Il punto e la virgola, la donna e l'uomo
Ho letto quanto sostiene chi mi ha preceduto senza aggraziarmi i tentativi maldestri di risposta della mia psiche; li ho affrontati uno a uno sezionandoli con meticolosità; qui s’è passati da elucubrare sul senso del punto e virgola a offendere le capacità dei maschietti, cribbio; quindi, a onore del vero, noi uomini siamo coerenti: come non siamo in grado di dire a caratteri cubitali ciò che pensiamo in un incontro con l’altra parte del cielo, con la medesima forza siamo soliti utilizzare il punto e virgola: tentennanti e indecisi nell’animo; bene, questa è una parte della storia, ora vi racconto l’altra; non è sempre stato così, ricribbio; vi fu un tempo in cui gli uomini erano assai più indipendenti di oggi, comandavano senza doversi confrontare con le donne, tanto che cosa avevano loro da dire d’interessante? Nulla; perciò, con spirito di sacrificio, per millenni l’uomo si prese tutte le responsabilità più pericolose, anche per proteggere la compagna, spesso le compagne (il desiderio di efficienza portava i maschi a dividersi le donne a gruppi, per semplificare le esigenze famigliari, a seconda delle stagioni o dei gusti); ma la donna spesso non capiva e al capo famiglia toccava dirle: «Se un tu sta’ ferma ti do una labbra! Come t’ho fatto ti disfo!», insomma tra un ceffone e un altro, il maschio poteva prendere le scelte con velocità, senza impedimenti; e le famiglie stavano unite, altrochè, mica come oggi che non si fa in tempo a brontolare fra sé e sé che ti ritrovi in tribunale con una denuncia della moglie; il mondo è cambiato ahimè; leggete un passo di qualche libro antico, molto antico, prendete la Bibbia o il Corano, contate i punti e virgola, ne trovate molti? Datevi una risposta; qual è se non che l’uomo era più sereno, più lucido nel discernere la virgola dal punto; gli esempi potrebbero essere numerosi; nella vita di tutti i giorni i maschietti dovevano affrontare enormi difficoltà, ma con gravoso impegno si giungeva sempre a una scelta netta, zac e zac. Poi tornati a casa, dovevano pure sentire una che aveva mal di testa; figuriamoci; si riportava allora l’ordine in pochi secondi, senza se e senza ma.
Poi le cose sono mutate drammaticamente, le donne hanno via via conquistato spazi di espressione, hanno imparato a leggere e scrivere grazie alle nostre faticose lezioni che abbiamo impartito (beh, era ora, mica potevamo ogni giorno leggere loro “Eva 7000 AC” e “Anticosmopolitan”); lì sono iniziati i problemi; in men che non si dica noi uomini ci siamo trovati fra giudici, assegni di mantenimento, presunti mobbing e stalking, insomma un inferno; abbiamo perso la ragione, la tranquillità d’un tempo, abbiamo iniziato a mettere il punto e virgola ovunque: tentennanti e indecisi; torniamo a casa la sera stanchi morti per il lavoro e troviamo la nostra compagna che ci chiede di fare questo e fare quest’altro, talvolta siamo davvero esausti finché un giorno lei ci dice: «È meglio che ci separiamo. Del mutuo non m’interessa. Lo pagherai tu», beh, dopo tanti punti e virgola di dubbio, giunge un punto. Ora è lei a mettere i punti e noi subiamo; per quale dannata ragione quella volta abbiamo insegnato loro a leggere? Punto. Doppio punto..
Si accettano altri contributi sul punto e virgola, invia il tuo a sulromanzo@libero.it
Questo post lo potete trovare anche nel blog di Morena Fanti.
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Commenti
Un modo non troppo 'scolastico' di vedere le cose, vero, Prof? :)
Io la vedo così, dentro e fuori la scuola. :)
Simpaticissimo... bravi!
Marco
leggendo il primo pezzo del post ho pensato che fosse ironico, ma come non hanno (generico) sempre sostenuto che sono le donne ad essere insicure..etc..etc... da parte mia avrei detto che sono più le donne ad usare il punto e virgola;
poi ho riflettuto che da molto tempo sono l'uomo di casa e quindi evidentemente vedo/affronto i fatti della vita, gli accadimenti in modo diverso, in effetti sono diversa!!!!!
io dissento fermamente. Le donne sono molto più prolisse degli uomini.
Discorso fra due donne:
donna 1:"Ciao cara, ma che belle scarpe! dove le hai trovate?".
donna 2:"Allora stavo andando a fare la spesa. Sai, ero senza fiocchi di cereali alle fibre e questa estate devo andare in spiaggia e quindi devo fare dieta e allora sono andata a comprarli al solito supermercato, sai quello nel centro commerciale. Ero li e ho trovato la Giusy. Oh mi ha raccontato che la Titti ha scoperto il moroso a letto con un'altra."
donna 1:"No ma sul serio? Con quella della palestra immagino e bla bla bla"
Le scarpe vengono dimenticate nel flusso di parole.
Discorso uomo e uomo
uomo 1:"ma dove hai comprato quelle scarpe?"
uomo 2:"da xxx ti piacciono?"
uomo 1:"no mi fanno cagare"
uomo 2:"meglio altrimenti ti ci mandavo io".
Simo
@Simone: hai detto una cosa molto vera. le donne sono molto prolisse quando parlano di scarpe e abiti, ma non quando vogliono chiudere una storia.
e poi, ho usato un po' di fantasia :)
@Marco: io sono certamente simpatico, Morena no :)
@Zefirina: tu non fai testo, no no no.
@Simone: mi fai morì ahaha
@Morena: una donna ha sempre una giustificazione per tutto, vedi. Anzi;
sorrido :)
mi piacciono entrambi i punti e virgola!
e poi ritrovo zefirina, che metteva commenti in alcuni vecchi blog tipo odelance e forse anche ne
il terzo desiderio :)
vincenzo
il punto e virgola è affascinante
do anch'io il mio contributo:
http://mics.splinder.com/post/14158183/PUNTO+E+VIRGOLA
vincenzo ricordi bene
ho appena finito di leggere un libro dalla scarsa punteggiatura, ci credi che me ne sono resa conto solo quando ne ho trascritto dei paragrafi che mi avevano maggiormente colpito
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