Gramos: lo ricordate?
Autore: AnonimoMar, 09/02/2010 - 17:41
Di Morgan Palmas
Questo post potrà sembrare ai lettori di Sul Romanzo un classico OT (off-topic), cioè un fuori tema. Infatti lo è, ma lo faccio per una precisa motivazione. Spero che avrete la pazienza di leggermi.
Nell’estate del 2007, quando ancora vivevo a Roma, gestivo da tempo un blog che si chiamava Acme del Pensiero, dedicato al mondo del volontariato, in particolare dei senzatetto. Conobbi a quel tempo la storia di Gramos, un ragazzino kosovaro colpito da una gravissima malattia rara: la tirosinemia.
Così, di comune accordo con la mia associazione di volontariato, e grazie al sostegno di molti blogger, avevamo organizzato una serie di iniziative, non solo on line, per raccogliere denaro con un fine nobile: aiutare economicamente la famiglia di Gramos.
La situazione era disperata, i costi della dieta e dei medicinali esorbitanti, eppure, con convinzione e passione, le idee avevano cercato di affrontare la dura realtà.
Forse qualcuno ricorderà l’iniziativa Help 2.0, qui il video:
[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=CCSkWr7zJYs]
Ne parlarono in moltissimi, pure alcuni articoli sulla stampa: centinaia di blogger attivati con un obiettivo, uscire dalla rete per entrare con un peso non indifferente nella realtà. Vi fu una colletta meravigliosa, un’esperienza davvero toccante e vi sta scrivendo colui che teneva i contatti con la responsabile italiana che se ne occupava, la signora Miriam, dell’associazione Sos Infanzia nel Mondo.
Era lei a recarsi in Kosovo per creare la situazione logistica ideale per portare Gramos all’ospedale Bambino Gesù di Roma, e non occorre, credo, ricordare qui la situazione del Kosovo. Ne nacque altresì un libro di fiabe, con la preziosissima collaborazione di Sabrina Campolongo, in primo luogo, ideatrice del progetto, e di Renzo Montagnoli, Francesco Giubilei e Remo Bassini.
Era lei a recarsi in Kosovo per creare la situazione logistica ideale per portare Gramos all’ospedale Bambino Gesù di Roma, e non occorre, credo, ricordare qui la situazione del Kosovo. Ne nacque altresì un libro di fiabe, con la preziosissima collaborazione di Sabrina Campolongo, in primo luogo, ideatrice del progetto, e di Renzo Montagnoli, Francesco Giubilei e Remo Bassini.
Ho davanti ai miei occhi quel giorno in cui vidi Gramos per la prima volta all’aeroporto Fiumicino di Roma, prima di essere ricoverato per l’ennesima volta. Sono immagini che ancora oggi mi commuovono a pensarci, ricordo le mille cose da fare, le tante telefonate, la forza del gruppo fu davvero impressionante. Ma non sono importanti i miei ricordi, ora.
Sto scrivendo questo post perché Gramos vive ancora una situazione difficile, legata ai farmaci e alle vicissitudini di argomento economico.
Io non mi sono dimenticato di lui, credo che tanti ricordino benissimo la sua storia.
L’ultima volta che ho sentito Miriam, mi ha detto che la famiglia sarebbe disposta a fare qualsiasi lavoro pur di risiedere in Italia, e così tentare di vedere Gramos crescere, in una continua precarietà purtroppo, ma con più speranze e soprattutto con strutture sanitarie migliori.
Se qualcuno di voi pensa che un piccolo gesto possa significare molto, a volte anche pochi euro fanno la differenza, oppure se pensa di poter aiutare in qualche modo la famiglia di Gramos con un impiego di lavoro, di seguito le informazioni necessarie:
Il sito dell’associazione Sos Infanzia nel Mondo con le possibilità di donazione.
Questo il codice IBAN: IT58X0878739350000000003383, Banca di Credito Cooperativo di Riano.
La pagina dei contatti della signora Miriam, per qualsiasi informazione.
Per quanto possa valere, soprattutto per chi mi conosce da tempo, come nel 2007, ci metto la mia faccia, il mio nome e il mio cognome sulla serietà della signora Miriam e me ne prendo la più totale responsabilità.
È vero che ci sono milioni di bambini che soffrono nel mondo, ma da qualche parte bisogna pur cominciare.
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