Intervista a Danilo Giovanelli
Autore: Morgan PalmasMar, 30/03/2010 - 10:22
Di Morgan Palmas
Buongiorno, vorrei iniziare chiedendole a quale età si è avvicinato alla scrittura e se è stato o meno un caso fortuito.
Potrei dire un caso fortuito. In verità non avevo mai sinceramente pensato di poter scrivere qualcosa di pubblicabile fintanto che una professoressa delle superiori mi presentò la locandina di un concorso. Si trattava di scrivere un racconto del quale veniva fornito l’incipit.
Scrissi il racconto e vinsi il concorso. Correva l’anno… vabbé, frequentavo le superiori, ecco tutto.
Questo riconoscimento mi spinse a considerare l’ipotesi di potermi dedicare a qualcosa di più. Sono passati tanti anni, con pazienza e fortuna mi ritrovo ad aver pubblicato due romanzi e qualche racconto.
Se consideriamo come estremi l’istinto creativo e la razionalità consapevole, lei collocherebbe il suo modo di produrre scrittura a quale distanza dai due?
Molto più prossima all’istinto creativo. Dirimpettaio o addirittura coinquilino!
Spesso mi sono ritrovato persino a chiedermi come sia stato possibile che io abbia scritto alcune delle cose che ho scritto.
Moravia, cascasse il mondo, era solito scrivere tutte le mattine, come descriverebbe invece il suo stile? Ha un metodo rigido da rispettare o attende nel caos della vita un’ispirazione? Ce ne parli.
Nessun metodo, scrivo quando l’ispirazione e la voglia superano la pigrizia e la stanchezza.
Ma, indipendentemente da questo, non mi piace pensare alla letteratura come a una catena di montaggio a cui andare timbrando il cartellino. Mi sembra ne cancelli la magia e io cerco proprio la magia, nella lettura come nella scrittura.
Di che cosa non può fare a meno mentre si accinge alla scrittura? Ha qualche curiosità o aneddoto da raccontarci a riguardo?
Mi dispiace ma non c’è nulla di particolare che mi serva, oltre a una tastiera e un monitor, né mi è mai successo nulla degno di nota, durante la stesura di un romanzo. Mi lascio trasportare e cerco di divertirmi, niente di più.
Wilde si inchinò di fronte alla tomba di Keats a Roma, Marinetti desiderava “sputare” sull’altare dell’arte, qual è il suo rapporto con i grandi scrittori del passato? È cambiata nel tempo tale relazione?
Sono più in accordo con Wilde che con Marinetti. Non penso che ci sia nulla da inventare, ma ci sono infiniti modi di rielaborare, nella scrittura. Dai grandi autori si possono solo prendere suggestioni e ringraziare.
L’avvento delle nuove tecnologie ha mutato i vecchi schemi di confronto fra centro e periferia, nonostante ciò esistono ancora luoghi italiani dove la letteratura e gli scrittori si concentrano? Un tempo c’erano Firenze o Venezia, Roma o Torino, qual è la sua idea in merito?
Non so se esistano ancora vere e proprie fucine letterarie, come accadeva un tempo, o se per rimpianto molti indichino città per identificare aree più grandi che includano autori con stili simili. Per quanto mi riguarda il centro mi è estraneo e mi intimidisce, preferisco la lontana periferia, il piccolo borgo, le piccole storie.
Scrivere le ha migliorato o peggiorato il percorso di vita? In altre parole, crede che la letteratura le abbia fornito strumenti migliori per portare in atto i suoi desideri?
Se allude al denaro dovrò ancora e a lungo lavorare per vivere. Se intende la fama non la conosco. Se si riferisce a percorsi di crescita interiore non lo escluderei totalmente, anche se non so se si possa intendere come vera e propria crescita. Il guaio dei desideri è che spesso sono irraggiungibili e, quando non lo sono, una volta raggiunti se ne generano istantaneamente di nuovi!
La ringrazio e buona scrittura.
Grazie a lei per la disponibilità e l’interesse che ha manifestato nei miei confronti. In bocca al lupo per il prosieguo del suo lavoro.
Danilo Giovanelli
Ho scritto alcuni romanzi e racconti.
Il romanzo L'Enigma dei Bastardi è stato pubblicato da Marchio Giallo Editore.
Il racconto La Variabile è stato pubblicato nell'antologia NASF1 mentre il racconto Eden è stato pubblicato sull'antologia NASF2, edite da NuoviAutori.org
Il racconto Il passato della Terra è stato selezionato nell’ambito del concorso nazionale ApuliaCon 2006.
Il racconto La bambina Viola è stato pubblicato nell’antologia Europea edita da Editrice Incontri.
vignette: http://jovignette.blogspot.com
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