Tutti i contenuti di Michele Larotonda
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Tipo: BlogVen, 26/02/2021 - 11:30
Diventare genitori è un’esperienza unica nel suo genere. Quante sono le coppie che tutti gli anni, a un certo della propria vita, decidono di comune accordo di mettere al mondo un figlio. Certo, non sto dicendo che sia un passaggio obbligato per tutti, c’è anche chi decide di non volere figli, per paura, per impossibilità naturale o economica, perché non sente quello che viene chiamato istinto materno o genitoriale e tante altre ragioni.
Una cosa è sicura, nel momento in cui si decide di avere un figlio, inizia una nuova fase della propria vita che comincia non quando nasce il piccolo, ma già nel momento in cui il concepimento ha preso il sopravvento.
Un iter fatto di visite ed esami continui e ripetitivi, di farmaci più o meno blandi da assumere a certe ore e con una certa precisone. Poi ci sono i corsi pre-parto, i consigli dei genitori (perché ci sono passati prima), degli...
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Tipo: BlogVen, 12/02/2021 - 11:30
Su Dino Buzzati se ne sono dette tante.
È stato uno dei tanti autori odiati e temuti sui banchi di scuola, dove ci venivano sempre proposti i sui romanzi come Il deserto dei Tartari o Un amore e non sempre era facile immedesimarsi o rimanere affascinati da storie ambientate in periodi così lontani da noi o rimanere incantati dalle sue storie immaginarie, ci sembrava sempre tutto vecchio, andato, superato. Io stesso ho iniziato a leggere i suoi romanzi solo dopo il liceo.
Per alcuni Dino Buzzati è il Kafka italiano.
Infine sono innumerevoli le leggende su Dino Buzzati. Ad esempio la sua morte è avvenuta per lo stesso identico male di cui era morto il padre (Giulio Cesare Buzzati, noto docente universitario) e si narra che quando morì in un letto della clinica privata La Madunina di Milano, gli animali del vecchio zoo di Porta Venezia iniziarono ad agitarsi inspiegabilmente nelle loro gabbie. Lo scrittore...
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Tipo: BlogMar, 19/01/2021 - 13:30
Il mondo della scrittura è tanto affascinate quanto misterioso e strano.
Ci hanno fatto trascorrere anni sui banchi di scuola obbligandoci a leggere testi che non sempre riscontravano i nostri gusti, non sempre riuscivano a portarci in realtà diverse, non sempre ci facevano sognare. Eppure questi testi dovevano essere letti, per dovere più che per piacere e purtroppo questo metodo non sempre porta ad amare la lettura. Io stesso ne sono testimone effettivo, se mi davano un libro da leggere, la prima cosa che facevo era informarmi se esistesse una versione cinematografica, insomma sempre meglio un film che sorbirmi cento, duecento pagine di un libro di cui non m’interessava nulla e questo, alla fine, mi ha portato a diventare un lettore tardivo. Intendiamoci, leggere autori come Calvino, Buzzati, Pavese, Manzoni, Kerouac, Steinbeck, Flaubert, solo per citarne qualcuno, è tanto importante quanto fondamentale, il problema è che nelle scuole, non dico tutte, gli autori non vengono mai rinnovati, non vengono mai fatte nuove...
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Tipo: BlogMer, 09/12/2020 - 11:30
«O capitano! Mio capitano!», questo verso di Walt Whitman è diventato una frase icona del film di Peter Weir, L’attimo fuggente. Inutile parlare di questa pellicola che ha incantato, affascinato e ispirato studenti e insegnanti. Quale studente non ha mai desiderato avere un professore fuori dagli schemi, che non segue le direttive classiche e che gli insegna a pensare con la propria testa? Quale professore si è mai messo nei panni de propri studenti e ha cercato di trasmettere qualcosa in più che andasse oltre le classiche e, a volte, barbose lezioni in classe? E infine quanti studenti sono diventati insegnanti dopo avere visto questo film dove c’era un immenso e compianto Robin Williams?
Non nego che anche anch’io, giovane studente d’istituto magistrale, al momento del tanto agognato diploma, ho desiderato diventare un insegnante (come mia madre), allevare giovani piccole menti e apparire come qualcosa di più che il loro semplice insegnante, un qualcosa di più vicino al loro amico, il loro confidente, il loro massimo tifoso. Poi la vita ti mette di fronte a delle scelte, a delle situazioni, che fanno...
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Tipo: BlogLun, 07/12/2020 - 11:30
La fuga è sempre stato un tema molto caro a scrittori e registi e sempre su queste pagine ne avevo già parlato recensendo altri romanzi che trattavano quest’argomento. Ma perché la fuga o per lo meno il pensiero, il desiderio di scappare affascina da sempre l’uomo sin dall’inizio dei tempi? Perché, per quanto non tutti siano disponibili ad ammetterlo, almeno una volta nella vita sarà capitato a molti di desiderare di abbandonare tutto e far perdere le proprie tracce e in alcuni casi senza dire o avvertire nessuno. A volte si scappa da una vita vissuta più da comparsa che da protagonista, a volte si scappa per aver commesso qualcosa di vergognoso e inconfessabile, a volte si scappa da una relazione, a volte da una famiglia e a volte perché non si ha scelta.
Insomma le ragioni possono essere tante, molteplici e cercare di capirle può apparire assurdo, presuntuoso e in alcuni casi vigliacco.
A parte le motivazioni, giuste o sbagliate che siano, ...
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Tipo: BlogMar, 10/11/2020 - 11:30
Gli amori non sono mai come vorresti che fossero, diceva una canzone della LungaStradaDeserta (celebre gruppo milanese negli anni Novanta) e ancora oggi queste parole sono molto attuali e di una disarmante verità.
Purtroppo o per fortuna, dipende dai punti di vista, nella vita ci s’imbatte nelle persone più diverse. Alcune ci affascinano e altre no, alcune hanno un carisma e un’attrattiva cui è difficile resistere e quando questo accade, può succedere che si tramuti nel sentimento più forte che esista sulla terra: l’amore.
Dalla scoperta di questo sentimento, si va incontro a un turbinio di esperienze e di vicende che in alcuni casi sfociano in matrimoni e figli con tutto quello che comporta e con tutto quello che circonda la creazione di una famiglia. Nonostante tutto, nelle nostre vite rimangono gli amici con cui trascorrere qualche serata a confidarsi i propri dubbi, le proprie paure, poi il lavoro che, a volte, diventa una via di fuga dalla quotidianità e dalla routine familiare.
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