“Le stelle non sono lontane” di Candida Morvillo
Paolo Mieli, presidente di RCS libri, e la scrittrice Camilla Baresani hanno presentato martedì scorso, nella Sala Montanelli della storica sede RCS in via Solferino a Milano, il romanzo Le stelle non sono lontane, esordio narrativo della giornalista Candida Morvillo, edito da Bompiani.
Nata a Meta di Sorrento e trapiantata da tempo a Milano, Candida Morvillo ha alle spalle una solida carriera di esperta di costume e società, dal momento che ha lavorato nella redazione di «Oggi» e «Vanity Fair», è stata condirettrice di «Visto» e direttrice per alcuni anni di «Novella 2000», oltre ad aver partecipato a numerosi programmi televisivi come commentatrice di temi inerenti il mondo dello spettacolo e la vita dei VIP; attualmente cura la rubrica di gossip Per niente Candida nell’edizione digitale del «Corriere della Sera».
Il mondo dello spettacolo diventa perciò lo scenario naturale in cui è ambientato il romanzo. Carmela, ragazza calabrese dalle scarse risorse ma dotata di grande energia, è riuscita ad arrivare a Roma e a costruirsi una carriera televisiva. Tutti ora la conoscono come Astrid Giordano, conduttrice del seguitissimo programma pomeridiano della rete di punta. È bella, ricca e frequenta il bellissimo Giangi, rampante esponente della nobiltà romana impegnato a costruirsi una carriera da imprenditore di successo, che però si guarda bene dal proporle il matrimonio, al quale si opporrebbe certamente la sofisticata madre contessa.
Tutto il romanzo si svolge nell’arco della settimana cruciale in cui, in alto loco, vengono definiti i palinsesti della rete per la stagione successiva, assegnando ai conduttori le trasmissioni più seguite. Nel bel mezzo di questa settimana è attesa anche la festa di compleanno del Presidente, il politico che vive attorniato da una corte di segretari, assistenti e giovani donne pronte a concedergli tutto pur di ottenere da lui fama e successo, e la cui influenza è determinante nell’assegnazione delle trasmissioni.
Una ridda di personaggi emblematici del mondo televisivo e della politica si muove attorno ad Astrid, che come tutti è attende di sapere se nella prossima stagione avrà ancora la sua trasmissione o potrà addirittura passare a gestirne una più importante: vecchie star che non si rassegnano al declino, giovani disposte a tutto pur di ottenere una consacrazione nel mondo della televisione, politici viscidi e agenti senza scrupoli, ma pronti ad adeguarsi ai voleri del Presidente, presenza costante sullo sfondo delle trame ordite un po’ da tutti per conquistare una personale fetta di celebrità e di potere.
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Sono uomini e donne di cui veniamo a sapere che trascorrono ore a riempirsi di cosmetici prima di apparire in pubblico, e che indossano solo abiti firmati, di cui viene riportato con puntiglio il nome dello stilista, ma che appaiono terribilmente vuoti e senz’anima, incapaci di formulare un pensiero profondo perché troppo impegnati a rincorrere l’effimero, schiavi come sono dei sondaggi e degli indici di ascolto.
C’è anche chi non resiste e abbandona il gioco, ci sono rapidi cambiamenti di fronte e qualche sorpresa, mentre Astrid si ritrova a fare i conti con se stessa e a chiedersi cosa voglia fare davvero della sua vita. L’ambiente in cui si muove è costituito da persone che si presentano al mondo non come sono realmente, ma come vorrebbero che gli altri li vedessero e li considerassero: un grande festival della finzione, dell’artefatto, costruito ogni giorno con pazienza maniacale.
Ritratto romanzato di un mondo che abbiamo tutti conosciuto negli ultimi anni attraverso le cronache, che ci hanno informato con dovizia di particolari su quanto accade nei palazzi del potere, Le stelle non sono lontane ha forse proprio in questo il suo limite: c’è infatti da chiedersi quanto un lettore possa ancora appassionarsi a vicende un po’ troppo simili a quelle già riportate dai quotidiani e dalle riviste di gossip.
Verrà probabilmente apprezzato dagli spettatori che non si perdono una puntata di tutti i reality e dei talk show mattutini o pomeridiani che affollano le reti televisive nazionali, con il loro carico di casi umani di vario tipo tendenti a emozionare il pubblico, ma la lettura è sconsigliata a chi ha smesso da anni di guardare la tv generalista, a chi è disinteressato alle notizie di gossip e a chi ignora tranquillamente nomi, vizi e virtù dei principali stilisti perché non usa indossare le loro creazioni.
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