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Il teatro inteso non solo come recitazione: presentare il vostro libro?

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Di Manuela Vio

Dopo aver parlato della presentazione nelle librerie, è arrivato il momento di quella nei teatri. Naturalmente stiamo parlando dei piccoli teatri, non mi riferisco certo a strutture del calibro de “La Fenice” o “Il Teatro Goldoni” oppure “La Scala”… è ovvio che vi dovete orientare sui teatri che tengono un centinaio di posti a sedere comprese le scalinate, anche perché poi calcolate che per riempire tutti, o la maggior parte, dei posti dovete fare una fatica non indifferente e se non lo fate, più della metà delle sedie saranno vuote e non è mica tanto bello da vedere un teatro mezzo vuoto, quindi, prima di decidere di fare una presentazione in un teatro, assicuratevi di riuscire a coprire almeno il 75% delle sedie a disposizione del pubblico.

Naturalmente la presentazione in un teatro è più complessa di quella in una libreria.
Per prima cosa dovrete ordinare, dal vostro editore, una quantità di libri calcolati in base al pubblico che pensate parteciperà alla presentazione, quindi, se il teatro può contenere un centinaio di posti ad esempio, e sapete che almeno un’ottantina di persone saranno presenti, allora tagliate la testa al toro e ordinate 100/110 copie del vostro romanzo, pensate che comunque, se una persona partecipa ad una presentazione in un teatro vuol dire che, bene o male, è interessata al testo e, nel 90% dei casi, ne acquisterà una copia. Non serve che stia qui a dirvi che le copie del vostro libro le dovete far arrivare a casa vostra e poi vi dovete arrangiare per portarle in teatro.

Ma parliamo di costi ora: passare dalle librerie, le quali non vi chiedono denaro, ai teatri, avrete come la sensazione che un macigno vi cada direttamente sulla testa e che vi schiacci sotto terra. Il costo medio per un piccolo teatro, si parla di al massimo cento posti, è dai 150 ai 300 euro, dipende dalla posizione, per un’ora e mezza al massimo due ore.
Alcuni di questi piccoli teatri richiedono il pagamento della tessera associativa, così viene chiamata ma non è altro che un semplice biglietto d’entrata valido solo per quell’occasione, ed ogni partecipante, per entrare, dovrà acquistarne una. Il costo di questa tessera varia da teatro a teatro, partendo da 3 fino a un massimo di 6 euro circa. Voi direte “beh, non è poi così tanto!” e io vi rispondo: certo, non è mica una cifra astronomica, sono d’accordo! Ma se calcolate che comunque oltre ai soldi che date voi al teatro questo intascherà dai 3 ai 6 euro per partecipante, se si fanno due conti, un’ora e mezza di presentazione viene a costare da un minimo di 450 a un massimo di 900 euro. Ma non è questo il punto, il punto è che non tutti sono propensi a spendere dei soldi per assistere ad una presentazione di un testo di uno scrittore che, probabilmente, non ha mai sentito nominare. Ci sono teatri comunque che richiedono solamente l’affitto della sala, calcoliamo una media di 200 euro e sempre per un’ora e mezza, non chiedono alcun contributo in denaro a chi vuole assistere alla presentazione e io punterei su queste strutture qui perché, pensateci bene, le persone che prenderanno parte alla presentazione saranno molti vostri conoscenti, dagli amici ai parenti ai colleghi ecc., poi sicuramente ci sarà qualche “appassionato occasionale”, queste persone esistono, basta dar loro modo di sapere, tramite volantini e pubblicità varie, che farete la presentazione in quel teatro a quell’ora e in quella data, ricordatevi che la pubblicità è una cosa molto importante, se non si fa, se non si dà modo alle persone di venire a conoscenza delle vostre presentazioni, vi troverete a parlare davanti alle solite persone che vi seguono in tutti i vostri eventi, perché sono di famiglia o amici. Non è un gran lavoro quello di fare a noi stessi un po’ di pubblicità, basta stampare dei volantini e lasciarli un po’ ovunque, fatevi aiutare da chi volete, magari da una persona che non è proprio vostra vicina di casa ma che abita distante da voi così coprirete un territorio più vasto.

Comunque è assurdo, secondo me, chiedere di pagare per partecipare ad una presentazione, il teatro guadagna lo stesso con quello che gli lasciate voi. Pensateci bene.
Ho partecipato a varie presentazioni nei teatri più importanti di Venezia: La Fenice, Il Teatro Goldoni e ragazzi, stiamo parlando della Fenice, del Goldoni, mica di teatrini che cadono a pezzi con le poltrone di legno, e in tutte le occasioni l’entrata era libera, cioè gratuita, e questo mi fa pensare: o lo scrittore ha pagato fior di quattrini per fare la presentazione in quei teatri che il teatro stesso ne ha ben guadagnato e non ha ritenuto necessario chiedere il pagamento del biglietto oppure, e penso sia la cosa più ovvia, per partecipare ad una presentazione di un libro, non c’è bisogno di pagare il biglietto o “tessera associativa” come la si voglia chiamare, che cosa dite voi? Poi si sa, sono punti di vista.

Dopo i piccoli teatri, si può passare a quelli un po’ più grandi, con più posti, con una sala e un palco di una metratura non indifferente e in questi teatri il costo dell’affitto della sala aumenta leggermente… diciamo che per un teatro che contiene dai 150 ai 200 posti il costo medio varia dai 4000 ai 5000 euro, e sto parlando solo dell’affitto della sala, immagino la faccia di molti di voi, con gli occhi strabuzzanti e la bocca aperta e attenzione, ho scritto “solo per l’affitto della sala…”; poi mettiamoci i tecnici delle luci, quelli del sonoro, la base musicale (suonata da una persona in carne e ossa oppure, a vostra discrezione, portate un cd che avete fatto voi a casa), se volete due o più microfoni, se volete le luci fisse sul palco o quelle che vanno un po’ in giro anche per il pubblico, insomma, ci sono un sacco di fattori che incidono sul prezzo finale. Ah, e non dimentichiamoci che in questo caso, nei teatri più grandi, siete voi a scegliere se far pagare il biglietto oppure no, però, se volete far pagare l’entrata calcolate anche il costo di due persone che stanno lì a staccare biglietti e incassare i soldi che comunque questo ci ricollega al discorso di prima, far pagare il biglietto per la presentazione di un libro è assurdo.
Vi consiglierei di optare per le strutture un po’ più piccole perché, naturalmente, non vi chiamate Ken Follet o Alberto Bevilacqua, quando arriverete al loro livello, il che mi auguro, allora potrete tranquillamente affittare la sala grande de La Fenice di Venezia… quindi, per il momento accontentatevi dei piccoli teatri di cento posti o poco più.

Prima di salutarvi, apro una piccola parentesi ricollegandomi al mio post precedente, quello in cui parlavo della presentazione nelle librerie, lo potete leggere qui.
Volevo dirvi che, informandomi per l’organizzazione di una presentazione del mio libro, ho scoperto che non tutte le librerie fanno le presentazioni gratuitamente, in realtà, ne ho contattate circa una decina e una soltanto mi ha chiesto 100 euro più Iva, per un totale di 120euro. A questa libreria avevo telefonato, non ero andata di persona perché non è nella mia città e per fortuna che ero al telefono perché se il proprietario avesse visto la mia faccia nel momento in cui mi ha detto dei 120 euro, beh, avrebbe sicuramente ritirato la sua richiesta, infatti sono rimasta allibita, tanto da fargli notare che le librerie non dovrebbero chiedere denaro per le presentazioni (i soldi li guadagnano con la vendita del nostro libro), mi rispose che la sua era una piccola libreria… non vi dico nemmeno quello che ho pensato. L’ho salutato gentilmente e messo giù il telefono. Mi raccomando, lo dico a tutti, non fate mai una presentazione in una libreria che vi richiede un pagamento… Mi raccomando! Chiudo la parentesi.
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