Essere una scrittrice di successo a diciott’anni. La storia di Cristina Chiperi
Cristina Chiperi ha dalla sua almeno tre punti di forza: conserva tutta la freschezza acerba dei diciott’anni, una consapevolezza (anche dei propri limiti) che la rende più pronta di molti scrittori adulti e compassati e contriti nel proprio ruolo e, soprattutto, racconta i diciottenni da coetanea e senza affidarsi al ricordo di esperienze vissute decenni e decenni fa, senza quell’aura di paternalismo o accondiscendenza che spesso accompagna i romanzi young adult scritti da chi giovane non è più già da qualche anno.
Certo Starlight (da poco edito da Garzanti) conserva ancora un tratto di acerba leggerezza, che la stessa autrice riconosce, ma resta il fatto che è vicino ai giovani, nel senso di una prossimità anagrafica ed emozionale che favorisce l’identificazione empatica e dunque un riconoscimento nell’autrice stessa prima ancora che nei suoi personaggi.
Ma chi è Cristina Chiperi, cosa racconta ai diciottenni di oggi, come vive lei stessa i suoi diciott’anni e cosa racconta Starlight… di tutto questo abbiamo parlato direttamente con la giovane scrittrice che ha risposto a qualche nostra domanda.
Lei è molto giovane… Cosa significa avere diciott’anni oggi ed essere una scrittrice?
Avere diciott'anni oggi significa cominciare a essere persone mature e indipendenti. Inizia il periodo delle scelte importanti, quella dell’università per esempio, e le responsabilità si fanno sempre più grandi. Sto affrontando questo periodo con molta tranquillità e curiosità, anche se le paure non mancano. Credo che questa fase della vita sia indispensabile per formare la propria personalità e il proprio futuro, ma bisogna viverla con passione, non con preoccupazione. E godersi tutti i momenti, belli e brutti.
Grazie alla mia giovane età ho solamente il vantaggio di riuscire a raccontare le vicende e i sentimenti degli adolescenti con autenticità. I ragazzi si rispecchiano nei miei racconti proprio perché vengono scritti da una loro coetanea, che capisce perfettamente tutto ciò che stanno vivendo e i problemi che si affrontano in questa importante fase della nostra vita. Sono sicura che sia una buona idea per avvicinare i giovani alla lettura. Sono comunque libri molto leggeri e trattano della vita di tutti i giorni. Proprio per questo motivo, i ragazzi sono più spinti a entrare nel mondo della lettura partendo da questi libri, per poi ovviamente continuare e arrivare a leggere con piacere anche testi più importanti.
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Com’è approdata alla scrittura? Perché a un certo punto ha pensato che fosse arrivato il momento di raccontare una sua storia?
Ho la passione per la scrittura da quando sono molto piccola, avevo otto anni quando ho cominciato. È una passione che parte da un'altra passione, la lettura. Quand’ero piccola mi piaceva tanto leggere, ma spesso sentivo anche la necessità di creare un mondo tutto mio. Così ho cominciato a mettere per iscritto tutti i miei pensieri e a inventare storie. Erano tutti racconti che tenevo solo per me, o che condividevo con mia sorella. Poi, a quattordici anni, mi sono messa alla prova e ho deciso di scrivere la prima storia perché volevo avere un confronto con i ragazzi della mia età.
Per iniziare a esporre la sua scrittura a un pubblico di lettori ha scelto Wattpadd. Perché proprio questo canale? La facilità di pubblicazione, o anche altro?
Wattpad mi è sembrato fin da subito un ottimo modo per poter condividere i miei pensieri con altre persone, restando però sotto anonimato. Infatti, inizialmente, il mio nome utente era diverso da quello che ho adesso e nessuno sapeva chi fossi. Inoltre volevo sapere che cosa pensassero i miei coetanei delle mie storie, e questa community mi è sembrata fin da subito perfetta.
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Ciò che ha scritto su Wattpadd ha riscosso un grande successo e la serie My dilemma is you ha conquistato molti lettori. Cosa pensa che affascini così tanto dei suoi libri?
Le mie storie piacciono perché a fine capitolo riescono sempre a lasciare qualcosa in sospeso; in questo modo il lettore è incuriosito e non riesce a smettere di leggere.
Credo che My dilemma is you abbia una giusta quantità di colpi di scena, dal secondo libro la storia prende una strada che va anche un po' sul thriller. E ovviamente le storie d'amore tormentate e all'apparenza impossibili come questa, sono quelle che appassionano di più perché tutti aspettano con ansia il lieto fine.
Da Wattpadd a un grande editore come Garzanti per Starlight. È stato un passaggio traumatico? Ci racconta cosa l’ha maggiormente colpita di quest’esperienza?
Assolutamente no, il passaggio alla Garzanti è stata una grandissima opportunità. Ho avuto la possibilità di essere seguita da moltissime persone che mi hanno incoraggiata e che mi hanno fatta crescere. Lavorare con questa casa editrice mi ha fatto capire tante cose, soprattutto legate alla scrittura e al piano di lavoro per una storia. Sono contentissima di avere la possibilità di lavorare con persone che credono in me.
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Al centro di Starlight ci sono Daisy e Ethan, un’amicizia tradita e un dolore con cui fare i conti. Che peso ha l’amicizia nella sua vita e quanto incide in generale nei rapporti tra adolescenti e giovani?
Per quanto mi riguarda, l'amicizia ha un peso grandissimo. Avere accanto delle persone che sono sempre pronte a sostenermi in tutto ciò che faccio e sanno anche consigliarmi nel momento del bisogno è fondamentale per me.
Ci dice quali libri l’hanno particolarmente colpita di recente e che consiglierebbe anche ai suoi coetanei?
Ultimamente ho molto apprezzato Qualcuno con cui correre di David Grossman (Mondadori, ndr) e Il treno dell'ultima notte di Dacia Maraini (BUR, ndr). Li consiglio a tutti!
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