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Qualche considerazione sui Gruppi di Lettura

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Di Leonilde Bartarelli

In Italia la pratica della lettura è in calo, si sa, ma viceversa, o forse proprio per questo, si avverte da parte di chi invece legge abitualmente una forte esigenza di ritrovarsi e condividerla. Perché questa categoria di persone esiste, è ben presente anche se rara: ogni biblioteca o libreria ha i suoi habitué, magari uno o due soltanto, ma sono molto presenti, amano i libri e amano parlare di libri.
Sulla scia di una consuetudine diffusa soprattutto in paesi anglofoni e ispanici si stanno diffondendo quindi anche da noi quelli che vengono chiamati i Gruppi di Lettura.
Moda? Imitazione?
Certo, a volte la spinta iniziale nel creare un gruppo può essere anche questa, ma spesso ritrovarsi insieme è una richiesta reale dei singoli per condividere interessi e passioni.

Ma cos'è un Gruppo di Lettura?
È un ponte fra la lettura individuale e quella collettiva.
Nel primo caso abbiamo un lettore solo con se stesso e il suo libro in una lettura silenziosa e intima,
nel secondo una o più persone che si alternano leggendo a voce alta un testo ad altri.
Nel Gruppo di Lettura “più persone leggono nello stesso tempo un libro” (per usare una definizione ormai consolidata) e poi si riuniscono per discutere insieme sensazioni e problematiche che esso ha generato in loro.
Lo scopo è proprio approfondire e arricchirsi vicendevolmente in un'analisi di lettura non subita (come può essere una conferenza critica o anche la lettura collettiva) ma elaborata dal singolo e sviluppata nella pluralità.
Quello che muove le persone ad aggregarsi, inoltre, è l'interesse per la lettura in sé, non circoscritta a un singolo testo o libro.

Ma dove e quando si riunisce un Gruppo di Lettura?
Non c'è bisogno di sedi particolari: in pratica basta una stanza tranquilla con un circolo di sedie in modo che tutti possano vedersi in faccia. Di solito chi patrocina o propone l'iniziativa è una Biblioteca o una Libreria, ma conosco anche Gruppi di Lettura che si ritrovano in circoli Arci o di Associazioni varie. Non è il luogo che crea il gruppo, ma la volontà di ritrovarsi. D'estate una soluzione simpatica è anche un giardino o un cortile ombreggiato.
L'unico requisito è la voglia e la disponibilità all'ascolto e alla condivisione.
La cadenza (settimanale, mensile o quello che è) la decide il gruppo stesso secondo i tempi e le esigenze dei partecipanti.

Che regole deve avere un Gruppo di Lettura?
In ambito anglosassone si è stillato un regolamento molto ferreo, ma personalmente trovo la cosa limitante. Penso che, al di là delle comuni regole della buona educazione, dipenda dal singolo gruppo auto dettarsi regole adatte al proprio caso.
In maniera generale vale quella (abbastanza ovvia) che solo chi ha letto il libro possa prendere la parola, ma domande o interventi anche di chi non lo ha fatto possono essere ascoltati soprattutto quando si affrontano temi più generali scaturiti dalla lettura.
Un coordinatore può essere utile, soprattutto all'inizio e poi per tenere e aggiornare l'elenco dei partecipanti (se si desidera farlo per semplificare le comunicazioni eventuali tra un incontro e l'altro) e gestire le questioni pratiche riguardanti per esempio la sala. L'importante è che abbia la capacità di restare nel cerchio, di essere pari con gli altri, senza prevaricazione e senza assurgersi a fulcro della riunione, altrimenti tutto degenera in una esposizione passiva, non a una partecipazione corale.
Va ricordato che ogni gruppo è un mondo a sé in continuo divenire, dipende solo dalla volontà dei partecipanti che possono cambiare, succedersi, alternarsi nei vari incontri.

Ma come si fa a scegliere un libro?
Lo decide il gruppo. A maggioranza, a estrazione fra alcuni proposti, a caso scegliendo su internet, seguendo un genere o una tematica... Si può elaborare un calendario stagionale, per esempio, o stabilire di volta in volta.
L'importante è che siano testi che possano generare discussione all'interno di quel singolo gruppo.
Di solito, per la prima riunione, coloro da cui parte l'iniziativa scelgono un libro che sanno possa interessare il maggior numero di persone, non per imporre cose dall'alto ma proprio solo per dare il via e rompere il ghiaccio.

Chi partecipa a un Gruppo di Lettura?
Chi ama leggere e parlare di ciò che ha letto. Bastano due persone (in teoria) a fare un Gruppo. Ovviamente più intervengono più l'arricchimento si sente, ma anche solo poter parlare con un altro è positivo.
Di solito la prevalenza della componente femminile in questi incontri è schiacciante.

Ma in sintesi perché dovrei partecipare a un Gruppo di Lettura?
Al di là del semplice piacere della condivisione e del comunicare ad altri le proprie impressioni, si può riscontrare un arricchimento personale inaspettato.
Spinti dalla voglia di partecipare, ci si può trovare a leggere libri o generi che mai, per pregiudizi o per altri motivi, avremmo aperto o di cui mai saremmo andati oltre le prime pagine per conto nostro. Succede. Come può succedere di scoprire che ci sono piaciuti o per lo meno che valeva la pena leggerli.
Quando leggiamo mettiamo molto di noi nella lettura, notiamo particolari, interpretiamo fatti. Ma le chiavi di lettura sono diverse e innumerevoli: rendersene conto attraverso i commenti sullo stesso testo fatti da altri con altri percorsi e altri punti di vista è molto stimolante e aiuta ad allargare gli orizzonti. D'un tratto sentiamo la voglia di rileggere, di notare cose sfuggite. O viceversa di sottolineare quello che ad altri è sfuggito. Oppure di approfondire anche per conto nostro temi non sfiorati in precedenza.
Valore aggiuntivo può essere, durante la riunione, la lettura di frasi o piccoli brani che i partecipanti hanno trovato in qualche modo stimolanti per la conversazione.

In generale, discutere insieme permette di riflettere su quanto si è letto, non dimenticare subito ma elaborare la lettura e focalizzare meglio concetti e sensazioni. Fermarsi, riappropriarsi di tempi che spesso perdiamo trascinati dalla furia del fare.
Infine, per riallacciarsi all'inizio del discorso, ritrovarsi insieme dà la sensazione di non essere soli in una occupazione così poco considerata quale è la lettura al giorno d'oggi.
Serve a ribadire che leggere non è inutile.

Sul web molti sono i siti che si occupano di Gruppi di Lettura o che ne organizzano di virtuali, ricordo fra questi:


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