Come scrivere un romanzo in 100 giorni

Consigli di lettura

Interviste scrittori

Conoscere l'editing

Recensione: "L'ultima estate" di Cesarina Vighy

Sul+Romanzo+Blog+L%27ultima+estate.gif

Di Alessia Colognesi

Non mi era mai successo di ritrovarmi a sorridere e sentire le lacrime scorrere sul viso, è una sensazione strana un po’ meteorologica. Sono la pioggia e il sole a far spuntare l’arcobaleno unendo ciò che per natura difficilmente s’incontra, allo stesso modo la storia di Z. si dipana in un feedback di pensieri, alla terza ed alla prima persona, in corsivo e in stampato, delineata da un flusso di parole che svelano la vita e la morte senza tabù, due aspetti della medesima realtà, celati dalla paura di una società che fatica ad accettare la fine come corollario della vecchiaia e della malattia.
Da quando non sa più parlare, né camminare Z. ha cambiato il suo modo di guardare il mondo e ha iniziato una nuova vita in cui le piccole cose stanno in primo piano, abbagliate da uno sguardo attento e scrutatore dietro a cui scorrono i suoi pensieri.
A presentarcela è il narratore onnisciente che impietoso, fin dalla prima pagina, ci svela della sua diversità: la malattia.
E subito Z. prende la parola, anzi, inizia a scrivere, perché la sua malattia le impedisce solo di parlare non di pensare, eppure «l'angelo incazzoso che vive in lei», sembra avere ancora tanto da dire e controbatte in un flusso irrefrenabile di ricordi, intercalati sempre dal ritorno alla dura realtà.
Il nuovo mondo di Z. fatto di libere associazioni di personaggi e fatti del passato, sembra un vestito dimenticato e ritrovato nell’armadio di una vita di cui lei non ha smesso di essere curiosa anche se è vecchia, malata e obbligata a rivivere in queste pagine con occhi nuovi.
La malattia sorprende Z. a mezza età costringendola a intraprendere nell’Ultima estate un viaggio unico, senza più parole, gambe forti, né muscoli scattanti.
Ora che è malata e non può più uscire, come adorava, le piace più di prima stare sola e in un tempo nuovo, tutto per sé, esplora intorno e dentro di lei, in compagnia dei suoi gatti e del graffiante senso dell'umorismo di cui va fiera.
Pagina dopo pagina il mondo piccolo e protetto fra le mura familiari della signora Pucci, muta in un un’illimitata realtà che Z. ci fa scoprire gradatamente con le sue parole, senza più voce, trascinandoci come un bimbo d'irrefrenabile curiosità.
Pungente, divertita, stupita non smette di raccontare la storia di Amelia, laicamente ribattezzata in Pucci, figlia di un amore inaccettabile e di una società lontana e troppo per bene.
È così che fin da piccola la sua esistenza è cadenzata dai viaggi che come una musica la trascinano via dalla sua città natale e s'insinuano in lei plasmando il suo essere donna forte e indipendente.
Leggere questo romanzo è stato un po' come perdersi in un album di famiglia in cui i luoghi e la vita di Z. sono inscindibili.
Venezia è la città che non smetterà mai di amare, ma da cui continuerà a fuggire, Padova una parentesi d’infanzia senza mare e colorata di avvolgenti figure femminili, Roma è il luogo del destino, dei sentimenti giovanili forti e puri, delle contestazioni, del lavoro giusto per lei, dell’amore e della famiglia.
L’ultima estate non è solamente una storia personale, ma è un libro che racconta in un affresco di parole dell’Italia attraversandone la storia dalla seconda guerra mondiale, agli anni di piombo fino ai giorni nostri tra le abitudini della gente ben descritte da riflessioni acute che rapiscono il lettore per la loro vividezza.
Quando scompaiono le parole in stampato, Z. esce di scena, quasi senza farsi accorgere e il narratore chiude il sipario in corsivo leggero, con lo sguardo rivolto all’esterno. Fuori dalla finestra, l’albero che Amelia amava osservare è cambiato.

Sostieni Sul Romanzo, un link non si nega a nessuno!
Nessun voto finora

Il Blog

Il blog Sul Romanzo nasce nell’aprile del 2009 e nell’ottobre del medesimo anno diventa collettivo. Decine i collaboratori da tutta Italia. Numerose le iniziative e le partecipazioni a eventi culturali. Un progetto che crede nella forza delle parole e della letteratura. Uno sguardo continuo sul mondo contemporaneo dell’editoria e sulla qualità letteraria, la convinzione che la lettura sia un modo per sentirsi anzitutto cittadini liberi di scegliere con maggior consapevolezza.

La Webzine

La webzine Sul Romanzo nasce all’inizio del 2010, fra tante telefonate, mail e folli progetti, solo in parte finora realizzati. Scrivono oggi nella rivista alcune delle migliori penne del blog, donando una vista ampia e profonda a temi di letteratura, editoria e scrittura. Sono affrontati anche altri aspetti della cultura in generale, con un occhio critico verso la società contemporanea. Per ora la webzine rimane nei bit informatici, l’obiettivo è migliorarla prima di ulteriori sviluppi.

L’agenzia letteraria

L’agenzia letteraria Sul Romanzo nasce nel dicembre del 2010 per fornire a privati e aziende numerosi servizi, divisi in tre sezioni: editoria, web ed eventi. Un team di professionisti del settore che affianca studi ed esperienze strutturate nel tempo, in grado di garantire qualità e prezzi vantaggiosi nel mercato. Un ponte fra autori, case editrici e lettori, perché la strada del successo d’un libro si scrive in primo luogo con una strategia di percorso, come la scelta di affidarsi agli addetti ai lavori.