Premio Campiello Giovani, ecco la cinquina 2016
Entra nel vivo del concorso il Premio Campiello Giovani 2016 che, ogni anno, premia il migliore racconto inviato dai giovani italiani. Questa mattina, infatti, è stata proclamata la cinquina finalista della XXI edizione, scelta dalla Giuria Tecnica del Concorso, composta da Giuliano Pisani,Giulia BellonieLicia Cianfriglia.
L’annuncio della cinquina è avvenuto, durante uno spettacolo al Teatro Nuovo di Verona, condotto dal trio Boiler da Zelig (Federico Basso, Davide Paniate e Gianni Cinelli) con il coinvolgimento dei giovani attori di “Controscena Scuola d’Arte” e degli allievi della scuola di Teatro del Teatro Stabile di Verona, diretti da Elisabetta Tescari, che hanno dato voce ai brani tratti dai racconti dei semifinalisti.
«Il Campiello Giovani è forse l’iniziativa più entusiasmante e gratificante promossa dalla nostra Fondazione. Perché ad ogni edizione coinvolge e valorizza centinaia di ragazzi di talento provenienti da tutta Italia, accompagnandoli, con il supporto di insegnanti e famiglie, a perseguire il sogno di diventare scrittori. Alcuni vi riescono, altri no, ma quello che conta è il progetto educativo e culturale di questo Premio, che vuole incoraggiare i giovani ad esprimere la propria creatività e sul quale gli industriali del Veneto continueranno ad investire», con queste parole Roberto Zuccato, Presidente di Confindustria Veneto e della Fondazione Il Campiello, ha confermato l’impegno verso i giovani e la promozione della lettura e della scrittura.
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Riportiamo qui di seguito i cinque finalisti con la motivazione della giuria:
Sonia Aggio, 20 anni di Frassinelle Polesine (Rovigo), con il racconto Moritz Gruber.
«Sapiente. Prima guerra mondiale: un giovane soldato austriaco vede morire un amico colpito da una raffica di mitra lanciata da un aereo italiano. Cova vendetta, finché non riesce, grazie al favore della fortuna, a colpire e far schiantare lo stesso aereo, un po’di tempo dopo. Ma uccidere, come veder morire, non gli è piaciuto, e quando la morte raggiunge anche lui, sa che la guerra non ha vincitori, ma solo vinti. Un racconto sulla linea che distingue oppressori e oppressi, e che in guerra, come molte altre linee, scompare, e lascia posto solo alla desolazione».
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Ludovica Medaglia, 17 anni di Milano, con il racconto Wanderer (Viandante).
«Visionario. Un vecchio pianista si diverte a scrivere lui stesso i suoi necrologi: aspetta la morte sperando che gli dia sollievo. Il glorioso passato da bambino prodigio e famoso pianista è tramontato: a ventisei anni, confrontandosi in un concorso con una ragazza che amava, si è bloccato per sempre. Ma un giorno chiama un accordatore e mette un annuncio al conservatorio. Entrambe le cose cambieranno per sempre la sua vita. Un racconto sul potere del destino e il valore degli incontri».
Martina Pastori, 19 anni di Rho (Milano), con il racconto Le famiglie degli altri.
«Cinematografico. Sam, Gemma e Lisa sono una famiglia, apparentemente come tutte le altre, o quasi. Gemma ha lasciato il marito, con cui aveva un rapporto tormentato, per questa storia molto più importante, che le avrebbe cambiato la vita, e poi e nata lisa. Ma tutto ha un costo, anche la felicità. Forse può valere la pena pagarne il prezzo? Un racconto sulla nuova idea di famiglia, che narra come sia l’amore a costituire nuclei umani che rappresentano un valore nel contesto sociale».
Gaia Tomassini, 21 anni di Trieste, con il racconto Benedetta si è tinta i capelli.
«Contemporaneo. Una dirigente del comando generale della guardia di finanza, nota per il suo rigore e impeccabilità, appare improvvisamente al lavoro con i capelli, che tutti ricordavano biondi, color rosso mogano. Conoscendo la sua scarsa o nulla inclinazione alla civetteria, tutti sospettano ci sia sotto qualcosa, ed infatti così è. Solo un amico, raggiungendola a casa, riesce a farsi confessare la verità. Un racconto sulla nostra fragilità e l’incapacità di accettarla e di ammetterla».
Carmelita Noemi Zappalà, 21 anni di Catania, con il racconto Re di cuori.
«Potente. In un piccolo paese in Sicilia, si sta celebrando un funerale. E morto un ragazzo, suicida, che viveva a Londra con il suo coinquilino, o almeno è questo ciò che tutti pensano. Un viaggio a ritroso nell’anima di un adolescente e di un giovane uomo, che scopre prima con sgomento e poi con orgoglio la propria omosessualità, avversata dalla famiglia, e che, nonostante un incontro cardinale, non riesce a vincere la sua fragilità. Un racconto profondo e candido, capace di tratteggiare i sentimenti e le loro laceranti contraddizioni, la società, il dolore, l’amore».
Per conoscere il vincitore del Campiello Giovani 2016 bisognerà attendere la conferenza stampa finale del 10 settembre, quando sarà reso noto il titolo del racconto prescelto dalla Giuria dei Letterari.
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