Conoscere l'editing

Interviste scrittori

Consigli di lettura

Come scrivere un romanzo in 100 giorni

Spazio metropolitano alla Deriva

Sul+Romanzo+Blog+guide-psycho-nuovo.jpg

Di Paolo Melissi

In girum imus nocte et consumimur igni
Sidonio Apollinare / Guy Debord


Negli anni ’50 la città ha ripreso a crescere dopo il trauma della Grande Guerra. La metropoli è ancora più labirinto, l’enigma da risolvere, lo spazio da svelare e controllare nel percorso in un’era in cui gli spostamenti sono ancora più rapidi e allontanano il cittadino dal camminare, in una sempre maggiore “intensificazione della vita nervosa”*. Le esplorazioni dadaiste e le deambulazioni surrealisti sono superate. Il 1957 è l’anno dell’Internazionale Situazionista, che introduce nel rapporto con lo spazio una dimensione di sovversione politica. La Deriva situazionista getta le basi per nuove pratiche collettive ed espressive di reinterpretazione della metropoli intesa come riflesso di un ordine di potere capitalistico. Nasce la Psicogeografia, che mette in discussione gli effetti psichici che la struttura urbana origina nell’individuo in un contesto (anche) di oggettività.

Il concetto di Deriva è indissolubilmente legato al riconoscere effetti di natura psicogeografica e all’affermazione di un comportamento ludico costruttivo, ciò che da tutti i punti di vista lo oppone alle nozioni classiche di viaggio e passeggiata.. La deriva, nella sua unità, comprende nello stesso tempo questo lasciarsi andare alle sollecitazioni del terreno e la sua contraddizione necessaria: il dominio delle variazioni psicogeografiche attraverso la conoscenza e il calcolo delle loro possibilità**

scrive Debord fornendo le coordinate di Deriva e rivendicando il superamento nella continuità delle pratiche dadaiste e surrealiste. Il perdersi della flanerie e del surrealismo conserva la valenza estetica e psichica ma, al contempo, si appropria di strumenti critici che, da ora in poi, non consentiranno più al camminare di configurarsi come un vero abbandono. Camminare in città è diventato agire, prima di tutto. Il tessuto urbano è percorso, esplorato, interpretato, è teatro anche di azioni ludiche.

Jacques Fillon scrive una Description raisonnée de Paris (1955), Guy Debord pubblica L’introduction à une critique de la géographie urbaine (1955) e Théorie de la dérive (1956). Viene realizzata La Guide psychogéographique de Paris, e The Naked City: Illustration de l’hypothèse des plaques tournantes en psychogéographique, mappa di una città/arcipelago, le cui parti, frazionate e incomplete, sono associate a differenti stati d’animo.

Ogni Deriva parte a piedi da Place Controscarpe, sede del quartier generale lettrista (il Situzionismo prenderà le distanze dal Lettrismo di Isidore Isou), per non più di una giornata, e può includere appuntamenti, esplorazione di stabili abbandonati, irruzioni nelle catacombe.. La Deriva produce scrittura sotto forma di cartografia influenzale: nascono i collage di Guy Debord e Gil J. Wolman fatti d’immagini, frasi ritagliate dai giornali, piantine di Parigi a frammenti di isole e continenti ritagliati da un atlante.

La tecnica dell'esplorazione psicogeografica è la Deriva, un passaggio improvviso attraverso ambienti diversi: "per fare una deriva, andate in giro a piedi senza meta od orario. Scegliete man mano il percorso non in base a ciò che SAPETE, ma in base a ciò che VEDETE intorno. Dovete essere STRANIATI e guardare ogni cosa come se fosse la prima volta. Un modo per agevolarlo è camminare con passo cadenzato e sguardo leggermente inclinato verso l'alto, in modo da portare al centro del campo visivo l'ARCHITETTURA e lasciare il piano stradale al margine inferiore della vista. Dovete percepire lo spazio come un insieme unitario e lasciarvi attrarre dai particolari. Portate con voi una mappa e nei momenti di sosta tracciatevi il percorso compiuto per studiarlo successivamente o descriverlo ad altri. Se vi sono passanti, IMPORTUNATELI, chiedendo ad esempio DOVE CREDONO CHE DOBBIATE ANDARE***.


Bibliografia essenziale

Mario Perniola, I situazionisti
*Georg Simmel, Le metropoli e la vita dello spirito
**Guy E. Debord, Théorie de la dérive
***Luther Blissett, Della guerra psichica nella metropoli traiettoriale (ovvero alcuni elementi di psicogeografia estrema per fottere il pizzardone astratto e trarne il massimo del piacere)

Sostieni Sul Romanzo!
Nessun voto finora
Tag:

Il Blog

Il blog Sul Romanzo nasce nell’aprile del 2009 e nell’ottobre del medesimo anno diventa collettivo. Decine i collaboratori da tutta Italia. Numerose le iniziative e le partecipazioni a eventi culturali. Un progetto che crede nella forza delle parole e della letteratura. Uno sguardo continuo sul mondo contemporaneo dell’editoria e sulla qualità letteraria, la convinzione che la lettura sia un modo per sentirsi anzitutto cittadini liberi di scegliere con maggior consapevolezza.

La Webzine

La webzine Sul Romanzo nasce all’inizio del 2010, fra tante telefonate, mail e folli progetti, solo in parte finora realizzati. Scrivono oggi nella rivista alcune delle migliori penne del blog, donando una vista ampia e profonda a temi di letteratura, editoria e scrittura. Sono affrontati anche altri aspetti della cultura in generale, con un occhio critico verso la società contemporanea. Per ora la webzine rimane nei bit informatici, l’obiettivo è migliorarla prima di ulteriori sviluppi.

L’agenzia letteraria

L’agenzia letteraria Sul Romanzo nasce nel dicembre del 2010 per fornire a privati e aziende numerosi servizi, divisi in tre sezioni: editoria, web ed eventi. Un team di professionisti del settore che affianca studi ed esperienze strutturate nel tempo, in grado di garantire qualità e prezzi vantaggiosi nel mercato. Un ponte fra autori, case editrici e lettori, perché la strada del successo d’un libro si scrive in primo luogo con una strategia di percorso, come la scelta di affidarsi agli addetti ai lavori.