Italian ebook reader: una diavoleria evitabile?
Autore: Morgan PalmasGio, 14/01/2010 - 10:53
Di Roberto Orsetti
Ogni tanto anche io mi lascio tentare.
Così, mentre leggo a destra e sinistra di questi lettori di ebook, mi sono andato a rivedere i vari post sul sito che mi ospita.
Leggo, pondero, rileggo, faccio ricerche incrociate.
Ne deduco una gran confusione, mi succede spesso ultimamente, e trovo gente che scrive di possederne addirittura due, gente che lo cerca ma la spesa è ancora alta, gente che non lo vuole neanche regalato.
Ma io, che non mi accontento mai, cerco ancora un motivo per convincermi a comprarlo. Il motivo principale dovrebbe essere la disponibilità di titoli.
Quando comprai il mio primo lettore cd, a quel tempo vendevo dischi in un negozio, i titoli disponibili erano non più di cinquanta, ma di solo una trentina di autori. Rischiai il prezzo alto per la possibilità di un salto di qualità nell'ascolto.
Non è il caso del reader, non c'è salto di qualità, ma diversità di fruizione.
E allora?
Mi sono fatto un giro per venditori di libri digitali. Avevo letto nei vari post e nei forum, di migliaia di titoli, centinaia di migliaia di titoli. In inglese, però.
Adesso mi sembra si sentire il brusio della platea... Ma certo, perché è un problema?
Si, è un problema! Lo voglio dire, è un problema. Non si può partire con questo stato di fatto. Io, come credo molti dei miei simili in Italia, non leggo in inglese. Lo capisco, lo mastico, lo fischio anche, ma non leggo i libri in inglese.
Perché si parla ovunque di questi reader se non abbiamo modo di dargli da mangiare in maniera adeguata? Una giustificazione data è quella che se si vendono anche tanti lettori in Italia, poi le case editrici faranno uscire sicuramente molti titoli. Ancora una volta a rischiare sono i lettori e non le imprese?
Certo, possiamo scaricare Le Fiabe di Andersen gratuitamente o comprare "Il colore del sole" di Camilleri a 8 euro, scoprendo poi che il libro cartaceo lo trovi a 9 euro.
Ma io, che non mi accontento mai, salto il fosso. Consulto quindi EMule, si può dire EMule qui?, e digito le parole magiche "Ebook Ita".
Al primo colpo 300 risultati. In ordine di disponibilità del file Pdf, scopro che al primo posto c'è il Kamasutra e il suo manuale illustrato. Varrebbe la pena di comprare un lettore solo per quello... se non ne avessi una copia animata in videocassetta e una in dvd.
Poi "Come crackare il contatore Enel" e via così.
Sono quasi disperato. Io che ho comperato il mio primo sintetizzatore nel 1978 quando in produzione c'erano non più di una dozzina di modelli, io che ho comperato il mio primo lettore cd quando non avevo ancora fatto l'ordine della prima fornitura di compact disc, io che ho comperato un videoregistratore VHS e per portarlo a casa mi son dovuto far aiutare da un amico, talmente era pesante e ingombrante, sono al palo davanti a questo nuovo fenomeno tecnologico.
Ma io che non mi accontento quasi mai, decido di scaricare una trentina di ebook gratuiti dai vari siti che offrono questo servizio, per autori magari non molto noti o sconosciuti ai più. Mi basterebbe trovare piacere in un mercato parallelo, di autoproduzione, di vogliosi di scrivere e diffondere il proprio lavoro-piacere-bisogno, di nicchia o appassionati.
Con il mio pc, carico i file, leggo avidamente, cerco un modo per convincermi che anche se non compro Camilleri, perché non mi piace non perché ce l'abbia con lui, posso buttarmi su un reader e farlo mio. Coccolarlo e riempirlo di libri, minori certo, ma ugualmente validi, capaci di darmi emozioni anche mentre aspetto in coda allo sportello della posta, magari dietro a uno che ha un banalissimo cellulare, da cui può uscire anche un caffè macchiato.
Ma dopo il primo, il secondo, il decimo ebook sono ancora più desolato. Da quello che leggo, non da come lo leggo.
Viene il momento delle considerazioni. Che sono due.
Uno: l'articolo che Morgan ha pubblicato sul blog doveva essere scritto in inglese. In questo modo evitavo di prenderlo sul serio, e si evitava anche questo mio sproloquio.
Due: prima di pensare a "Scrivere un romanzo in 100 giorni", Morgan avrebbe dovuto finire di pensare e scrivere "100 ottimi motivi per piantarla di scrivere" e dare alle stampe quello.
Con la cifra del reader magari faccio un ordine di libri di carta in offerta, o partecipo al caffè letterario, o adotto un bambino a distanza...
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