“Le mille verità” di Francesco Casoni. Una grottesca dimostrazione di giornalismo italiano
Le mille verità è il romanzo d’esordio di un giovane autore del Polesine: Francesco Casoni. Pubblicato da Apogeo Editore e uscito nelle librerie l’11 settembre 2017, Le mille verità si presenta come un racconto di confine fra la cronaca giornalistica e una storia completamente surreale; grottesca e intrisa di elementi che puntano a un sano sarcasmo e guardano con occhio ironico alla realtà dell’attuale mondo mediatico.
L’autore, nato a Rovigo nel 1980, non è infatti estraneo all’ambiente giornalistico e tuttora lavora nel mondo della comunicazione.
La profonda conoscenza del “sistema” dei media attuali e il modo in cui le notizie affiorano, si diramano e scompaiono, è forse una delle motivazioni che l’hanno ispirato e spinto alla stesura di questo primo romanzo.
Quelle che ci circondano sono infatti “mille verità” ma nessuna è davvero tale, tutti sanno che la vera realtà dei fatti è spesso tenuta nascosta o addirittura sconosciuta.
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All’interno di una breve intervista rilasciata online emerge allora il messaggio che Francesco Casoni vuole comunicare ai lettori e ai propri collaboratori: una spinta a prestare attenzione, a diffidare dalla cattiva informazione ma, soprattutto, un invito a lasciare il mestiere giornalistico nelle mani dei veri professionisti del settore.
La città di Rovigo, conosciuta come “la città più noiosa d’Italia”, diventa in questo caso sede di due misteriose quanto improbabili esplosioni, che finiscono per far saltare i ponti che collegano Porto Tolle al resto del mondo. Una notizia straordinaria che capita fra le mani di Paolo: protagonista svogliato, un giornalista locale il cui unico scopo è atteggiarsi per far colpo su una giovane barista.
Essere il primo a dover affrontare l’accaduto non è cosa da poco; Paolo dovrà infatti districarsi fra le “mille verità” che cercano di spiegare l’accaduto: si tratta di attentato? Indicente? Un complotto politico?
Il protagonista non ha idea di cosa sia veramente accaduto e la faccenda diventa talmente ingarbugliata che forse, non è nemmeno certo di volerlo sapere.
La notizia invade il web in pochissimo tempo, la stampa e i social network esplodono e un mare di notizie fittizie puntano il dito in direzioni completamente diverse. Tutta questa confusione non avrà altra conseguenza che scardinare Paolo dalla sua noiosa quotidianità e catapultarlo all’interno di un intreccio straordinario quanto inverosimile.
Paolo capirà qualcosa di più rispetto al mondo che lo circonda e imparerà, assieme ai lettori del romanzo, che spesso le notizie non rivelano la verità ma solo ipotesi, pareri, menzogne e diffamazioni.
Scrivendo Le mille verità Francesco Casoni tenta di far sorridere il lettore ma non nasconde un’importante riflessione: immortalare l’attuale meccanismo che tenta di guidare la popolazione verso l’informazione ma che, al contrario, ha il solo scopo di confondere, depistarla e allontanarla dalla realtà.
L’autore scrive in modo semplice e diretto, ogni capitolo è intriso di sana ironia e il romanzo nel suo insieme si dimostra un grottesco specchio della realtà.
A questo proposito è bene sottolineare che l’intera vicenda non fa riferimento a fatti realmente accaduti ma presenta, fra i vari personaggi, un solo nome che il lettore non farà fatica a riconoscere: Balasso.
All’interno di un capitolo intitolato Balasso contro l’Isis Francesco descrive come, attualmente, esista un sistema giornalistico parallelo, spesso addirittura antecedente rispetto alla stampa ufficiale. Prima ancora che i professionisti del settore si mettano a scrivere accade che fra i “social” e all’interno di qualche trasmissione televisiva le notizie siano già arrivate. Il pubblico è costantemente bombardato di notizie “arricchite” di dettagli inesistenti o fasulli mentre la verità resta a lungo nascosta o addirittura sconosciuta.
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Le mille verità si dimostra in questo modo non solo un intelligente romanzo d’esordio, ma anche un ottimo sistema per aprire gli occhi, e le orecchie, di lettori disillusi e troppo creduloni. Francesco descrive una Rovigo surreale all’interno di un’ambientazione incredibilmente realistica.
L’esigenza è quindi quella di fare chiarezza, spingere i blogger a farsi da parte e incitare i veri professionisti a prendere sul serio il loro lavoro.
Se è vero che fare informazione al giorno d’oggi sia importante, è assolutamente necessario che venga fatto nel modo corretto.
Le mille verità di Francesca Casoni è quindi un romanzo da leggere con attenzione, con occhio critico e sincero, ma anche con la volontà di farsi una serena risata.
Prima foto, copyright: Ewan Robertson.
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