imbriani, Studi letterari e bizzarrie satiriche, 340.
«Ahi serva Italia, di dolore ostello,/ nave sanza nocchiere in gran tempesta,/ non donna di province, ma bordello!», tratto da D. Alighieri, Divina Commedia, Purgatorio, canto VI (versi 76-78).
Grazie per l'attenzione e alla prossima.
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