Denaro e letteratura
Autore: Morgan PalmasLun, 04/05/2009 - 12:37

In tale condizione, sia che si subisca sia che se ne benefici, sia nella povertà che nella ricchezza, narrare storie implica il più delle volte raccontare anche scambi di denaro.
Quali modalità preferire? Alcune immagini che possano stimolare la fantasia.
Ci sono, com’è ovvio, le monete e le banconote. Le prime possono essere lanciate a distanza, le seconde no, in un impulso d’ira. Le prime, cadendo a terra o su un tavolo, fanno rumore, non le seconde. In entrambe vi sono immagini, chi è rappresentato? Può questo divenire spunto per una coincidenza, per un ricordo, per una previsione?.
«Ancora una banca, amico mio, ancora una banca!...», ripeteva con fare canzonatorio. «Metterei più volentieri i soldi nel progetto di una macchina, di una ghigliottina, per tagliare la testa a tutte le banche che nascono… Che ve ne pare? Oppure in quello di un bel rastrello, per ripulire a fondo la Borsa. Non c’è mica, un progetto di questo genere, tra le carte del vostro ingegnere?».
[“Il denaro” di Èmile Zola]
A meno che non si racconti vicende dell’antichità, negli ultimi secoli siamo costretti a pensare alle banche e poi successivamente alla Borsa. Vi sono “luoghi” in cui il denaro non soltanto si scambia, altresì si accumula. Oppure ci sono alcuni che nascondono grandi quantità di soldi a casa: nel materasso, nella cassaforte, in un sottofondo d’un baule, dietro una libreria, in una scatola di scarpe fra i vestiti.
In effetti, se ragioniamo con calma sul senso e sull’uso del denaro, scopriremo innumerevoli suggerimenti per la narrazione. Pensiamo alla vicenda di Raskòl’nikov in “Delitto e castigo” di Dostoevskij.
E poi il denaro umilia, rende felici, intristisce, dona superficialità, ci sprona verso gli obiettivi di lavoro, ci ripaga di sacrifici, ci fa arrabbiare. Il denaro divide. Il denaro mostra un mondo egoista e un altro sfruttato. Inoltre il denaro, quando manca, complica altri settori dell’esistenza, perché con esso manteniamo o costruiamo il nostro tenore di vita.
Quando Giuseppe acquista un gelato di due euro da Elisa, ne trae un piacere, ma a volte ci dimentichiamo di pensare che Elisa risolverà anche grazie a Giuseppe i suoi problemi di quotidianità economica. Siamo legati al denaro, ineluttabilmente.
Tag:
Speciali
- Corso online di Scrittura Creativa
- Corso online di Editing
- Corso SEC online (Scrittura Editoria Coaching)
- Lezioni di scrittura creativa
- Conoscere l'editing
- Scrivere un romanzo in 100 giorni
- Interviste a scrittori
- Curiosità grammaticali
- Case editrici
- La bellezza nascosta
- Gli influencer dei libri su Instagram – #InstaBooks
- Puglia infelice – Reportage sulle mafie pugliesi
- Letture di scrittura creativa
- Consigli di lettura
- L'Islam spiegato ai figli
- Interviste a editor e redattori
- Interviste a blog letterari
- Interviste a giornalisti culturali
- Interviste a docenti
- Come scrivere una sceneggiatura
- Premio Strega: interviste e ultimi aggiornamenti
- Premio Campiello: interviste e ultime novità
- Premio Galileo: interviste
- I nuovi schiavi. Reportage tra i lavoratori agricoli
- La Webzine di Sul Romanzo
Archivio Post
Più cercati
- Quanto fa vendere il Premio Strega? I dati reali
- Che tipo di lettore sei?
- I 20 consigli di scrittura di Stephen King
- Test di grammatica italiana, qual è la risposta giusta?
- Classifica dei libri più venduti di tutti i tempi nel mondo
- Come scrivere un romanzo: 15 modi utili
- 11 consigli per trovare la tua writing zone
- 13 cose che gli amanti dei libri sanno fare meglio di tutti
- 7 posti che tutti gli scrittori dovrebbero visitare almeno una volta
- Carlos Ruiz Zafòn ci racconta il suo Cimitero dei libri dimenticati
- I 10 film più divertenti di tutti i tempi
- I consigli di scrittura di 11 scrittori
- La reazione di Cesare Pavese quando vinse il Premio Strega
- Le 10 biblioteche più grandi del mondo
- Marcel Proust pagò per le prime recensioni di “Alla ricerca del tempo perduto”
- Perché uscire con uno scrittore? 10 motivi validi