Forever, gli ebook per l’estate: qualche domanda a Elisa Gioia
“Forever” è il nome di una nuova collana di ebook che Sperling&Kupfer e Piemme lanciano congiuntamente per la prossima estate. La collana, in vendita al prezzo invitante di 3,99 euro, si propone di offrire alle lettrici amanti del genere rosa una versione digitale dei principali successi già pubblicati in cartaceo, dalle due case editrici, nei mesi scorsi. Si sa che le vacanze estive sono considerate un periodo particolarmente adatto alla lettura degli ebook, che permettono anche ai lettori più accaniti di partire, persino per quelle mete che richiedono di ridurre i bagagli al minimo, senza rinunciare a una buona scorta di libri, concentrati nella dimensione e nel peso trascurabili di un ereader.
Ecco quindi che in “Forever” compaiono alcune delle autrici, italiane e straniere, che hanno già catturato l’interesse delle lettrici con i loro romanzi, tra cui Elisa Gioia con il suo So che ci sei, pubblicato per la prima volta da Piemme nel 2015, tradotto in inglese per Amazon Crossing nel 2016 con il titolo The Hook e riproposto ora nella collana “Forever” in occasione della recentissima uscita, sempre per Piemme, del seguito, intitolato Il mio lieto fine … sei tu.
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Abbiamo quindi fatto qualche domanda a Elisa Gioia, giornalista e autrice bellunese.
So che ci sei viene oggi ripubblicato in digitale per la nuova collana “Forever”. Si aspettava un risultato così buono per questo suo primo romanzo?
Assolutamente no. Mi sembra ancora ieri che lo autopubblicavo senza grandi aspettative. Ora, vederlo ripubblicato con la collana “Forever”, ma ancor di più leggere i commenti di nuove lettrici, mi sta regalando tantissime emozioni e soddisfazioni.
Il suo romanzo rispetta tutte le regole del genere rosa, però ha un insolito finale aperto. È per accontentare le sue lettrici che ha deciso di scriverne il seguito?
No, nella mia testa quando ho delineato la trama della storia tra Gioia e Christian, c’erano già due libri. Una prima parte ambientata in Italia e il gran finale a New York, città che amo.
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Le protagoniste contemporanee dei romanzi sentimentali sono, a differenza di quelle delle generazioni precedenti, giovani donne emancipate, con una vita propria, un lavoro e delle aspirazioni di carriera, tuttavia appaiono ancora dipendenti dai rapporti con gli uomini: anche Gioia, la protagonista di So che ci sei, vive malissimo la fine di una relazione. Non c’è una certa contraddizione in questo?
Credo che le donne dei romanzi contemporanei rispecchino le donne della nuova società. Lavorativamente appagate, indipendenti, che conoscono il proprio valore come donna, ma che allo stesso tempo hanno bisogno di condividere le gioie e le vittorie giornaliere con qualcuno che le aspetti a casa alla sera per un abbraccio. Alla fine, quasi tutte noi donne sogniamo il principe azzurro e il lieto fine a due. Per questo Gioia, quando scopre il tradimento del fidanzato, ci rimane malissimo, nel suo quadro da donna completamente felice e appagata c’era una vita con lui. Meno male che arriverà un altro uomo nella sua vita, che le farà capire che forse essere stata lasciata è stata, alla fine, una fortuna.
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Pensa che continuerà a scrivere romanzi di genere rosa o proverà a sperimentare qualcosa d’altro? Ha già un’idea per un terzo romanzo?
Amo i romanzi rosa e li sento più nelle mie corde, ma mai dire mai. Di idee ne ho tante, al momento mi sto coccolando Il mio lieto fine … sei tu, seguito di So che ci sei, poi vedremo in quali mondi mi condurrà la mia fantasia.
Che consigli darebbe agli aspiranti scrittori e scrittrici?
Leggere tanto, confrontarsi, chiedere consigli e soprattutto accettarli. Mai sentirsi arrivati, mai i migliori. E poi scrivere e volersi migliorare sempre. Sembrano consigli banali, ma alla fine sono quelli più veri.
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