Gli influencer dei libri su Instagram – Intervista a Eleonora Vitali – libridaleggereprimadimorire
Eccoci con una nuova puntata della nostra rubrica dedicata agli influencer dei libri su Instagram.
Oggi incontriamo Eleonora Vitali di @libridaleggereprimadimorire, che con i suoi oltre 19 mila follower anima una community di tutto rispetto.
Con lei abbiamo parlato del ruolo dei social nella promozione di libri e lettura, del loro futuro in questo senso e del suo impegno a favore dei libri.
Un tempo c’erano i blog letterari, poi arrivò Facebook, da qualche tempo Instagram sta veicolando molto della comunicazione sui libri. All’interno di questa evoluzione ‒ semplificata ma non così lontana dalla realtà ‒, tu cosa pensi del rapporto fra Instagram e libri?
Nella primavera del 2013, ho aperto questo profilo per gioco. Ero curiosa di vedere la potenza dei social network. Ero attratta dalla continua nascita di nuove figure esperte di moda, cucina, sport ecc. Mi sono interrogata su cosa potessi proporre io, a quei tempi ero un’anonima studentessa di Giurisprudenza, a cui era stata negata la carriera di medico. Così decisi di aprire un profilo su ciò che mi aveva sempre salvata dai miei “demoni”, dalla solitudine e dalla tristezza: i libri. Era una passione che mi trascinavo da quando ho imparato a leggere e in cui ho sempre trovato conforto.
A mio parere, i social sono un’arma a doppio taglio. Allontanano le persone da ciò che è reale e autentico, ma le avvicinano a mondi lontani e nascosti, come quello dei libri. Ben vengano le persone che condividono bellezza, intesa come cultura ed esperienza. È gratificante vedere quanta gente ha la tua stessa passione, le tue stesse emozioni e gli stessi pensieri quando si parla dell’ultima lettura fatta. Ci si sente meno soli. Sono consapevole che l’uso dei social dovrebbe avvalersi del criterio della misura, soprattutto con i più giovani, anche se io, in prima persona, ne abuso. Tra i vari profili di Instagram, ci si imbatte in situazioni poco educative e poco stimolanti per il futuro che verrà. Mi auguro che la mia pagina non sia tra queste!
Ora, a distanza di quasi sei anni, sono una persona completamente diversa. Sto finendo l’ultimo anno per diventare educatore professionale, specializzato in psichiatria e tossicodipendenza, nel frattempo lavoro in una struttura per adulti con gravi patologie psichiatriche e seguo qualche attività di volontariato. Proprio per questo il mio profilo è spesso lasciato in sospeso, trascorre molto tempo tra un post e l’altro proprio per mancanza di momenti da dedicarvi. Appena trovo un libro, una frase, un profilo interessante salvo tutto sul telefono e alla prima occasione lo posto. Non impiego molto tempo a curare il post, sono molto impulsiva e a volte troppo frettolosa.
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Quanto tempo impieghi mediamente per preparare immagine e testo?
Sono totalmente negata nell’arte della fotografia. Solitamente uso frasi o foto in cui sono stata taggata in precedenza. Spesso mi chiedono di fare recensioni, ecco io non mi sento brava in questo. Di solito, lascio solo commenti a caldo. In più, scrivere è per me una grossa fatica, sento di non trasmettere fino in fondo ciò che vorrei. Mi sento molto più portata alla “chiacchiera” ma per timidezza non ho mai fatto video.
Instagram è un hobby che ti diverte oppure ti piacerebbe farlo diventare un’attività lavorativa?
Instagram è per me un mezzo di rilassamento, più che un hobby. Mi piacerebbe farne un lavoro anche se non sento di avere le qualità adatte per farlo. Purtroppo, mi servirebbe una giornata da 48 ore.
Hai collaborazioni attive in questo momento con editori e aziende grazie al tuo profilo?
Qualche volta, gli autori o le case editrici mi inviano i propri libri, io li leggo e lascio loro un parere. Faccio uno scatto (almeno ci provo) e lo posto. Zero recensioni.
Leggi tutte le interviste dello speciale Gli influencer dei libri su Instagram – #InstaBooks
Quale rapporto hai con i lettori? Sei una persona che vive il mezzo in maniera biunivoca vagando su altri profili e commentando o tendi a concentrarti su quanto pubblichi?
Il mio rapporto con i lettori è pessimo, non riesco a dedicare loro il tempo necessario a instaurare relazioni, seppur virtuali. Vorrei confrontarmi di più con loro, far uscire di più il mio carattere e i miei pensieri/opinioni, di nuovo si torna sulla mancanza di occasioni, la colpa purtroppo è tutta mia! Spesso cerco nuovi profili, metto molti like, soprattutto a chi ha il dono di fare belle foto. Mi piace questa ricerca, perché poi trovo una frase, un libro o un contesto che mi colpisce e ne rimango affascinata. Penso di essere molto anonima, perché commento davvero raramente i profili altrui.
Fra i tuoi colleghi, chi ti piace seguire?
Seguo molto volentieri: battiture, Jane_austen_92 e laikainthespace. Trovo i loro profili geniali, ma poco intrusivi e con poche chiacchiere inutili.
Si sta molto parlando dei profili noti che pubblicizzano prodotti in cambio di denaro senza però palesare l’accordo commerciale. Che cosa pensi di questo argomento?
Da qualche tempo, tutto ciò che viene pubblicizzato ha un contratto commerciale alle spalle. Io non giudico chi lo fa per ricavarsi uno stipendio o per arrotondare, giudico chi si prende questa grande responsabilità, consigliando ai propri lettori libri che in prima persona non leggerebbero o non hanno trovato davvero degni di essere letti. La sincerità prima di tutto, anche una critica cattiva è pur sempre pubblicità!
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Immagina di precipitare nel 2023, fra cinque anni, come ti immagini il futuro di Instagram sulla comunicazione dei libri?
Come sarà Instagram tra 5 anni? La prospettiva è piuttosto triste, dal mio punto di vista è destinato ad essere gestito e frequentato da coloro che hanno saputo farsi la giusta pubblicità, che vanno a caccia di seguaci e vivono per i like. Mi auguro che i profili gestiti da persone vere resistano a tutto il marciume intorno e possano far sentire la propria voce. L’amore per i libri è una qualità nobile, deve essere coltivata e condivisa da chi davvero ha questa passione. Tra 5 anni, vorrei che ci fosse una community sempre più ampia di lettori che si mettono in gioco e perché no, anche in discussione. In un social network così pieno di “apparire”, a noi lettori tocca dimostrare di “essere”.
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