Gli influencer dei libri su Instagram – Intervista a Chiara Arena – colored_books
Questa settimana, nel nostro spazio dedicato agli influencer dei libri su Instagram ospitiamo Chiara Arena che con il suo @colored_books ha raggiunto oltre 1.600 follower.
Con lei abbiamo discusso del presente e del futuro di Instagram e del suo connubio con il mondo editoriale in generale e dei libri in particolare. Ci ha raccontato qualcosa in più delle sue foto insieme molto semplici e altrettanto particolari, così come il suo dividersi tra la passione per la lettura e i libri e un lavoro in ambito scientifico.
Un tempo c’erano i blog letterari, poi arrivò Facebook, da qualche tempo Instagram sta veicolando molto della comunicazione sui libri. All’interno di questa evoluzione – semplificata ma non così lontana dalla realtà –, tu cosa pensi del rapporto tra Instagram e libri?
È un rapporto che funziona molto bene sotto certi aspetti: credo che Instagram sia utilissimo, ad esempio, per cercare spunto sui nuovi libri da leggere o per essere aggiornati sulle novità editoriali; per avere un’analisi più approfondita di un autore o di un’opera, invece, rimango dell’idea che ci siano dei mezzi più efficaci di questo.
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Le tue foto seguono uno stile preciso e sempre uguale nella disposizione. Come mai questa idea? Che cosa vuoi comunicare?
Volevo creare uno spazio tutto mio, dove poter condividere le letture che mi erano piaciute di più e, allo stesso tempo, evidenziare la bellezza delle copertine: ho unito questi aspetti a due mie caratteristiche (molto colorata, molto ordinata) e il risultato è stato questo profilo.
Quali mezzi (cellulare o macchina fotografica) e tecniche usi per arrivare alla foto definitiva?
Per scattare le foto utilizzo il mio cellulare, un Iphone 5c che fa ancora il suo dovere nonostante l’età. Per quanto riguarda l’editing cerco di intervenire il meno possibile, per evitare di alterare i colori reali degli scatti: mi limito quindi ad aggiustare le ombre e la luminosità, usando solo gli strumenti forniti da Instagram.
Instagram è un hobby che ti diverte oppure ti piacerebbe farlo diventare un’attività lavorativa?
Dubito fortemente che possa diventare qualcosa di più che un semplice hobby. Alle spalle ho un percorso formativo che mi ha indirizzata verso una professione di tipo scientifico, completamente diversa da tutto ciò che ha a che fare con il mondo dell’editoria e/o della comunicazione digitale. Sono quindi io la prima a dire che non ho le competenze necessarie per trasformare questa passione in un lavoro.
Hai collaborazioni attive in questo momento con editori e aziende grazie al tuo profilo?
No, finora non ne ho mai avute. Ho ricevuto alcune proposte, sia da parte di autori emergenti che da piccole case editrici, ma ho sempre preferito non accettarle, perché riguardavano opere diverse dal genere che di solito leggo. Se in futuro verrò contattata per un libro o un progetto che riterrò veramente interessante, allora sì che sarò ben felice di parlarne.
Quale rapporto hai con i lettori? Sei una persona che vive il mezzo in maniera biunivoca vagando su altri profili e commentando o tendi a concentrarti su quanto pubblichi?
Per me sarebbe assurdo usare questo social a senso unico, solo per pubblicare le proprie foto. Adoro scorrere il feed e scoprire le letture del momento.
Fra i tuoi colleghi chi ti piace seguire?
Non potendo fare un elenco infinito, mi limito a segnalare i miei “imprescindibili”: @conamoreesquallore e @tegamini, perché si vede che sono esperte del settore e quando parlano di un libro sono in grado di analizzarlo sotto ogni aspetto; @icalzinispaiati, perché le sue dirette letterarie sono le migliori di Instagram; @tortamagica, perché offre tantissimi spunti di lettura ed è sempre aggiornata sulle promozioni in corso (fondamentali per non far piangere troppo il portafoglio).
Si sta molto parlando dei profili noti che pubblicizzano prodotti in cambio di denaro senza però palesare l’accordo commerciale. Che cosa pensi di questo argomento?
Non trovo nulla di male nelle collaborazioni ma credo sia giusto chiarire sempre i termini con cui vengono fatte, per una questione di trasparenza e di correttezza nei confronti dei propri follower.
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Immagina di precipitare nel 2023, fra cinque anni, come ti immagini il futuro di Instagram sulla comunicazione di libri?
Difficile fare previsioni, visti i ritmi serrati con cui Instagram e i social in generale si evolvono. Immagino (e spero) che l’aggiunta di ulteriori funzioni amplifichi l’esperienza del lettore e aumenti la possibilità di venire coinvolto direttamente nel dietro le quinte di tutto ciò che riguarda l’editoria, così come è stato finora dopo l’aggiunta di dirette, stories etc.
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