Consigli di lettura

Conoscere l'editing

Come scrivere un romanzo in 100 giorni

Interviste scrittori

Scrivere un romanzo in 100 giorni - Lezione 76

Quanto andrò spiegando oggi dovrà essere uno degli elementi su cui riflettere con attenzione particolare. Chi scrive tende ad attuare in parola categorie dell’umana specie accettando il più delle volte logiche che risultano grossolane a una successiva analisi approfondita.

Pensate alla femminilità e alla mascolinità. È assai probabile che abbiate introdotto personaggi femminili e maschili attingendo al bagaglio degli stereotipi diffusi nella società.
La donna furba con il maschio, superficiale nei pettegolezzi, desiderosa di sicurezze, lamentosa nelle faccende di casa, cattiva con le altre donne, ecc; il maschio grezzo, superficiale nei sentimenti, arrivista, bugiardo, spaccone, ecc.
Chiaro che se necessitate d’un personaggio dotato di talune caratteristiche che rientrino in quelle categorie, nulla vi priva di utilizzarle. Il rischio, per scendere nel dettaglio, è di sfruttare gli stereotipi a mano sciolta, senza dosare, senza controllare che non cozzino contro il buon senso. E il buon senso è non esagerare con gli stereotipi nel vostro testo.

Attenti, non sto parlando dei cliché della lezione 46, non intendo frasi banali e senza il minimo di originalità. Introdurre una donna quarantenne che ancheggia per attirare l’attenzione dei maschi non è un cliché, ma potrebbe essere uno stereotipo. Benissimo descrivere una situazione simile, orribile invece sfruttare soltanto stereotipi. Dal punto di vista contenutistico apparirebbe minestra già vista mille volte.

Se fate caso, i giornali e le televisioni parlano con il linguaggio stereotipato, perché diretto, senza fasi di ragionamento, immediato ed essenziale nella comunicazione. Il consiglio è di sforzarvi di non replicare tale modo per ricercare uno stile vostro, un tentativo d’esprimere concetti senza abbandonarvi a formule del tutto prevedibili da chi legge.

Qualcuno potrebbe obiettare che taluni sfruttino appunto il linguaggio stereotipato per andare dritti nell’animo del lettore, non concedendo momenti di calma riflessiva, inondandolo di vicende come se fosse di fronte alla televisione. Sì, vero.
Ma se ragionassi così, avrei chiamato la sfida nel seguente modo: “Scrivere un romanzetto insulso in 100 giorni”. Noi abbiamo il desiderio di concederci altri paesaggi, forse.
Il tuo voto: Nessuno Media: 5 (519 voti)

Il Blog

Il blog Sul Romanzo nasce nell’aprile del 2009 e nell’ottobre del medesimo anno diventa collettivo. Decine i collaboratori da tutta Italia. Numerose le iniziative e le partecipazioni a eventi culturali. Un progetto che crede nella forza delle parole e della letteratura. Uno sguardo continuo sul mondo contemporaneo dell’editoria e sulla qualità letteraria, la convinzione che la lettura sia un modo per sentirsi anzitutto cittadini liberi di scegliere con maggior consapevolezza.

La Webzine

La webzine Sul Romanzo nasce all’inizio del 2010, fra tante telefonate, mail e folli progetti, solo in parte finora realizzati. Scrivono oggi nella rivista alcune delle migliori penne del blog, donando una vista ampia e profonda a temi di letteratura, editoria e scrittura. Sono affrontati anche altri aspetti della cultura in generale, con un occhio critico verso la società contemporanea. Per ora la webzine rimane nei bit informatici, l’obiettivo è migliorarla prima di ulteriori sviluppi.

L’agenzia letteraria

L’agenzia letteraria Sul Romanzo nasce nel dicembre del 2010 per fornire a privati e aziende numerosi servizi, divisi in tre sezioni: editoria, web ed eventi. Un team di professionisti del settore che affianca studi ed esperienze strutturate nel tempo, in grado di garantire qualità e prezzi vantaggiosi nel mercato. Un ponte fra autori, case editrici e lettori, perché la strada del successo d’un libro si scrive in primo luogo con una strategia di percorso, come la scelta di affidarsi agli addetti ai lavori.