“Niente è per caso”: incontro non convenzionale con Maria Venturi
Maria Venturi ha incontrato i blogger alla libreria Open di Milano in occasione dell’uscita del suo nuovo libro Niente è per caso (Rizzoli, 2014), ma occorre dire che il romanzo è stato l’occasione per parlare anche di altro.
Per sua stessa ammissione, Maria Venturi, figura storica del giornalismo italiano fin dai suoi esordi su «Novella», dove aveva pubblicato i primi racconti prima di diventare inviata speciale e poi direttrice di «Novella 2000» e «Annabella», oltre che autrice di fiction televisive di successo, non ama le presentazioni ufficiali dei suoi libri. Preferisce dilungarsi sulla sua trentennale esperienza di curatrice della rubrica di posta con le lettrici di «Oggi», significativamente intitolata Lezioni d’amore, che qualche anno fa la portò a redigere un saggio intitolato L’amore s’impara (Rizzoli, 2011).
Niente è per caso ruota intorno a uno dei temi più amati da Maria Venturi, l’importanza del caso nelle vicende quotidiane, soprattutto sentimentali.
Per dieci anni, dal 2003 al 2013, i protagonisti Marta e Billy, secondo l’autrice due persone giuste che s’incontrano nel momento sbagliato, si amano, si scontrano, si lasciano, si perdono di vista e conducono esistenze del tutto separate, anche se solo in apparenza, perché una serie di coincidenze provvede a rimetterli in contatto, talvolta nei modi più improbabili: prima o poi si dovranno rendere conto che il loro non era un banale amore giovanile, ma l’Amore della vita, anche a costo di superare entrambi delle prove difficili e dolorose.
Per Maria Venturi, tuttavia, il lieto fine è di rigore, tanto da dichiarare di essersi quasi pentita di aver raccontato, in passato, vicende “difficili” come quella del romanzo Una storia spezzata (Rizzoli, 1992), perché lo ritiene una forma di ringraziamento per chi ha scelto di leggere il suo libro.
All’obiezione che alcuni avvenimenti raccontati in Niente è per caso possono apparire al lettore francamente poco verosimili, poiché la loro casualità è un po’ troppo forzata, l’autrice non si scompone e dichiara di aver voluto scrivere una storia d’amore esagerata, spudorata e barocca.
Di sicuro gli anni passati a leggere centinaia di lettere a proposito degli affari di cuore di una ragguardevole percentuale delle popolazione italiana permettono a Maria Venturi di avventurarsi con disinvoltura nel campo delle relazioni sentimentali.
[I servizi di Sul Romanzo Agenzia Letteraria: Editoriali, Web ed Eventi.
Leggete la nostra Webzine
Seguiteci su Facebook, Twitter, Google+, Pinterest e YouTube]
Nella sua scoppiettante chiacchierata, di sicuro molto più stimolante e divertente di una presentazione convenzionale, non ha fatto mancare ai blogger numerose perle di saggezza conquistate grazie alla lettura di centinaia e centinaia di lettere ricevute in decenni di lavoro, alle quali ha dovuto fornire meditate risposte.
Poco o nulla è cambiato in trent’anni, sostiene Maria Venturi, perché le questioni di cuore rimangono suppergiù sempre le stesse, e le persone sembrano non imparare granché dalle esperienze proprie o altrui nel campo minato dei sentimenti. In fondo, nemmeno gli odierni casi di violenza sulle donne rappresentano una novità, perché di episodi simili è costellata la storia dell’umanità, senza dimenticare che, sottolinea la scrittrice con un pizzico di cinismo, le donne sanno essere molto più cattive degli uomini quando usano l’arma del linguaggio. Ed è molto probabile che fra cent’anni i nostri discendenti si ritroveranno ad affrontare gli stessi problemi sentimentali in cui ci si dibatte oggi, dalla fedeltà coniugale all’attrazione per la persona sbagliata, senza dimenticare i rapporti con i figli o l’accettazione serena dell’omosessualità, nostra o degli altri.
Il segreto di un’unione felice sembra risiedere nella complicità tra uomo e donna, oltre che in un minimo comune denominatore di compatibilità: persone troppo diverse tra loro non andranno mai d’accordo a lungo. Si possono perdonare i tradimenti, perché la fedeltà a lungo termine è un’utopia, ma non si deve mai umiliare chi chiede perdono.
Ma allora, chi risponde alla posta del cuore è più consapevole degli altri o può commettere degli errori? Maria Venturi sorride e ammette di aver fatto i suoi sbagli come tutti, perché la posta del cuore non è una vaccinazione, anche se, a volte, il resoconto dei problemi degli altri aiuta a inquadrare un po’ meglio i propri. Così come - aggiungiamo noi- leggere un romanzo come Niente è per caso può consolarci e ricordarci che sì, la casualità esiste e qualcosa di speciale può aspettare anche noi dietro l’angolo.
Speciali
- Corso di SCRITTURA CREATIVA online
- Corso di EDITING online
- Corso SEC online (Scrittura Editoria Coaching)
- Scrivere un romanzo in 100 giorni
- Interviste a scrittori
- Curiosità grammaticali
- Case editrici
- La bellezza nascosta
- Gli influencer dei libri su Instagram – #InstaBooks
- Puglia infelice – Reportage sulle mafie pugliesi
- Letture di scrittura creativa
- Consigli di lettura
- L'Islam spiegato ai figli
- Interviste a editor e redattori
- Interviste a blog letterari
- Interviste a giornalisti culturali
- Interviste a docenti
- Come scrivere una sceneggiatura
- Premio Strega: interviste e ultimi aggiornamenti
- Premio Campiello: interviste e ultime novità
- Premio Galileo: interviste
- I nuovi schiavi. Reportage tra i lavoratori agricoli
- La Webzine di Sul Romanzo
Archivio Post
Più cercati
- Rapporto sullo stato dell’editoria in Italia 2017
- Quanto fa vendere il Premio Strega? I dati reali
- Che tipo di lettore sei?
- I 20 consigli di scrittura di Stephen King
- Test di grammatica italiana, qual è la risposta giusta?
- Classifica dei libri più venduti di tutti i tempi nel mondo
- Come scrivere un romanzo: 15 modi utili
- 11 consigli per trovare la tua writing zone
- 13 cose che gli amanti dei libri sanno fare meglio di tutti
- 7 posti che tutti gli scrittori dovrebbero visitare almeno una volta
- Carlos Ruiz Zafòn ci racconta il suo Cimitero dei libri dimenticati
- I 10 film più divertenti di tutti i tempi
- I consigli di scrittura di 11 scrittori
- La reazione di Cesare Pavese quando vinse il Premio Strega
- Le 10 biblioteche più grandi del mondo
- Marcel Proust pagò per le prime recensioni di “Alla ricerca del tempo perduto”
- Perché uscire con uno scrittore? 10 motivi validi
Commenti
Invia nuovo commento