Morto lo scrittore Alessandro Leogrande. Ecco l'annuncio del padre
È morto, a soli quarant'anni, Alessandro Leogrande, autore di libri come Un mare nascosto (L'ancora del Mediterraneo, 2000), Le male vite: storie di contrabbando e di multinazionali (Fandango Libri, 2010), Nel paese dei viceré: l'Italia tra pace e guerra (L'ancora del Mediterraneo, 2006), Uomini e caporali: viaggio tra i nuovi schiavi nelle campagne del Sud (Mondadori, 2008), Il naufragio: morte nel Mediterraneo (Feltrinelli, 2011), La frontiera (Feltrinelli, 2015).
Laureato in filosofia, Leogrande aveva fatto dell'impegno civile e del racconto di alcuni dei mali della nostra società la cifra dei suoi libri e delle sue collaborazioni con «Internazionale» e «Minima&moralia».
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A dare l'annuncio della sua morte è il padre con queste parole:
«Carissimi tutti, associati, amici e sostenitori dell'O.S.A.,
tutti noi, della famiglia Leogrande, vogliamo annunciarvi il prematuro ed improvviso ritorno alla Casa del Padre del nostro carissimo Alessandro.
Dio ce l'ha, provvisoriamente ed immeritatamente, donato ed ora se l'è ripreso per conservarcelo, per il giorno, al nostro reincontro , nel Regno dei Cieli. Alessandro è stato un uomo di grande fede nel Cristo e nell'uomo.
Tutto questo l'ha portato, già da giovanissimo, nello scoutismo e successivamente nei campi di volontariato della Caritas Diocesana di Taranto in Albania e, come giornalista e scrittore, si è impegnato in difesa degli ultimi e dei ferocemente sfruttati nei più diversi contesti: nell'ambito del caporalato, degli immigrati, dei desaparecidos in Argentina, ed ovunque ci sia stato un sopruso.
A Voi tutti, chiediamo una preghiera, perché la nostra Luminosa ed Alba Maria c'illuminino e ci diano la forza di superare il dolore e lo sgomento umano e che possa sempre l'O.S.A. essere apportatice di Luce ovunque.
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Consentitemi, per favore, le lungaggini, che può fare un padre, che non riesce a lenire il proprio dolore. Alessandro, per me, era bellissimo. Alessandro era la Gioia, Che entrando in casa , ci coinvolgeva e travolgeva,roboante e trascinante;ma era anche il lavoro fatto bene, analitico e profondo; tutto alla ricerca della verità; ed era anche la denuncia; fatta con lo stile dell'annuncio, che, nonostante tutto, un mondo migliore, è ancora possibile. Ho sempre percepito, orgogliosamte, che la Sua essenza fosse molto, ma molto migliore della mia. Oggi questo padre si sente orfano. Sento pesantemente scendere le ombre nella mia vita. Spero tanto nella Luminosa.
Stefano Leogrande»
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