Gli influencer dei libri su Instagram – Intervista a Valentina De Giorgi – vale_sco_pri
Questa settimana ci affacciamo di nuovo sul mondo degli influencer che parlano di libri su Instagram.
Dopo aver inaugurato questo spazio con Irene Canino (@ire_chan), abbiamo fatto quattro chiacchiere con Valentina De Giorgi (@vale_sco_pri) che con i suoi oltre 1.500 follower ci parla di libri, poesia (con l’hashtag #sabatolirico) e della sua amata Palermo.
Un tempo c’erano i blog letterari, poi arrivò Facebook, da qualche tempo Instagram sta veicolando molto della comunicazione sui libri. All’interno di questa evoluzione, semplificata ma non così lontana dalla realtà, tu cosa pensi del rapporto fra Instagram e libri?
Io penso che i social, in questo caso Instagram, se usati con criterio, possano essere un veicolo importante per la diffusione della lettura. Instagram è nato, lo rivela il suo stesso nome, per la condivisione di foto istantanee e, dunque, è proprio questa immediatezza che, secondo me, va ottimizzata.
Viviamo nell’epoca dell’immagine, o meglio, della sovrapproduzione di immagini quindi c’è il rischio che, nel mare della saturazione, si perdano la qualità e l’approfondimento, che si creino mode e che il libro si riduca a un feticcio da esibire. Ecco perché, oltre a lavorare sulla bellezza dell’immagine, sarebbe importante, soprattutto per chi, come me, ha deciso di dedicare il suo profilo Instagram ai libri, curare il più possibile le didascalie e sfruttare tutto quello che il social offre per evitare che l’impatto visivo con la foto, impatto che ribadisco essere uno strategico trampolino di lancio, adombri l’importanza dei contenuti.
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Qual è il messaggio che vuoi dare a chi vede per la prima volta le tue foto? C’è un filo rosso che lega le immagini oppure ti fai ispirare dal momento in maniera istintiva?
L’unico vero messaggio che voglio comunicare a chi vede per la prima volta le mie foto è l’amore per la lettura. Le parole, le storie, la poesia sono una bussola per me. Sono isole di pace dove ritrovo sempre la serenità nei momenti più difficili. Sono le parole a fare di noi degli esseri umani e, se tutti leggessimo, sono convinta che il mondo sarebbe un posto migliore.
Inizialmente, nella creazione delle immagini, mi facevo ispirare in modo istintivo dal momento. Poi ho deciso di provare a cercare un fil rouge (ancora sono in fase di sperimentazione), non solo per quanto riguarda l’estetica, ma anche per la creazione dei post in generale. La presenza di un piano editoriale può essere un modo utile per evitare che il mezzo, cioè il social stesso, rischi di banalizzare i contenuti. Dunque ho scelto il rosso come colore dominante perché, oltre a essere il mio preferito, è simbolo di vita, di passione e di amore, in questo caso del mio amore per la letteratura. Infine ho creato delle rubriche settimanali. “Palermo in libri” è quella a cui tengo particolarmente perché è qui che vivo ed è da qui che voglio lavorare per la diffusione della lettura.
Quali mezzi (cellulare o macchina fotografica) e tecniche usi per arrivare alla foto definitiva?
Per arrivare alla foto definitiva uso semplicemente il cellulare. Ormai gli smartphone sono dotati di ottime fotocamere e penso che si possano fare delle belle foto a prescindere dallo strumento usato. Del resto ci sono stati grandi pittori che rifinivano i loro quadri con le sole dita della mano (vedi Tiziano).
In genere non uso filtri e ritocco leggermente la foto, ma, non essendo un Tiziano della fotografia, spero di migliorare e di imparare a valorizzare sempre di più i miei scatti anche in fase di post produzione.
Instagram è un hobby che ti diverte oppure ti piacerebbe farlo diventare un’attività lavorativa?
Più che un hobby definirei Instagram,o meglio la mia attività di bookstagrammer, una passione che sicuramente mi diverte, ma che soprattutto mi sta aiutando a crescere attraverso la condivisione e il dialogo. Se diventasse un’attività lavorativa non mi dispiacerebbe affatto. È il sogno di tutti quello di lavorare con le proprie passioni.
Hai collaborazioni attive in questo momento con editori e aziende grazie al tuo profilo?
Non ho delle vere e proprie collaborazioni attive. Una casa editrice mi ha contattato di recente per inviarmi alcuni libri freschi di stampa e ne sono stata molto lusingata visto che il mio profilo, in realtà, nasce da relativamente poco, poiché fino a sei mesi fa era un semplice profilo personale. Anche alcuni scrittori emergenti mi hanno scritto per farmi leggere le loro opere prime in virtù di una recensione. È uno scambio che mi arricchisce molto.
Quale rapporto hai con i lettori? Sei una persona che vive il mezzo in maniera biunivoca vagando su altri profili e commentando o tendi a concentrarti su quanto pubblichi?
Cerco sempre di fare in modo che il mio profilo sia abbastanza interattivo. Mi piace creare connessioni e non voglio che la pagina risulti autoreferenziale, anche perché, se fosse così, non rispetterebbe il fine per cui è nata, ovvero diffondere l’amore per la lettura. E poi penso di avere sempre tantissime cose da imparare, ho alcune lacune letterarie da colmare e il modo migliore per farlo è proprio attraverso il dialogo e il confronto.
Fra i tuoi colleghi, chi ti piace seguire?
Stimo abbastanza la maggior parte di coloro che hanno deciso di dedicare il loro profilo Instagram ai libri. Tra i miei preferiti ci sono: fashionandbook.blog, iltroubadourblog e misstortellino.
Fashionandbook.blog, ovvero Martina Marianella, coniuga in modo molto originale moda e letteratura.
Iltroubadourblog, cioè Virginia Pili, ha creato una rubrica interessante sulla cultura sovietica.
Misstortellino, alias Eleonora Forno, ha ideato la booktubeitalialeggeindipendente, un progetto che vuole dare spazio all’editoria indipendente.
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Si sta molto parlando dei profili noti che pubblicizzano prodotti in cambio di denaro senza però palesare l’accordo commerciale. Che cosa pensi di questo argomento?
Credo che sia doverosa la trasparenza nei confronti di un pubblico che legge. Se un giorno dovessi ricevere del denaro in cambio di pubblicità lo direi senza problemi.
Immagina di precipitare nel 2023, fra cinque anni, come ti immagini il futuro di Instagram sulla comunicazione dei libri?
La vita dei social è in continua evoluzione. Fra cinque anni, chissà, Instagram potrebbe essere surclassato da un altro mezzo di comunicazione. A ogni modo, quello che mi piace immaginare è un luogo virtuale sempre più connesso, una comunità sempre più coesa nell’unico intento di regalare e ricevere bellezza.
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