Un’agenzia che sfrutta i clochard. “Siete tutti perdonati” di Enrico Dal Buono
Siete tutti perdonati è il titolo dell’ultimo libro di Enrico Dal Buono, edito da La Nave di Teseo, pubblicato a novembre 2020.
È il secondo romanzo scritto da un ragazzo nato nel 1982 che vive e lavora a Milano, la città più cosmopolita d’Italia che diventa la protagonista di un racconto che si fonde tra passato e presente, tra contraddizioni e rivelazioni, tra chi scende e chi sale le scale invisibili della modernità.
Un testo essenzialmente contemporaneo, nel quale ci si vede e rivede, indicato a chi nei social è cresciuto, ma anche a coloro i quali hanno imparato a usarli in età “avanzata”. I nuovi sistemi informatici e le varie realtà virtuali fanno da sfondo a una storia che si divide tra chi è davanti e dietro lo schermo.
Vuoi conoscere potenzialità e debolezze del tuo romanzo? Ecco la nostra Valutazione d’Inedito
Walter è il protagonista della narrazione, è un giovane che proviene da un contesto sociale medio, ma che vuole arrivare in alto, vuole scalare l’economia della città nella quale vive, vuole creare un prodotto innovativo, una startup alla quale nessuno ha mai pensato prima.
È così che nasce la Beautiful Loser, la prima agenzia dedicata ai barboni, l’impresa che pone gli emarginati al centro di un progetto non sociale, bensì speculativo. Una vera e propria organizzazione che mira a creare compassione verso coloro che incontrano i clochard, attraverso trucchi e addestramenti mirati.
Walter non offre semplicemente un lavoro a queste persone, fa fare loro ciò che hanno sempre fatto, forse l’unica cosa che sanno fare, ma lui, in tutto ciò, ha il suo guadagno, il 50% del ricavato.
«Qui vogliamo gente umile, e avida quanto basta. Qui si parla di elemosina pura. La gente deve pagarvi per cristallina, semplice, squisita carità. Ma ci si mangia? Quanto è disposto a lavorare? I soldi posso tenermeli io? No. E quanto mi date? Il cinquanta per cento sugli incassi. Come fate a sapere che non me li intasco? Con il pos a celle fotovoltaiche le donazioni sono tracciate. Per le offerte cash, studi di settore. In uno specifico incrocio, nella specifica fascia oraria, devi incassare tot. Se per più di una settimana in un mese resti al di sotto di più del dieci per cento della somma delle cifre giornaliere stabilite dallo studio di settore, sei fuori. Come da contratto.»
Un datore di lavoro spietato, non lontano dalle reali logiche di mercato, che puntano a pretendere il massimo da giovani e meno giovani, senza dar loro il corrispettivo che meriterebbero, sono le regole del mercato e sono le stesse regole che la gente di strada deve rispettare. Sono le regole che impone chi vuole arrivare sempre più in alto, fino a tenere in pugno un impero.
«La società si divide in Total Loser, Half Winner, Winner e Beautiful Loser. I Total Loser siete voi adesso: invisibili, trascurabili, batteri decompositori fuori dalla catena alimentare, mai nati. Gli Half Winner sono il grosso delle nostre città: quelli che si mangiano tra di loro, che spendono, che pagano i conti al ristorante, che più guadagnano e più spendono, con l’illusione di uscire un giorno da questa ruota del criceto. Sono i mattoncini della piramide che franano addosso l’uno all’altro. Sono quelli che passano le notti in ufficio, che collezionano le miglia delle compagnie aeree per viaggiare in business class, che cambiano lavoro grazie a belle e-mail in burocratichese, che leccano il culo al benessere. I Winner sono fuori da tutte queste stronzate: a un certo punto della piramide, non tiri più fuori un soldo. A un certo punto della piramide, addirittura la tirchieria si colora di lusso. Sei un superpredatore.»
Un’elemosina fatta per apparire, più che per l’essenza stessa del gesto, immortalare quel momento per diventare popolari, offrire qualcosa per pulirsi la coscienza, o più semplicemente per pensare di essere perdonati. Le vite che passano davanti ai senza tetto sono le vite di tutti noi, che spesso ci sentiamo in dovere di salire sul palcoscenico della finzione e delle vite più social che reali.
GRATIS il nostro manuale di scrittura creativa? Clicca qui!
Un libro che affronta tematiche dure, quanto vere, che riesce a far comprendere come la società sia cambiata, ma come nello stesso tempo l’uomo di oggi non sia molto diverso dall’uomo di Neanderthal. Un paragone che si svolge con la narrazione contemporanea di due storie e che porta inevitabilmente a comprendere che nulla cambia mai del tutto e che per ognuno di noi ci sarebbe davvero bisogno di un perdono collettivo.
Per la prima foto, copyright: Jean-Luc Benazet su Unsplash.
Per la terza foto, la fonte è qui.
Speciali
- Conoscere l'editing
- Corso online di Scrittura Creativa
- Corso online di Editing
- Corso SEC online (Scrittura Editoria Coaching)
- Scrivere un romanzo in 100 giorni
- Interviste a scrittori
- Curiosità grammaticali
- Case editrici
- La bellezza nascosta
- Gli influencer dei libri su Instagram – #InstaBooks
- Puglia infelice – Reportage sulle mafie pugliesi
- Letture di scrittura creativa
- Consigli di lettura
- L'Islam spiegato ai figli
- Interviste a editor e redattori
- Interviste a blog letterari
- Interviste a giornalisti culturali
- Interviste a docenti
- Come scrivere una sceneggiatura
- Premio Strega: interviste e ultimi aggiornamenti
- Premio Campiello: interviste e ultime novità
- Premio Galileo: interviste
- I nuovi schiavi. Reportage tra i lavoratori agricoli
- La Webzine di Sul Romanzo
Archivio Post
Più cercati
- Quanto fa vendere il Premio Strega? I dati reali
- Che tipo di lettore sei?
- I 20 consigli di scrittura di Stephen King
- Test di grammatica italiana, qual è la risposta giusta?
- Classifica dei libri più venduti di tutti i tempi nel mondo
- Come scrivere un romanzo: 15 modi utili
- 11 consigli per trovare la tua writing zone
- 13 cose che gli amanti dei libri sanno fare meglio di tutti
- 7 posti che tutti gli scrittori dovrebbero visitare almeno una volta
- Carlos Ruiz Zafòn ci racconta il suo Cimitero dei libri dimenticati
- I 10 film più divertenti di tutti i tempi
- I consigli di scrittura di 11 scrittori
- La reazione di Cesare Pavese quando vinse il Premio Strega
- Le 10 biblioteche più grandi del mondo
- Marcel Proust pagò per le prime recensioni di “Alla ricerca del tempo perduto”
- Perché uscire con uno scrittore? 10 motivi validi
Commenti
Invia nuovo commento