Scrivere un romanzo in 100 giorni - Lezione 71
Autore: Morgan PalmasVen, 14/08/2009 - 11:33
Nella lezione 61 vi indicavo un esercizio da eseguire con le fotografie e vi parlavo del rapporto fra mente e comportamento. Oggi tenterò di spiegarvi come prediligere le sensazioni favorevoli per la scrittura a quelle negative, e per quale ragione.
Vi sto parlando di un momento preciso: non quando siete davanti al computer, prima. Mentre state lavorando o siete ancora a letto, finché badate ai figli o portate l’immondizia, e in tali momenti pensate: ‘Dopo mi metto a scrivere’.
Ecco, iniziano percorsi diversi.
C’è chi coltiva belle sensazioni di curiosità riflettendo sulla scena da sviluppare oppure vagliando il cd musicale da ascoltare; emozioni propositive che portino alla migliore condizione per scrivere. C’è chi invece cade in un vortice di pensieri ed emozioni che allontanano dalla scrittura, pensando: ‘È tutto inutile, non ci riesco’ o ‘Sono stanchissimo, è meglio che riposi’ e simili. Se poi scriverete dipenderà dai due distinti approcci. Il primo vi porterà, malgrado eventuali problemi e preoccupazioni, di fronte alle vostre cartelle, pronti per scrivere; il secondo vi condizionerà l’umore, i pensieri e soprattutto le azioni, distogliendovi dal romanzo.
Sì, avete indovinato. Non sono gli eventi a condizionare la vostra mente, siete voi che permettete agli eventi di farvi condizionare. Rifletteteci con calma e scoprirete che è esattamente così.
L’unica arma che avete a disposizione per affrontare le vostre avversità è la mente appunto, la quale, per sentirsi propositiva, necessita di pensieri che dirigano le emozioni e di conseguenza le azioni. E inutile sostenere che l’abitudine a comportarsi in un certo modo facilita o complica ancor più la situazione. Se vi abituate giorno dopo giorno a essere vigili sui vostri pensieri avrete la chiave per fare qualsiasi cosa con efficacia. Dipende da voi, dalle vostre menti.
Non c’è povertà, non ci sono problemi di salute, non c’è la tristezza, non ci sono tragedie che possano scalfire quell’angolo che voi avete in cura da quando siete nati, se voi non permettete loro di scalfirlo.
Se non lo conoscete, informatevi su chi è Alex Zanardi, nel 2001, a causa di un incidente di formula Indy, era più di là che di qua, sette arresti cardiaci e una quantità tale di sangue perduta da dichiararlo morto. Poi successe qualcosa di inaspettato, riprese a respirare e la notizia peggiore doveva ancora giungere: l’amputazione delle gambe, lui, abituato ad allenarsi con impegno tutti i giorni per essere pronto nelle gare. Come avreste reagito voi di fronte a un incidente simile?.
Alex oggi, grazie a una continua modulazione dell’approccio mentale, è tornato a correre nella formula Gran Turismo e partecipa alle maratone con la handbike, quelle biciclette particolari costruite appositamente per i disabili.
Consapevoli che la scrittura sia un’altra faccenda, il principio base che stimola la vostra intraprendenza è però il medesimo. Il segreto poi è riportare alla mente i vostri piccoli successi quotidiani.
Se siete curiosi di capire con più profondità questi processi mentali, potreste fare riferimento a libri mirati. La lista sarebbe davvero lunga, molti hanno letteralmente cambiato il mio mondo interiore. Ma vi consiglio un unico testo per iniziare, semplice da comprendere e illuminante per taluni aspetti: “Psicocibernetica” di Maxwell Maltz. Un testo degli anni Sessanta, ma lì fu l’inizio di molto altro su questi campi di ricerca. Un passo alla volta. Buona lettura e… scrittura.
Vi sto parlando di un momento preciso: non quando siete davanti al computer, prima. Mentre state lavorando o siete ancora a letto, finché badate ai figli o portate l’immondizia, e in tali momenti pensate: ‘Dopo mi metto a scrivere’.
Ecco, iniziano percorsi diversi.
C’è chi coltiva belle sensazioni di curiosità riflettendo sulla scena da sviluppare oppure vagliando il cd musicale da ascoltare; emozioni propositive che portino alla migliore condizione per scrivere. C’è chi invece cade in un vortice di pensieri ed emozioni che allontanano dalla scrittura, pensando: ‘È tutto inutile, non ci riesco’ o ‘Sono stanchissimo, è meglio che riposi’ e simili. Se poi scriverete dipenderà dai due distinti approcci. Il primo vi porterà, malgrado eventuali problemi e preoccupazioni, di fronte alle vostre cartelle, pronti per scrivere; il secondo vi condizionerà l’umore, i pensieri e soprattutto le azioni, distogliendovi dal romanzo.
Sì, avete indovinato. Non sono gli eventi a condizionare la vostra mente, siete voi che permettete agli eventi di farvi condizionare. Rifletteteci con calma e scoprirete che è esattamente così.
L’unica arma che avete a disposizione per affrontare le vostre avversità è la mente appunto, la quale, per sentirsi propositiva, necessita di pensieri che dirigano le emozioni e di conseguenza le azioni. E inutile sostenere che l’abitudine a comportarsi in un certo modo facilita o complica ancor più la situazione. Se vi abituate giorno dopo giorno a essere vigili sui vostri pensieri avrete la chiave per fare qualsiasi cosa con efficacia. Dipende da voi, dalle vostre menti.
Non c’è povertà, non ci sono problemi di salute, non c’è la tristezza, non ci sono tragedie che possano scalfire quell’angolo che voi avete in cura da quando siete nati, se voi non permettete loro di scalfirlo.
Se non lo conoscete, informatevi su chi è Alex Zanardi, nel 2001, a causa di un incidente di formula Indy, era più di là che di qua, sette arresti cardiaci e una quantità tale di sangue perduta da dichiararlo morto. Poi successe qualcosa di inaspettato, riprese a respirare e la notizia peggiore doveva ancora giungere: l’amputazione delle gambe, lui, abituato ad allenarsi con impegno tutti i giorni per essere pronto nelle gare. Come avreste reagito voi di fronte a un incidente simile?.
Alex oggi, grazie a una continua modulazione dell’approccio mentale, è tornato a correre nella formula Gran Turismo e partecipa alle maratone con la handbike, quelle biciclette particolari costruite appositamente per i disabili.
Consapevoli che la scrittura sia un’altra faccenda, il principio base che stimola la vostra intraprendenza è però il medesimo. Il segreto poi è riportare alla mente i vostri piccoli successi quotidiani.
Se siete curiosi di capire con più profondità questi processi mentali, potreste fare riferimento a libri mirati. La lista sarebbe davvero lunga, molti hanno letteralmente cambiato il mio mondo interiore. Ma vi consiglio un unico testo per iniziare, semplice da comprendere e illuminante per taluni aspetti: “Psicocibernetica” di Maxwell Maltz. Un testo degli anni Sessanta, ma lì fu l’inizio di molto altro su questi campi di ricerca. Un passo alla volta. Buona lettura e… scrittura.
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