Conoscere l'editing

Come scrivere un romanzo in 100 giorni

Interviste scrittori

Consigli di lettura

Scrivere un romanzo in 100 giorni - Lezione 85

Uno dei problemi da sciogliere quando si decide di scrivere un romanzo è la scelta dei tempi verbali, in particolare le questioni si complicano nel caso del passato: meglio un imperfetto o un passato prossimo? Un passato remoto? E i trapassati sono eludibili? Come relazionarli?.
Non è qui la sede per riflettere su nozioni che potete approfondire nella grammatica che già dovreste avere da tempo al vostro fianco, io voglio offrirvi qualche spunto.

Molto dipende dallo stile di ognuno, provate però a soffermarvi sulla costruzione di una storia d’un romanzo, vi accorgerete che il passato remoto e l’imperfetto sono i più utilizzati, il primo con un’idea di precisione oramai definita, lontana dal presente, il secondo con un’accezione di durata, quasi a voler evidenziare il tempo che intercorre durante l’evoluzione delle situazioni narrate. Il passato remoto è davanti ai vostri occhi, netto e chiaro, l’imperfetto è più vago a livello visivo, quasi fosse più lontano.

Se dovessi scegliere un’immagine per trasmettervi la mia visione, nella Primavera di Botticelli userei il passato remoto per descrivere i nove personaggi, da Mercurio al vento Boreo, mentre per parlarvi dei frutti e degli alberi opterei per l’altro tempo verbale. Comprendo tuttavia che possa essere una visione del tutto personale e soggettiva.

Il passato prossimo invece si lega al presente anche se raccontate un fatto passato: “Paolo ha iniziato a lavorare in quella agenzia due anni fa”. I trapassati, nelle due differenti funzioni, sono sempre legati a un fatto passato, infatti sono due tempi relativi, essi tuttavia sono utilizzati sempre meno, il trapassato remoto per esempio è spesso sostituito dal passato remoto.

I rapporti fra i tempi verbali al passato concernono la grammatica, in primo luogo, e lo stile. Quest’ultimo può assumere forme peculiari e originali. Il consiglio che mi sento di darvi con convinzione è di non lasciare al caso la scelta dei tempi verbali al passato, riflettete, indagate le vostre abitudini di scrittura, alternate prospettive di descrizione, non siate monotoni e pressappochisti.
Non c’è un tempo migliore dell’altro, hanno funzioni diverse, suonano differentemente, si abbinano qualche volta fra loro con magie incredibili e palesano la bellezza della scrittura di un autore.
Il tuo voto: Nessuno Media: 5 (533 voti)

Il Blog

Il blog Sul Romanzo nasce nell’aprile del 2009 e nell’ottobre del medesimo anno diventa collettivo. Decine i collaboratori da tutta Italia. Numerose le iniziative e le partecipazioni a eventi culturali. Un progetto che crede nella forza delle parole e della letteratura. Uno sguardo continuo sul mondo contemporaneo dell’editoria e sulla qualità letteraria, la convinzione che la lettura sia un modo per sentirsi anzitutto cittadini liberi di scegliere con maggior consapevolezza.

La Webzine

La webzine Sul Romanzo nasce all’inizio del 2010, fra tante telefonate, mail e folli progetti, solo in parte finora realizzati. Scrivono oggi nella rivista alcune delle migliori penne del blog, donando una vista ampia e profonda a temi di letteratura, editoria e scrittura. Sono affrontati anche altri aspetti della cultura in generale, con un occhio critico verso la società contemporanea. Per ora la webzine rimane nei bit informatici, l’obiettivo è migliorarla prima di ulteriori sviluppi.

L’agenzia letteraria

L’agenzia letteraria Sul Romanzo nasce nel dicembre del 2010 per fornire a privati e aziende numerosi servizi, divisi in tre sezioni: editoria, web ed eventi. Un team di professionisti del settore che affianca studi ed esperienze strutturate nel tempo, in grado di garantire qualità e prezzi vantaggiosi nel mercato. Un ponte fra autori, case editrici e lettori, perché la strada del successo d’un libro si scrive in primo luogo con una strategia di percorso, come la scelta di affidarsi agli addetti ai lavori.